Caprini

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Versione delle 16:53, 3 ott 2019

Capra nostrana
Mappa della costellazione del Sagittario

Tipologia aliena che nella classificazione Soave si possono definire alieni mammiferi terrestri o energetici (dipende se sono di 5a dimensione o meno, oppure di 6a o maggiore).

Vedi la voce Capra su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Capra_(zoologia)

Si possono confondere con gli arietidi.

Indice

Da bibliotecapleyades

Il Bafometto

Bafometto o Baphomet è il nome, ricorrente nella letteratura occultista del XIX secolo, di un idolo pagano della cui venerazione furono accusati i Cavalieri Templari.

Ne esistono varie descrizioni ed iconografie: un idolo con un teschio umano, una testa con due facce, un idolo-gatto e una testa barbuta. Il termine ricorre per la prima volta nei verbali del processo contro i Cavalieri Templari, ma durante la soppressione dell'ordine fu sostenuto dall'Inquisizione che i cavalieri usassero un Bafometto come parte delle loro cerimonie di iniziazione, questo fatto, oltre ad altre asserzioni, fece sì che il loro Ordine religioso fosse accusato di eresia e idolatria.

Essendo un nome estorto sotto tortura durante gli interrogatori dei Templari, non si può escludere che possa essere stato originato semplicemente come un'onomatopea o un errore di trascrizione dei verbali, nei quali in effetti il termine ricorre per la prima volta.

Sull'origine del misterioso termine sono state elaborate numerose teorie, nessuna delle quali provata: una deformazione latinizzata di Mahomet, una versione medievale europea di Maometto, il nome del profeta dell'Islam.

Idries Shah propose che Baphomet deriverebbe dal sostantivo arabo: Abu fihama, con il significato di "padre dell'ignoto", e associato con il sufismo.

Eliphas Lévi propose che il termine fosse composto da una serie di abbreviazioni lette al contrario:

"Tem. ohp. ab" che prendono origine dal latino Templi omnium hominum pacis abhas, con il significato di "padre della pace universale tra gli uomini".

Dalle parole greche Baphe e Metis, che insieme significherebbero "battesimo di saggezza".

Una corruzione del termine ebraico Behemoth (letteralmente "Bestie", pluralis maiestatis di "behemah"), citata nel libro biblico di Giobbe (40:15) e di Ezra (6:49 e 6:51). Se tradotto secondo il cifrario di Atbash (scoperto dallo studioso Schonfield), l'origine del termine sarebbe Sophia, la parola greca per Saggezza.

Ma la rappresentazione più famosa del Bafometto è quella della forma di un capro umanoide alato con seno e una torcia sulla testa tra le corna.

Questa immagine proviene dall'opera di Eliphas Lévi, “Dogme et rituel de la haute magie” (Dogma e rituale dell'alta magia) del 1855-56. Il Bafometto, come suggerisce l'illustrazione di Levi, è stato occasionalmente mal interpretato come sinonimo di Satana o come un demone, un membro della gerarchia dell'Inferno.

Nella testa del Bafometto di Levi era inscritto un pentacolo, che è un simbolo adottato dai fedeli della Wicca e da altri seguaci dell'occultismo, dove anche una testa di capro inscritta in un pentagramma invertito, è un simbolo occasionalmente adottato dai satanisti.

La testa, le corna e la torcia insieme prendono la forma di un Fleur de lys.

Probabile provenienza

Il Sagittario (in latino Sagittarius) è una costellazione dello zodiaco, comunemente raffigurato come un centauro tendente un arco, si trova tra lo Scorpione ad ovest e il Capricorno ad est e contiene al suo interno il centro galattico e un gran numero di oggetti.

