Iargani

Da Ufopedia.

Cavallo, esempio nostrano
Una rappresentazione di uno Iargano
Epsilon Eridani nella costellazione di Eridano.

Gli Iargani sono specie mammifere altamente senzienti molto rassomigliante al cavallo. Il corpo è piuttosto alto e snello con una testa stilizzata di cavallo. La pelle varia di colore da sfumature di vaniglia ad un marrone molto scuro. Possiedono una criniera dietro il collo e la testa, e una coda estremente sottile che ricorda leggermente quella di un cavallo. le mani hanno quattro diga molto lunghe, elastiche ed estremamente sottili. Le braccia, le gambe ed il corpo hanno un aspetto molto muscoloso. Gli occhi sono molto più grandi di quelli terrestri e sono di colore sia blu pallido o marroni scuri. Le orecchie corrispondono alquanto a quello di un cavallo, ma sono più piccole e più rotonde di quelli della loro controparte terrestre. I maschi Arturiani sono alti da 2.30 e 2.60m. e le femmine da 2.10 a 2.40m. Bisogno di sonno medio: normalmente da 1 a 3 ore.

Si narra di un pianeta lontano, sperduto nelle profondità dello spazio siderale, dove imperversano fortissimi venti e terremoti violentissimi, popolato da Esseri molto evoluti che hanno scelto di creare una società stabile fondata sulla giustizia, la libertà e l'efficienza. Il suo nome è Iarga. Sotto un cielo rosa scuro si distendono immensi oceani dall'acqua verde ed impetuosa, solcati da lunghi ponti galleggianti che si perdono in un orizzonte nebbioso e sconfinato. Montagne dai pendii scoscesi, ripide cascate e laghi rosso-bruni si alternano a folti boschi, fiumi e vaste terre pianeggianti. Su strade ferrate di un arancio intenso, a tre piani sovrapposti con corsie multiple, sfrecciano ad una velocità e con un'intensità di traffico impressionante treni a forma di torpedine che, programmati elettronicamente, fluttuano lungo campi magnetici senza alcun attrito e rumore. Ai nostri occhi gli abitanti di Iarga possono apparire come creature dall'aspetto strano e bizzarro, ma la loro configurazione fisica è la diretta conseguenza di particolari condizioni climatiche e di una forza gravitazionale maggiore di quella terrestre. Sono caratterizzati da una corporatura massiccia, gambe corte e muscolose, braccia robuste e lunghe quasi fino alle ginocchia. Hanno orecchie aguzze, la fronte divisa da un solco centrale e le sopracciglia molto pronunciate e spioventi. I lineamenti del viso sembrano quasi animaleschi, ma i loro occhi esprimono profondo amore ed una grande saggezza d'animo.

E' incredibile pensare come su questo lontano pianeta vi siano circa trecento miliardi di Iarghiani senza che questo provochi alcun problema di sovrappopolazione, di inquinamento o di disordine. Iarga è un mondo stabile in perfetto equilibrio, dove costante è la preoccupazione di salvaguardare il futuro delle nuove generazioni. Ogni mezzo è impiegato al massimo delle sue potenzialità. Le zone agricole, grazie all'uso di tecniche e macchine robotiche molto avanzate, sono capaci di produrre la massima quantità di alimenti. La rete stradale e le case sono strutturate in modo da occupare la minima superficie possibile, affinché vi sia tutto lo spazio necessario per i boschi e l'agricoltura. I moduli abitativi sono costituiti da giganteschi edifici cilindrici di vetro, alti più di 100 metri e con un diametro di circa 300, in grado di ospitare diecimila individui. I cilindri hanno una struttura robusta che resiste ai violentissimi terremoti che scuotono frequentemente il pianeta e sono muniti di un vasto giardino interno con piante e fiori di tipo tropicale, laghetti, campi sportivi e verdi prati muschiosi. Ogni edificio è un villaggio completo, con scuole, ospedali, officine di riparazione, ambienti di produzione merci, in grado di generare autonomamente energia elettrica, di far fronte al fabbisogno idrico e di trattare i rifiuti in modo del tutto indipendente. Per svolgere la propria attività professionale nessuno deve allontanarsi dalla sua abitazione. Si cerca di ottenere il meglio portando il lavoro verso l'uomo anziché l'uomo verso il lavoro. Vengono evitati inutili spostamenti e non esistono i nostri fastidiosi ingorghi stradali nelle ore di punta, che sono solo un inefficiente sciupio di tempo, di energie e di mezzi.

Su Iarga vi è un alto senso della giustizia. Tutti gli uomini sono liberi e godono degli stessi diritti. Non vi è povertà o ricchezza, nessun nazionalismo o differenza di razza o colore, nessuna discriminazione. Non esiste una classe dirigente ed una subalterna o differenza di valore tra gli individui. Vige un governo mondiale formato da un gruppo di quattro saggi che curano gli interessi ed il benessere dell'intera collettività. Sono gli abitanti in assoluta libertà a scegliere, tramite appositi referendum, gli indirizzi di governo da seguire. Non esiste denaro o proprietà privata, ma un sistema economico cosmico universale, con l'unico scopo di liberare da qualsiasi esigenza materiale l'uomo. Ognuno ha diritto a ricevere, in quantità uguale agli altri, quel tanto che sia sufficiente a renderlo disinteressato nei confronti dei beni materiali. La produzione totale di beni e servizi è nelle mani di alcune organizzazioni gigantesche, i trust, diffusi sull'intero pianeta. Vi sono trust primari, che mediante canali di distribuzione propri entrano direttamente in contatto con il consumatore senza alcun intermediario, e trust secondari addetti alla pianificazione. Tutti i beni sono in ogni momento di proprietà del trust che li ha distribuiti ed ogni cittadino esercita su di essi il diritto d'uso. Il trust garantisce il mantenimento, le riparazioni ed una durata determinata del bene che ha prodotto, assumendone anche il rischio della perdita o distruzione. Per questo motivo, quindi, seguendo la logica dell'efficienza ogni bene di consumo è di ottima qualità. A Iarga nulla è pagato, ma solo registrato. Ogni cilindro di abitazione è dotato di un centro di calcolo, in cui viene registrato ciò che ogni abitante consuma e si controlla che non sia più di quanto ragionevolmente gli spetti per necessità.

