Impianto alieno

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1^ Del Dr. Roger Leir (traduz. Enrico Baccarini) da [[Notiziario UFO]] n°55, febbraio/marzo 2005
1^ Del Dr. Roger Leir (traduz. Enrico Baccarini) da [[Notiziario UFO]] n°55, febbraio/marzo 2005

Versione delle 07:41, 30 mar 2012

A tutt'oggi [1] sono state eseguite undici operazioni chirurgiche per rimuovere, dai corpi di soggetti che asseriscono di essere stati rapiti da esseri alieni, impianti di natura sconosciuta. Come per tutti i casi presenti in letteratura la stessa attenzione e cura è stata posta negli esami eseguiti sui soggetti sia attraverso la normale analisi medica sia attraverso analisi psicologiche, ovviamente tenendo conto anche di una indagine rigorosa sulle affermazioni inerenti i loro incontri con presunti extraterrestri. Sul piano scientifico il fine ultimo di tali esami è la determinazione del livello odierno del fenomeno dei rapimenti alieni. Quando sarà possibile cercheremo di corroborare tali incontri con evidenze e documentazioni ricavate dalla nostra ricerca. Gli elementi utilizzati per questi nostri propositi sono stati variamente attinti e orientati traendo essi origine dalle scienze accademiche come pure da differenti aree di studio quali l'elettronica e la metallurgia. Durante le nostre ricerche siamo riusciti a collezionare un enorme quantitativo di dati riferiti a questi ritrovamenti, come ad esempio "marchi" corporei che possono essere illuminati ed irraggiati con luce ultravioletta nera o lesioni al derma che per la loro tipologia non appaiono in nessun testo medico accettato, facendo riferimento ad oggetti che presentano anomalie magnetiche e cambiamenti strutturali della loro resistenza metallica, o a fenomeni quali una crescita accelerata dei capelli e delle unghie in seguito a dette esperienze. Possono risultare fra i fenomeni connessi una cecità notturna o una ipersensibilità alla luce come anche episodi anomali di malessere estremamente rapidi. Tutto ciò costituisce solo una minima parte dei nostri riscontri. Questi "corpi del reato" risultano esistere al di sopra di ogni dubbio ma tuttavia non sembrano venire accettati dal mondo accademico e scientifico. Per quest'ultimo tutte le prove riscontrate possono, al massimo, essere considerate come indizi aneddotici. Ma niente di più. Dal canto nostro, noi ci siamo invece mossi arrivando a considerare queste evidenze come reali per poi proseguire accettando alcuni dei resoconti che ci provengono da soggetti propriamente considerati come "rapiti". A questo livello, quando cioè la presenza di oggetti metallici può essere assommata a resoconti di rapimenti, una nuova luce sembra irradiare tutta c fenomenologia. È da evidenziare che gli oggetti metallici indi ti all'interno dei soggetti vengono identificati anche da strumentazioni come i raggi X lo scan CAT e la risonanza magnetica.

Per molti anni, fino ad oggi, ho personalmente ascoltato numerose storie di abduction non riportatemi da individui venienti da tutto il mondo. Sono stato in oltre quaranta paesi e in ceti di differenti. E attraverso le mie ricerche ed i miei viaggi ho trovato che esiste un filo comune a tutte le abduction. Un racconto che viene riportato da un individuo proveniente dal Brasile si presenta sicuramente differente rispetto ad un altro proveniente dall’ Inghilterra, dal Perù o dal Giappone. Tuttavia, sebbene l'evento specifico possa variare da caso a caso, l'essenza delle singole esperienze risulta inalterata e, soprattutto comune a tutto il mondo. In visione generale che si riferisce alle diverse età dei soggetti coinvolti in questo tipo di esperienze, possiamo trarre alcune conclusioni che ci sembrano di notevole interesse. La fascia di età compresa fra l'infanzia e circa i sessant'anni pare essere il periodo tipico in cui queste esperienze sembrano manifestarsi. È anche emerso come questi individui non siano sovente i soli a manifestare tali fenomeni all'interno di un unico nucleo familiare, coinvolgendo in alcuni casi una o due generazioni precedenti. E le mie ricerche in riferimento al fenomeno degli impianti sembrerebbero aver dimostrato dei modelli "ripetitivi" simili. Certamente, cioè secondo i nostri standard terrestri, non dobbiamo "marcare" ogni orso che si trova nella foresta oppure ogni balena nel mare per ottenere un quantitativo sufficiente di dati tale da studiare questi esseri. Ritengo dunque che l'impianto di oggetti nanotecnologici negli uomini da parte di una qualche intelligenza estranea possieda un fine ultimo e questo fine dobbiamo ancora individuarlo. Ho anche imparato a mie spese che tutti gli individui che affermano di conoscere le risposte a questi interrogativi tanto complessi debbono essere evitati ed emarginati a tutti i costi. Invece vi è chi si è impegnato operando al di fuori di binari prefissati come ad esempio Budd Hopkins, lo scomparso John Mack e David Jacobs, per non nominare altri ancora che sono stati denigrati da individui privi di ogni minima scientificità che si nascondono nelle maglie di Internet e che attendono qualsiasi novità per elargire le proprie conoscenze il più delle volte di dubbia origine sia nei contenuti che nelle forme.