La costellazione è facilmente riconoscibile grazie ad un asterismo noto come la Teiera: le stelle Kaus Media (δ Sagittarii), Kaus Australis (ε Sagittarii), Ascella (ζ Sagittarii) e φ Sagittarii formano il corpo della teiera, Kaus Borealis (λ Sagittarii) è il coperchio, Alnasl (γ Sagittarii) è il beccuccio, e Nunki (σ Sagittarii) e τ Sagittarii sono il manico.

La costellazione contiene al suo interno il centro galattico e infatti la scia della Via Lattea è qui particolarmente luminosa. E’ possibile distinguere due regioni principali: la Grande Nube del Sagittario, che occupa gran parte del settore più occidentale della costellazione sul confine con l'Ofiuco e lo Scorpione, e la Piccola Nube del Sagittario, coincidente con l'oggetto M24.

Ad occhio nudo sono osservabili molte stelle di sottofondo di quinta e sesta grandezza, tuttavia, poiché il nostro sistema solare si trova sul bordo interno del braccio di spirale cui appartiene, i ricchi campi stellari osservabili in questa direzione appartengono a bracci più interni e dunque più lontani. Ciò comporta che la densità di stelle visibili ad occhio nudo sia inferiore ad altre aree di cielo, come quella delle costellazioni di Orione e della Nave Argo.

In cielo il Sagittario è rappresentato come un arciere, con la parte inferiore del corpo, incluse le quattro zampe di cavallo e la parte superiore di uomo, indossa un mantello e tende un arco puntato nella direzione del confinante Scorpione.

Qualche volta il Sagittario è scambiato per Chitone, ma Chirone è l'altro centauro celeste, quello della costellazione del Centauro. Il Sagittario è una costellazione di origine sumera, successivamente adottata dai Greci, anche se questi ultimi nutrirono dei dubbi creando confusione sulla nascita di questa formazione stellare.

Eratostene dubitò che si trattasse di un centauro e una delle ragioni portate a sostegno del suo dubbio era il fatto che i centauri non usavano archi, quindi descrisse il Sagittario come una creatura a due gambe con la coda di satiro. Per lui quella figura era Crotus, figlio di Eufeme, la nutrice delle Muse. Secondo il mitografo latino Igino, il padre di Crotus era Pan, il che conferma l'opinione di Eratostene che dovesse essere raffigurato come satiro piuttosto che come centauro.

Crotus, che inventò l'arte del tiro con l'arco, spesso andava a caccia a cavallo, abitava sul monte Elicone fra le Muse, le quali apprezzavano la sua compagnia, tanto che infine le stesse Muse chiesero a Zeus di metterlo in cielo, dove lo vediamo nell'atto di dare una dimostrazione della sua abilità di arciere. Davanti alle sue zampe anteriori c'è un cerchietto di stelle che secondo Igino era una ghirlanda gettata via da qualcuno che stava giocando, questo cerchietto di stelle è la costellazione della Corona Australe.

Tra i vari nomi attribuiti alle stelle della costellazione si ricorda Sigma Sagittarii, chiamata Nunki. Questo nome le è stato attribuito abbastanza di recente dai naviganti, ma è stato preso da un elenco di nomi babilonesi di stelle, in quanto NUN-KI fu chiamato dai Babilonesi un gruppo di stelle che rappresentava la città sacra di Eridu sull'Eufrate.

Quel nome è stato poi attribuito solo alla stella Sigma, e si dice che sia il più vecchio nome di stella attualmente in uso.

Il Sagittario contiene una parte sostanziosa della Via Lattea, trovandosi pressappoco nel mezzo della nostra Galassia, infatti si ritiene che il centro esatto della galassia sia segnato da una fonte radioemittente che gli astronomi chiamano Sagittarius A.

Il Centauro (in latino Centaurus) è una delle 88 costellazioni moderne, faceva già parte dell'elenco di 48 costellazioni redatto da Tolomeo. Si tratta di una delle costellazioni più estese del cielo, ed è visibile per intero dall'emisfero sud o alle basse latitudini settentrionali. In tempi storici questa costellazione era visibile per intero anche dalle latitudini temperate medie, al punto che era perfettamente nota sia ai Greci che ai Romani.