Tutti gli uomini di Iarga si amano l'un l'altro con grande naturalezza, non apprezzano la solitudine, ma provano immensa gioia nello stare insieme, si salutano con molto affetto, con abbracci ed effusioni. Nessun uomo sta accanto ad una donna senza tenerla teneramente tra le proprie braccia, circondandola di dolci carezze. Fin dalla più tenera età i bambini vengono educati all'altruismo, al rispetto reciproco, all'amicizia ed all'amore, all'interno di gruppi familiari numerosi ed aperti a continui contatti con persone sempre nuove e diverse per abitudini ed opinioni.

La vita su Iarga è un'avventura meravigliosa in cui donarsi reciprocamente in piena libertà, con entusiasmo condividere tra fratelli le proprie emozioni, partecipare alle gioie e sofferenze del prossimo. Gli Iargani purtroppo conoscono molto bene la società terrestre e considerano aberrante che sul nostro pianeta, nonostante lo sviluppo tecnologico, la dignità umana di intere popolazioni venga insensibilmente calpestata. E' per loro inconcepibile che vi siano paesi ricchi che godono del lusso più sfrenato, sperperando ricchezze nell'accumulo e nella sperimentazione di ordigni sempre più sofisticati e distruttivi, mentre migliaia di bambini muoiono di fame tra atroci sofferenze nell'abbandono più totale, privati del loro più elementare diritto: il diritto alla vita! Manca sulla Terra la cultura del rispetto delle diverse etnie, ideologie e religioni. Manca il rispetto e l'amore per la Madre Terra, essere vivo e dotato di coscienza, oltraggiato dal nostro comportamento dissennato. Il continuo sfruttamento delle non illimitate risorse naturali, i devastanti esperimenti atomici, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo minano i suoi delicati equilibri, compromettendo gravemente la sopravvivenza di intere specie animali e vegetali e il futuro dell'umanità tutta. In nessun programma di governo sono contemplati i diritti delle generazioni future. Dimentichiamo che è nostra responsabilità e preciso dovere lasciare in eredità ai nostri figli, uomini di domani, un mondo vivente integro in tutta la sua bellezza, così come noi stessi lo abbiamo ricevuto dagli antichi padri. Gli Iargani guardano con preoccupazione a noi terrestri che viviamo ignorando completamente l'esistenza delle leggi di selezione cosmica, le quali sanciscono l'auto-annientamento di pianeti in balia di discriminazioni e forti contrasti sociali, avidità, egoismi, tanto più se sono in possesso di una scienza evoluta, che non prende atto delle sue serie responsabilità e non si pone al servizio della vita. Norma di selezione per l'immortalità di una razza intelligente è ciò che gli Iargani definiscono "creatività immateriale", in poche parole: Amore Cristico. Solo se l'uomo con libera scelta abbandona i desideri egoistici ed orienta la propria creatività verso un miglioramento delle condizioni di vita degli altri, esprimendo valori quali la tolleranza, la stima, l'amicizia fraterna, la compassione, l'amore altruistico, può godere di quell'interiore senso di appagamento e di quella profonda pace con se stesso che è la felicità vera. Solo così l'uomo aumenta in dignità e saggezza, può creare un mondo armonioso e gettare le premesse per la sopravvivenza della propria specie. Quando sulla Terra concretizzeremo gli insegnamenti cristici realizzeremo l'etica di una civiltà socialmente stabile. Allora nuovi orizzonti si schiuderanno. Viaggeremo fra le stelle, esploreremo lo spazio cosmico alla scoperta di mondi sconosciuti e saremo partecipi con altri esseri delle meraviglie dell'Universo. Lo sviluppo e la creatività saranno inarrestabili e daranno l'avvio alla formazione della superciviltà, in cui l'uomo diviene essere onnicreativo in grado di dominare l'energia e la materia.

Quel misterioso cielo rosa scuro di Iarga, che si tinge di verde alla tenue luce crepuscolare, non è un sogno.... L'ingegnere olandese Stefan Denaerde una sera estiva era in navigazione con la sua famiglia a bordo di una barca a vela nel Mare del Nord, nella Scozia orientale, quando all'improvviso la bussola impazzita e strane luci colorate sull'acqua attrassero la sua attenzione. Con pauroso fragore l'imbarcazione si incagliò in un gigantesco oggetto sommerso, da cui fuoriuscirono due esseri con abiti lucenti ed una sfera trasparente intorno alla testa. Con voce metallica gli uomini delle stelle parlarono a lungo della loro casa lontana su un pianeta verde dalla luce nebbiosa, dove tutti gli abitanti si guardano negli occhi con amore. E quel pianeta si chiama Iarga. Gli Iargani sono molto interessati al pianeta Terra,dove stanno studiando l'incrocio tra Terrestri e Marziani; Per poter comunicare con questa razza di alieni,è necessario avvicinarsi a loro come in un abbraccio mettendo in contatto le ghiandole del Timo. Si produrrà un'energia vibrazionale che permetterà di comunicare con loro in un unico linguaggio.

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