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WASP-17 nuovo pianeta extrasolare

MessaggioInviato: 19/08/2009, 14:03
di Spades
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Scoperto un nuovo, gigantesco, pianeta extrasolare che pare orbiti nella direzione sbagliata.

Piuttosto che viaggiare intorno alla sua stella nella sua stessa direzione, come tutti gli altri pianeti conosciuti, questa pecora nera orbita nella direzione opposta. I ricercatori sospettano che questa sfera "rinnegata", nota come WASP-17, abbia cambiato rotta dopo essersi quasi schiantata contro un altro pianeta.

"Shakespeare ha detto che due pianeti non possono occupare due orbite proprio come due re non possono occupare il trono d'Inghilterra" ha scritto ieri l'astrofisico Coel Hellier della Keele University, a Staffordshire in un comunicato stampa. "Grazie a WASP-17 sappiamo che aveva ragione".

I pianeti nascono dalla stessa palla di gas ruotante che crea la loro stella, motivo per il quale orbitano attorno ad essa, e nella sua stessa direzione. Mentre WASP-17 è il primo pianeta conosciuto a ruotare nella direzione opposta, ci sono pianeti nel nostro stesso sistema solare che ruotano nella direzione opposta attorno al loro asse, come Venere. È probabile che anche Venere sia stato coinvolto in una collisione al principio della sua esistenza.

I ricercatori dell'Osservatorio Astronomico del Sud Africa hanno scoperto che il nuovo esopianeta si trova a 1,000 anni luce dalla Terra. Oltre alla sua orbita sorprendente, l'esopianeta è singolare per la sua grandezza: a metà della massa di Giove ma il doppio del suo volume, WASP-17 è ora il più grande pianeta conosciuto.

Il suo grosso spessore può aver influito sulla sua strana orbita, infatti gli scienziati pensano che la sua orbita elittica e retrograda abbia creato delle forti "maree" terrestri, che hanno fatto sì che il pianeta si espandesse e contraesse. Questa costante distensione potrebbe aver gonfiato WASP-17. "Il pianeta è denso come il polistirolo" ha spiegato Hellier, "ovvero settanta volte meno denso del nostro".

WASP-17 è il 17esimo esopianeta scoperto dal progetto Wide Angle Search for Planets (WASP), portato avanti da otto università inglesi. Dato che gli esopianeti non emettono alcuna luce e sono in genere oscurati dalle loro stelle, gli scienziati sono costretti a "scannerizzare migliaia di stelle, in cerca dell'oscuramente tenue che avviene quando un pianeta passa davanti alla sua stella.


Fonte: Wired.it