A causa della precessione degli equinozi, questa parte di cielo ha assunto declinazioni sempre più meridionali, al punto che oggi, dalle regioni in cui era una volta visibile può essere osservata soltanto parzialmente.

Il Centauro è un'importante costellazione australe, di notevole estensione e particolarmente luminosa e ricca, grazie alla presenza di alcune fra le stelle più luminose dell'Associazione Scorpius-Centaurus, l'associazione OB più vicina al Sole. Si tratta di un'associazione stellare composta da stelle blu luminose con un'origine comune e che si muovono assieme nello spazio.

Il Centauro contiene anche la stella più vicina al Sole, Alfa Centauri, distante 4.3 anni luce, nota anche come Rigil Kentaurus, dall'arabo «piede del centauro», ad occhio nudo appare come la terza stella del cielo per grandezza, ma con un piccolo telescopio si nota che è una stella doppia, formata da due stelle gialle come il Sole. Una terza stella, molto meno brillante, viene chiamata Proxima Centauri (La Vicina del Centauro) perché leggermente più vicina a noi delle altre due. Beta Centauri si chiama Hadar, che in arabo vuol dire «una di due stelle che stanno in coppia».

Alfa e Beta Centauri segnano le zampe anteriori del Centauro e fanno da indicatori della piccola ma luminosa Croce del Sud, che si trova sotto i suoi quarti posteriori. Il Centauro contiene anche l'ammasso globulare di stelle più grande e più brillante visibile dalla Terra, Omega Centauri. Nella mitologia i centauri erano bestie mitiche, metà uomini e metà cavalli ed erano esseri selvaggi e zotici, soprattutto se avevano bevuto, ma un centauro, Chirone, spiccava tra tutti, in quanto saggio e colto, ed è lui quello rappresentato nella costellazione del Centauro.

Chirone era nato da genitori diversi di quelli degli altri centauri, e ciò spiega la sua differenza di carattere, suo padre era Crono, re dei Titani, che un giorno rapì e sedusse la ninfa marina Fillira, colto sul fatto dalla moglie Rea, Crono si tramutò in cavallo e fuggì al galoppo, lasciando Fillira incinta di un figlio ibrido. Chirone crebbe e diventò un esperto di caccia, medicina e musica, la sua grotta sul monte Pelio divenne una vera e propria accademia per giovani principi alla ricerca di una buona istruzione.

Gli dèi e gli eroi dell'antica Grecia avevano tanta fiducia in lui da nominarlo padre adottivo di Giasone e di Achille, forse il suo allievo più famoso fu Asclepio, figlio di Apollo, che divenne il più grande di tutti i guaritori ed è commemorato nella costellazione di Ofiuco.

Nonostante in vita avesse fatto tanto bene, Chirone subì una morte tragica e a causargliela fu una visita fatta da Eracle al centauro Folo che lo trattenne a cena e gli offrì del vino preso dalla giara comune di tutti i centauri. Quando questi si accorsero che si stavano bevendo il loro vino, irruppero furiosi nella grotta, armati di sassi e alberi, Eracle li ricacciò indietro con una raffica di frecce, alcuni centauri si ripararono da Chirone che non aveva partecipato all'attacco, e una delle frecce di Eracle lo colpì accidentalmente a un ginocchio.

Eracle, che aveva a cuore la sorte del centauro buono, la estrasse prontamente, profondendosi in scuse, pur sapendo bene che la sorte di Chirone era ormai segnata.

Neanche la medicina più potente poteva, infatti, contrastare il veleno del sangue dell'Idra in cui Eracle aveva immerso le sue frecce e in preda agli spasimi ma incapace di morire, poiché era il figlio immortale di Crono, Chirone si ritirò nella sua grotta. Piuttosto che farlo soffrire in eterno, Zeus accettò che la sua immortalità fosse trasferita a Prometeo e finalmente liberato, Chirone morì e fu posto fra le stelle.

