Cheope

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Horo Medjedu, più noto come Cheope (forma latinizzata del nome greco Kheops), fu il secondo sovrano della IV dinastia egizia.

Indice

Liste Reali

Nome Horo Lista di Abydos Lista di Saqqara Canone Reale Anni di regno Sesto Africano Anni di regno Eusebio di Cesarea Anni di regno {{{AF}}}
Medjedu Cheo1.jpg Cheo2.jpg {{{nT}}}
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Biografia

Template:Galleria Figlio di Nebmaat e della regina Hetep-heres, il suo nome è legato al più famoso dei monumenti rimastici dell'Antico Egitto: la Grande Piramide o Piramide di Cheope che si trova nella vasta necropoli di Giza .
Per quanto possa sembrare strano di questo sovrano non sappiamo quasi nulla e di lui, a parte il suo monumento funebre (nel quale non è comunque mai stato trovato alcun cartiglio con il suo nome), possediamo solo una piccola statua in avorio (alta circa 7,5 cm) attribuibile con sicurezza, che si trova al museo del Cairo.
La Pietra di Palermo riporta che durante il suo regno venne eretta una statua alta sette metri e venne realizzata un'altra statua interamente in oro.
Nel Papiro Westcar Medjedu è descritto come un sovrano benevolo a differenza di quanto riporta lo storico greco Erodoto, che - scrivendo più di duemila anni dopo rispetto ai fatti storici narrati - lo descrive come un tiranno che avrebbe schiavizzato il popolo allo scopo di erigere il proprio monumento funebre (la piramide). Un'incisione con il suo nome si trova presso lo Uadi Maghara nella penisola del Sinai.
Il suo culto è attestato a Menphi ancora durante la XVI dinastia.

Manetone gli attribuisce un regno di 66 anni, mentre il Canone Reale ne riporta solamente 23. Attualmente gli studiosi propendono per ritenere veritiera la cifra del Canone Reale. Allo stato attuale (anno 2008) si conoscono solamente due date riferite al regno di questo sovrano: una, citata già da Flinders Petrie, posta nella piramide di Giza, che riporta anno del 17-esimo conteggio di Snufru; ed un'altra rinvenuta nel 2003 presso l'oasi di Dakhla, nel deserto del Sahara, che riportaanno dopo il 13-esimo conteggio del bestiame[1]

Da ricordare il rinvenimento, a fianco della piramide stessa, di fosse contenenti le barche solari del sovrano.
Secondo recenti studi la Sfinge di Giza rappresenterebbe non Userib ma Mejedu stesso.
Alla morte di Medjedu è possibile che vi siano stati problemi di successione essendo scomparso prematuramente Kauf, erede designato. Oltre a Kheper ed Userib , figli del sovrano scomparso, e giunti al trono uno dopo l'altro, vi sono anche tracce del possibile regno di un altro figlio: Djedefhor.

Titolatura

Template:Titolaturaegizia

Cronologia

Periodo Dinastia Anni di regno
Antico Regno IV 2605 a.C. - 2580 a.C. ± 30 anni


Autore Anni di regno
Schneider 2620 a.C. - 2580 a.C.
Krauss 2620 a.C. - 2580 a.C.
Redford 2609 a.C. - 2584 a.C.
Shaw 2589 a.C. - 2566 a.C.
von Beckerath 2579 a.C. - 2556 a.C.
Arnold 2555 a.C. - 2520 a.C.
Malek 2549 a.C. - 2526 a.C.
Dodson 2547 a.C. - 2524 a.C.
Allen 2551 a.C. - 2528 a.C.


predecessore:
Nebmaat
Re del Basso e dell'Alto Egitto successore:
Kheper

Note

  1. R. Kuper and F. Forster, "Khufu's 'mefat' expeditions into the Libyan Desert", Egyptian Archaeology 23, Autumn 2003, pp 25-28

Bibliografia e collegamenti esterni

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