Durante gli 11 espianti da me eseguiti sono giunto ad interessanti scoperte che elencherò di seguito:

1. Gli undici espianti hanno prodotto dodici oggetti.

2. Solo uno tra questi non ha riscosso, né avuto, un valore scientifico.

3. Abbiamo sinteticamente diviso alcuni di questi "impianti" in tre categorie principali:

Metallici Non Metallici Biologici. 4. Nel gruppo degli oggetti metallici ne abbiamo quattro che sono totalmente identici e di foggia simile a quella di piccoli meloni, e altri costituiti da bastoncelli metallici interamente ricoperti da uno strano involucro biologico.

5. Un oggetto metallico espiantato era di forma triangolare e coperto dallo stesso strato biologico.

6. Un altro oggetto metallico aveva una forma a T ed era costituito da due "bastoncelli" metallici, uno verticale ed uno orizzontale. Tale oggetto era allo stesso tempo inserito all'interno di un involucro biologico.

7. Il gruppo degli oggetti non metallici era costituito da tre piccole sfere a forma BB che erano anche associate a strane cicatrici sul derma, normalmente connesse al fenomeno dei rapimenti.

8. Un'altra classificazione è risultata essere chiaramente costituita da oggetti di origine biologica collocati a livello superficiale sotto la pelle. Questo oggetto sembrava possedere la consistenza del marmo e si muoveva sotto la pelle per una circonferenza di 6 cm. Quando venne rimosso possedeva la grandezza di un pisello, aveva un colore giallastro e appariva bivalve come un mollusco.Un certo numero di scoperte sono state effettuate nel gruppo degli oggetti metallici, ed in particolare esse ci dicono che:

1. In vivo (nel corpo del soggetto, N.d.T) uno di tali oggetti sembrava emanare un forte campo elettromagnetico misurabile con un magnetometro. L'oggetto possedeva un notevole campo variabile tra i 2 e i 6 milligauss. Tale campo non venne più rilevato una volta che l'oggetto venne rimosso dal corpo del soggetto.

2. Gli effetti magnetici dell'oggetto erano ancora rilevabili poco dopo la rimozione dal corpo ed in un caso il passaggio di un magnete sopra l'oggetto espiantato, ad una distanza di circa 5 cm, ha condotto alla protrusione di due piccole appendici che sembravano muoversi in sincrono con il movimento del magnete.

3. L'uso dei raggi ultravioletti ha permesso di osservare una membrana che sembrava proteggere l'oggetto metallico, e tale osservazione ha non ha identificato punti di ancoraggio tra le due strutture.

4. La microscopia ottica e AFM è stata usata per studiare la superficie di questi oggetti metallici. Siamo stati in grado di distinguere, attraverso questi metodi, caratteristiche specifiche che non erano state osservate ad occhio nudo.

5. Abbiamo osservato che il trasferimento di questi impianti metallici da una soluzione di siero di sangue ad una di acqua distillata ha prodotto un cambiamento nel colore della loro "protezione biologica" dal grigio al bianco. Allo stesso tempo la consistenza della membrana è cambiata da coriacea e apparentemente semi-indistruttibile a tenue e soffice.

6. Analisi metallurgiche ci hanno mostrato che l'elemento predominante degli impianti risulta essere il ferro, come ci si potrebbe aspettare dalle proprietà elettromagnetiche evidenziate. Tuttavia la grande sorpresa si avuta attraverso l'esame con la diffrazione ai raggi-X. Il ferro in questione si è infatti dimostrato amorfo. Sono stato in grado di ottenere informazioni su esperimenti e ricerche condotte nei Black Budget Programs americani (Programmi con Fondi in Nero, utilizzati solamente da enti di Intelligence quali CIA e NSA al di fuori del bilancio statale) in cui si mostra come oggi si sia riusciti ad ottenere risultati nella creazione di metalli amorfi. Tuttavia diversi scienziati si sono sbalorditi nel constatare come questo metallo amorfo potesse possedere anche caratteristiche magnetiche. Questo sembra essere qualcosa su cui neanche loro sembrano avere spiegazioni o idee sul come ciò si sia potuto ottenere.

7. Una delle scoperte più affascinanti è stato il constatare che alcuni elementi costituenti di questi oggetti contengono livelli isotopici che non sono terrestri.

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Note

1^ Del Dr. Roger Leir (traduz. Enrico Baccarini) da Notiziario UFO n°55, febbraio/marzo 2005

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