Un'altra versione della storia dice più semplicemente che Eracle andò a far visita a Chirone e che mentre i due esaminavano le sue frecce una di queste accidentalmente cadde sul piede del centauro. In cielo il centauro è rappresentato sul punto di sacrificare un animale (la costellazione del Lupo) sull'altare (quella dell'Altare).

Il Capricorno (in latino Capricornus) è una costellazione dello zodiaco, si trova nell'emisfero australe, fra il Sagittario ad ovest e l'Aquario a nord e ad est. Questa costellazione è la più piccola fra quelle dello zodiaco, nonché una delle più deboli dopo i Pesci e il Cancro, tuttavia, le sue stelle più brillanti si dispongono a formare un triangolo facile da riconoscere, ad est del Sagittario, i cui vertici sono Algedi (α Capricorni) a nordovest, Deneb Algedi (δ Capricorni) a nordest e ω Capricorni a sud.

Il Capricorno possiede inoltre un buon numero di stelle di quarta grandezza concatenate e relativamente vicine fra loro, che ne facilitano l'individuazione anche in cieli non troppo bui. δ Capricorni (Deneb Algedi) è la stella primaria, si tratta di un astro bianco di magnitudine 2.85, relativamente vicino a noi (dista 39 anni luce) e che costituisce l'estremità nord-orientale della costellazione.

La costellazione del Capricorno è una delle più antiche che siano state definite, forse la più antica, nonostante la sua debole luminosità, tanto che disegni di questo essere o simili sono stati trovati su tavolette babilonesi di tremila anni fa. Il Capricorno è una creatura dall'aspetto alquanto improbabile, con la testa e le zampe anteriori di capra e la coda di pesce, ebbe chiaramente origine ai tempi dei Babilonesi e dei Sumeri, che avevano una passione per le creature anfibie, gli antichi Sumeri la chiamarono Suhur-Mash-Ha, il pesce capra.

Per i Greci, che la chiamarono Egocero (capra cornuta), la costellazione si identificava con Pan, dio della campagna che aveva corna e zampe di capra.

Pan, una creatura giocosa di natali incerti, passava gran parte del suo tempo a caccia di donne o sonnecchiando, riusciva a spaventare la gente grazie al suo grido particolarmente forte, da cui ebbe origine la parola «panico».

Uno dei suoi figli fu Croto, il quale viene identificato con la costellazione del Sagittario. Si racconta che nel tentativo di sedurre la ninfa Siringe fallì quando ella si trasformò in un mucchio di canne, nel mentre le teneva strette a sé il vento soffiò fra di esse producendo un suono incantevole, quindi, scelse alcune di quelle canne di misura diversa e le unì una all'altra con la cera formando la famosa zampogna di Pan, detta anche Siringa. Per due volte Pan portò soccorso agli dèi e durante la lotta degli dèi contro i Titani egli soffiò in una conchiglia contribuendo alla fuga dei nemici.

Secondo Eratostene questa è la sua connessione con la conchiglia responsabile della parziale raffigurazione di pesce che ha in cielo, sebbene Igino dica, ma la cosa suona leggermente assurda, che essa è dovuta al fatto che lanciò crostacei alla volta dei nemici. In un'occasione posteriore Pan urlò agli dèi che si stava avvicinando il mostro Tefeo, mandato contro di loro dalla Madre Terra (Gea).

Su suggerimento di Pan gli dèi si trasformarono in animali per ingannare il mostro, mentre lo stesso Pan si rifugiò in un fiume, trasformando in pesce la parte inferiore del suo corpo.

