Nuova scoperta celeste: Super Nebulose Planetarie

I progressi scientifici oltre i limiti dell'immaginazione.

Nuova scoperta celeste: Super Nebulose Planetarie

Messaggiodi Spades » 19/08/2009, 14:00

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Immaginatevele come involucri contenenti un miscuglio di gas e polvere. Raggiunto l'ultimo stadio della loro vita, le stelle le espellono via, e quel che resta della stella genitrice è una nana bianca.

Quello che sapevamo finora delle nebulose planetarie è che sono oggetti astronomici che ruotano attorno alle stelle da cui vengono espulse, normalmente di una dimensione di piccola massa o tutt'al più paragonabile a quella del Sole.

Un team di scienziati australiani e statunitensi, guidati dal professor Miroslav Filipović della University of Western Sydney, ha ora scoperto l'esistenza di una nuova classe di nebulose, ribattezzata “Super Planetary Nebulae”.

Le super nebulose sono delle potenti sorgenti radio e si trovano attorno a stelle di massa superiore, anche di otto volte, a quella del Sole. E il materiale gassoso eiettato, che prende la tipica forma di nube, arriva addirittura a superare 2,6 volte la massa del Sole.

La nuova scoperta, riportata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, è avvenuta osservando le Nubi di Magellano – le due piccole galassie che orbitano attorno alla nostra Via Lattea – per mezzo di radiotelescopi messi a disposizione dal Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO).

Gli scienziati hanno notato che 15 oggetti radio presenti nelle Nubi erano simili alle nebulose planetarie osservate con i telescopi ottici.

Il team di Filipović sostiene che la scoperta di questi oggetti celesti potrebbe tornare d'aiuto per risolvere il cosiddetto "problema della massa mancante" – l'assenza di nebulose planetarie attorno a stelle che originariamente erano da una a otto volte più grandi della massa solare.

"È stata una scoperta scioccante", afferma Filipović, "perché nessuno di noi si aspettava di individuare oggetti di una tale lunghezza d'onda e con l'aiuto degli attuali radiotelescopi. Abbiamo tenuto in sospeso la scoperta per tre anni, perché volevamo essere sicuri al 100% che si trattassero realmente di nebulose planetarie".

Alcune delle nuove 15 nebulose scoperte nelle Nubi di Magellano sono tre volte più luminose di qualunque altro oggetto simile in tutta la Via Lattea. Ma per osservarle nei dettagli, gli astronomi avranno bisogno di uno strumento di ultima generazione: il potente Square Kilometre Array, il più grande radiotelescopio al mondo e alla cui realizzazione sta contribuendo anche l'Italia sia attraverso la partecipazione scientifica dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, sia nella competizione industriale, con l'impegno del gruppo Finmeccanica.


Fonte: Wired.it
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