Trovate tracce sull'intera superficie
La Luna non è affatto il mondo arido che si immaginava. Secondo un articolo pubblicato su "Science", la superficie lunare è ricca di acqua e idrossile, una molecola di H2O privata di uno ione di idrogeno. La scoperta si deve agli strumenti a bordo di tre sonde: quelli dell'indiana Chandrayaan-1, il radar italo-americano della sonda Cassini, chiamato Vims, e gli strumenti della sonda americana Deep Space.
Le tracce sono state individuate diffusamente sull'intera superficie, anche se le zone più ricche sono le più vicine ai Poli. Una prima ipotesi è che l'acqua si sia diffusa dai Poli lunari per diffondersi sul resto della superficie. Sembra inoltre che la formazione delle molecole d'acqua e simili sia un processo che si rinnova continuamente sulla superficie lunare, probabilmente favorito dall'azione del vento solare.
Le tracce d'acqua più vicine ai Poli sono state trovate soprattutto dalla sonda Chandrayaan-1, dell'Agenzia Spaziale Indiana. I dati che parlano anche italiano sono quelli del radar Vims (Visual and infrared mapping spectrometer), realizzato in collaborazione fra Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.
Sono stati registrati nel 1999, quando la sonda Cassini si è avvicinata alla Luna, e a dieci anni di distanza hanno fornito un dato che ha stupito gli stessi ricercatori: l'acqua sulla Luna si trova tanto ai Poli quanto a latitudini più basse. Che le tracce d'acqua siano un po' ovunque sulla superficie grigia e polverosa della Luna lo dicono infine, chiaramente, anche gli strumenti della sonda della Nasa Deep Space.
Ad avvalorare l'ipotesi vi è anche la convocazione, per venerdì, di una conferenza stampa nel quartier generale della Nasa a Washington per un "annuncio rilevante" da parte di Carle Pieters, scienziato legato al progetto Moon Mineralogy Mapper.