Zeus lottò con Tefeo, ma il mostro riuscì a strappare i nervi dalle mani e dalle gambe del dio, lasciandolo azzoppato, Ermes e Pan glieli restituirono, permettendogli di riprendere l'inseguimento di Tefeo sino a quando Zeus lo fermò con la sua folgore e alla fine lo seppellì sotto il Monte Etna, in Sicilia, che, a causa del respiro del mostro, continua a vomitare fuoco. Per ringraziarlo dei suoi servigi, Zeus sistemò l'immagine di Pan nel cielo come costellazione del Capricorno.

La stella Alfa del Capricorno viene chiamata sia Algedi che Giedi, dall'arabo al-jady che significa «il capretto», il nome arabo della costellazione. Il tropico del Capricorno è la latitudine terrestre in cui il Sole è perpendicolare a mezzogiorno al solstizio d'inverno, intorno al 22 dicembre.

Ai tempi dei Greci il Sole era in Capricorno a quella data, ma l'effetto della precessione fa sì che oggi al solstizio d'inverno esso sia in Sagittario.

Il sistema solare più prossimo alla Terra

Alfa Centauri (α Cen / α Centauri o α del Centauro, secondo la nomenclatura di Bayer, conosciuta anche come Rigel Kentaurus o Rigil Kent o, più raramente, come Toliman) è un sistema stellare triplo situato nella costellazione australe del Centauro.

È la stella più luminosa della costellazione, nonché terza stella più brillante del cielo notturno ad occhio nudo, è anche il sistema stellare più vicino alla Terra, in quanto dista 4.3 anni luce dal nostro pianeta. Il sistema di α Centauri è costituito da una coppia di stelle di sequenza principale di simile luminosità, una nana gialla e una nana arancione molto vicine fra loro, al punto che ad occhio nudo o con un piccolo binocolo sembrano essere un'unica stella.

In aggiunta a queste se ne trova una terza, una nana rossa molto più distante e meno luminosa, chiamata Proxima Centauri, la quale compie un'orbita molto ampia attorno alla coppia principale.

Attualmente Proxima Centauri è la più vicina fra le tre stelle del sistema, ed è dunque a tutti gli effetti la stella più vicina a noi dopo il Sole.

α Centauri A è il membro principale (o primario) del sistema, ed appare leggermente più luminoso del nostro Sole, in termini assoluti, si tratta comunque di una stella simile al nostro astro, di sequenza principale, con un colore tendente al giallastro, inoltre questa stella è circa il 10% più massiccia del nostro Sole, con un raggio del 23% più grande.

α Centauri B è la componente secondaria del sistema, leggermente più piccola e meno luminosa del nostro Sole ed è una stella di colore giallo-arancione, la sua massa è pari al 90% di quella del Sole e il suo raggio è del 14% più piccolo.

Si presume che α Centauri A e B abbiano un età che oscillerebbe fra i 5 e i 6 miliardi di anni, essendo quindi leggermente più vecchie del Sole. La terza componente, α Centauri C, è anche nota come Proxima Centauri, la sua classe spettrale suggerisce che possa trattarsi o di una stella di sequenza principale o una stella subnana, in quanto la sua massa di questa stella è stimata circa un ottavo di quella del Sole.

Proxima Centauri si trova a circa 12.000 o 13.000 UA dal sistema α Centauri AB, equivalente a 0.12 anni luce o 1.94 bilioni di km (circa il 5% della distanza fra il Sole e la coppia α Centauri AB). Appare gravitazionalmente legata al sistema AB, compiendo un'orbita attorno alle due stelle in un periodo compreso fra 100.000 e 500.000 anni, tuttavia, è anche possibile che Proxima possa essere non legata e che si muova lungo una traiettoria iperbolica attorno al sistema AB.

L'evidenza principale di un'orbita legata è che sembra difficile che l'associazione fra Proxima e le due stelle principali possa essere accidentale, dato che mostrano circa lo stesso moto proprio attraverso lo spazio. In teoria, secondo alcuni studiosi, Proxima potrebbe lasciare il sistema fra alcuni milioni di anni, ma comunque resta ancora da chiarire se Proxima e α siano realmente legate gravitazionalmente.

Possibili pianeti abitabili

In passato si pensava che la presenza di pianeti extrasolari orbitanti attorno a stelle doppie fosse improbabile, a causa delle perturbazioni gravitazionali indotte delle stelle componenti il sistema.

Ma la scoperta di pianeti attorno ad alcune stelle doppie, come γ Cephei, fa ritenere attualmente possibile l'esistenza di pianeti di tipo terrestre nel sistema di α Centauri. Essi potrebbero orbitare attorno alla componente A o alla componente B, oppure possedere un'orbita sufficientemente ampia da comprendere entrambe le stelle.

Le due stelle principali del sistema mostrano caratteristiche molto simili a quelle del nostro Sole (come ad esempio l'età e la metallicità, quest'ultima un fattore molto importante per la formazione di pianeti rocciosi di tipo terrestre), per cui l'interesse degli astronomi verso questo sistema è ulteriormente incrementato.

Vari gruppi di ricerca specializzati nel trovare pianeti extrasolari hanno utilizzato diversi sistemi di misurazione della velocità radiale o del transito per cercare eventuali corpi orbitanti attorno alle due stelle principali, ma finora tutte le ricerche condotte non hanno permesso di individuare attorno alle due stelle principali, come nane brune, pianeti gioviani o piccoli pianeti terrestri.

Modelli simulati al computer suggeriscono che la formazione di giganti gassosi simili a Giove e Saturno sia molto improbabile, a causa dei forti effetti gravitazionali e del momento angolare orbitale di questo sistema binario.

La grande similarità fra le componenti del sistema ed il Sole in quanto a tipo spettrale, età e probabile stabilità delle orbite, ha suggerito che α Centauri sia uno dei siti più probabili per lo sviluppo di vita extraterrestre su un potenziale pianeta.

Alcuni astronomi credono però che eventuali pianeti di tipo terrestre potrebbero essere aridi o non possedere un'atmosfera con spessore sufficiente a sostenere la vita, questo perché nel nostro Sistema Solare sia Giove che Saturno furono probabilmente fondamentali nel perturbare l'orbita delle comete, dirigendole verso la parte più interna del sistema solare, dove avrebbero fornito ghiaccio, e quindi acqua, ai pianeti interni, pertanto l'esistenza di una eventuale Nube di Oort non può essere al momento esclusa.

Un possibile pianeta simile alla Terra attorno a α Centauri A dovrebbe trovarsi a circa 1.25 UA dalla stella (circa a metà strada fra la distanza dell'orbita terrestre e quella marziana) per avere delle condizioni climatiche che consentano la presenza di acqua allo stato liquido, mentre per mantenere queste condizioni attorno a α Centauri B, un pianeta dovrebbe trovarsi ad una distanza di 0.7 UA, con un'orbita dunque simile a quella di Venere.

Sviluppo e probabile civiltà

Chirone, il Centauro, era nato da genitori diversi di quelli degli altri centauri, e ciò spiega la sua differenza di carattere.

Suo padre era Crono (il Demiurgo Oscuro), re dei Titani e padre di Zeus (il Primo Uomo), che un giorno rapì e sedusse la ninfa marina Fillira (la specie aliena primitiva e acquatica di origine), colto sul fatto dalla moglie Rea (la Dea Madre, Lilith), Crono si tramutò in cavallo e fuggì al galoppo, lasciando Fillira incinta di un figlio ibrido (la nuova razza aliena).

Nel mito è possibile ricostruire la genesi di questa antica civiltà aliena e del suo lungo percorso di evoluzione, probabili creature dell’antica civiltà dei Primi Uomini o Adam e primo tentativo di creare una razza dalle fattezze umane, trovarono la loro origine nella costellazione del Sagittario come esseri dalla forma terrestre, infatti, si pensa che addirittura fossero una branca della razza degli Arieti (comunque una affine) che dalla omonima costellazione, furono portati nel Sagittario per intraprendere questa nuova sperimentazione.

Avviati i primi esperimenti, questa nuova specie fu successivamente trasferita nella costellazione del Centauro, ma ancora, non avendo raggiunto la forma perfetta, fu necessaria una nuova ibridazione con una razza aliena acquatica, scoperta su un pianeta di un sistema solare presente nella costellazione del Capricorno.

Ed è in questa ultima tappa e dopo essere passati per ben tre diverse costellazioni, che si concluse il ciclo di formazione dei Gregari o Uomini Caprini, un lungo processo evolutivo che da una originaria specie terrestre e bucolica, attraverso i primi interventi Umani e di continue modifiche genetiche, raggiunsero l’attuale conformazione.

Rispetto a tutte le altre razze aliene, seppure umanoidi ma ancora dall’aspetto animale, in questo caso siamo di fronte ad un primo tentativo di strappare il lato animale a vantaggio di una sembianza umana, la quale, poi, porterà infine alla creazione degli Umanoidi e alla perfezione compiuta. I Gregari, primo prototipo di alieno umano concepito dal loro creatore e mentore (Primo Uomo), decideranno successivamente di seguirne i voleri, mettendosi al servizio di un progetto che, in parte estraneo alle altre razze, li vedranno protagonisti di un processo di ibridazione fuori dal comune.

Rispetto a tutte le razze aliene, molto più antiche, dall’aspetto animale e non animiche, i Gregari (come anche gli Umanoidi lo sono stati per un breve periodo) sono in parte ancora oggi animici, ovvero possiedono tutti quanti un unica Anima concessa dal loro creatore. Un caso di civiltà aliena animico-collettiva (in quanto tutti gli individui che compongono questa civiltà possiedono tutti la stessa grande Anima), capacità, questa, concessa dagli Adam con l’unico scopo di fare da tramite con noi Umani nella creazione di un ibrido finale e perfetto.

Da questa ricostruzione, si capisce, inoltre, anche un altro aspetto importante nel quale persino l’Alieno può essere animico quando ci sono le condizioni necessarie.

Se analizziamo la storia dei Caprini, intimamente connessa con quella degli Umanoidi di Sirio, si scopre che entrambi provengono da forme di vita acquatiche, ma l’elemento dell’acqua lo si ritrova anche nel nostro genere umano e probabilmente anche nella formazione dell’Adam Kadmon originario (Primo Uomo).

Quindi è presumibile pensare che è dall’acqua che passa un canale preferenziale, elemento che permette ad un corpo di modificare il suo codice genetico a tal punto da renderlo infine animico ed Umano.

Aspetto fisico

Un Caprino o Gregario ha un’altezza media di 2 metri e su questi parametri possiamo identificare buona parte di tutta la popolazione.

L’aspetto è tipicamente umano, dotato di arti, braccia, spalle e un torace possente che scendendo si assottiglia sempre di più, presentando una vita stretta ai fianchi e delle gambe sempre più affusolate e sottili, quasi pesciformi, seppur bipedi. Nella sua interezza, l’aspetto fisico somiglia ad una V, dove la punta in basso corrisponde alle gambe affusolate e i minuscoli piedi, mentre al vertice, la biforcazione, descrive l’ampio torace, sormontato invece da una testa del tutto umana.

La sua struttura ossea è possente in grado di reggerne la mole, la forza fisica e la considerevole altezza.

Dall’aspetto fisico quasi umano, si riscontra una testa del tutto unica, tipicamente umana nei tratti del viso, ma che presenta ai lati sopra le orecchie delle corna massicce, ricurve all’indietro e che si fondono con una strana capigliatura creando una sorta di lignea scultura. La pelle, sicuramente diafana, bianca e pallida, varia di colore, forse sono soggetti a mimetismo, in grado di cambiare il loro aspetto esteriore in base alle più diverse circostanze climatiche.

Comunicano per via telepatica ma sono capaci di emettere anche dei suoni e/o parole, attraverso una complessa lingua parlata e scritta.

Sembra che non indossino abiti, soprattutto dal busto in su, anche se ci sono testimonianze che riportano di aver percepito questi esseri con indosso bracciali, collane, anelli o ornamenti di un metallo sconosciuto, mentre in altri con abiti tipicamente e stranamente umani.

E’ evidente una forte somiglianza con una componente razziale “umana o umanoide”, questo fa supporre una loro antica genesi, dove a seguito delle sperimentazioni antropomorfe degli Adam, si passò successivamente alle ibridazioni umane, creando i primi modelli di umanoidi che poi porteranno a razze più compiute e simili al loro creatore.

Un caso anomalo nella “Gerarchia Superiore”

La razza dei Caprini, insieme a quella dei Felini e dei Canidi, fa parte insieme agli Adam (Primo Uomo) della famigerata “Gerarchia Superiore”.

Questa Gerarchia è una sorta di cupola dove si detiene il potere galattico sul progetto alieno-umano, per il controllo della forza energetica presente nell’Universo: l’energia animica.

Pur essendo una tra le prime e più antiche razze create, grazie alla sua particolare evoluzione, non ha mai fatto parte attiva nel vertice del potere. Compito della “Gerarchia Superiore” è quello di mandare avanti il “Progetto di Perfezionamento Umano”, ovvero sorta di missione astro-biologica, nel quale sia possibile fondere l’attuale essere umano, con le razze aliene, soprattutto quelle della Gerarchia e lo stesso Primo Uomo: recuperare le anime ribelli, conquistare l’immortalità, arrivare attraverso di esse alla Coscienza e forse, persino prenderne il posto.

In questo complesso scacchiere è facile capire che la “Gerarchia Superiore” è nata per meglio controllare e monitorare tutto il lavoro svolto dalle razze aliene presenti.

Si scopre, quindi, che la razza dei Gregari o Caprini svolge un compito di “corpo ibridante” nei confronti degli Esseri Umani e, probabilmente, essendo in parte animici riescono a condurre esperimenti direttamente per gli Adam.

Interferenze con l’Uomo

L’intervento della razza dei Caprini sul genere umano è intimamente connessa agli esperimenti genetici e di ibridazioni che conducono per conto degli Adam, concedendosi carnalmente come mezzo di fusione tra loro e gli attuali Esseri Umani creati dagli Alieni.

Al momento non disponiamo di molti dati al riguardo, sia perché questo genere di interferenza è molto raro, sia perché il lavoro che svolgono è ancora avvolto dal mistero. Sappiamo, però, che svolgono azioni di interventi per rimuovere o inserire nuovi microchip, molto più sofisticati e tecnologicamente avanzati, ma soprattutto seguono alcuni tipi particolari di impianto di feti (ibridi umano-caprini) nelle donne, compiendo quasi sempre veri e propri atti sessuali con le addotte.

Sembra non parassitino a livello cerebrale gli addotti, ma sono responsabili della creazione continua di blocchi di acquisizione di Coscienza, soprattutto nei loro riguardi.

Sono molto abili a restare nell’ombra, agendo sulla sfera emotiva e sessuale degli Umani con cui sono in contatto, soprattutto le femmine e in misura minore con i maschi della nostra specie, specie i compagni delle addotte da loro fecondate.

Galleria araldica della capra

In ufologia c'è la teoria che almeno alcuni stemmi araldici medievali colla capra indichino un collegamento (magari segreto) della famiglia in questione con i caprini.

Galleria di costellazioni con nomi legati alla capra

In ufologia c'è la teoria che le costellazioni richiamino le razze aliene che vi vivono (in questo caso Caprini o simili).

Collegamenti esterni

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