Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

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Locandina di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
« Da qualche parte tuo nonno se la sta ridendo... »

Indiana Jones

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo è un film d'avventura del 2008 diretto da Steven Spielberg, interpretato da Harrison Ford e basato sulla storia concepita dal produttore esecutivo George Lucas. Ambientato nel 1957, il quarto film della serie cinematografica vede un anziano Indiana Jones (Harrison Ford) fronteggiare agenti dell'Unione Sovietica guidati da Irina Spalko (Cate Blanchett) alla ricerca di un teschio di cristallo. "Indy" è aiutato dal suo grande amore Marion Ravenwood (Karen Allen), dal greaser "Mutt" Williams (Shia LaBeouf) e dal compagno d'avventure Mac (Ray Winstone). John Hurt e Jim Broadbent interpretano due accademici.

La pellicola è il quarto capitolo delle avvenure del famoso archeologo, anche se cronologicamente si tratta del 26°, contando oltre ai film anche le produzioni televisive.

Il film era in fase di produzione già al tempo della distribuzione di Indiana Jones e l'ultima crociata (1989), ma la realizzazione venne rimandata poiché Spielberg e Ford disapprovavano l'idea iniziale di Lucas.

La squadra di produzione ha dichiarato che la pellicola è stata girata, come le tre precedenti, prediligendo l'uso di stuntmen rispetto al ricorso a effetti speciali di computer grafica. Jeb Stuart, Jeffrey Boam, Frank Darabont e Jeff Nathanson stilarono diverse bozze della sceneggiatura; alla fine fu David Koepp a produrre uno script che riuscisse a soddisfare contemporaneamente Spielberg, Lucas e Ford. Le riprese iniziarono finalmente il 18 giugno 2007 ed ebbero luogo in New Mexico, New Haven, Connecticut, Hawaii, Fresno, California e a Los Angeles per gli interni. Al fine di mantenere una continuità estetica con i film precedenti, il direttore della fotografia Janusz Kamiński studiò approfonditamente lo stile usato da Douglas Slocombe nei precedenti film della serie.

Il marketing ha confidato moltissimo sulla nostalgia del pubblico nei confronti della saga, producendo così prodotti ispirati a tutti e quattro i film. Le anticipazioni riguardanti il film sono state controllate da una fortissima segretezza, spesso sconfinata in dispute legali per violazioni dell'accordo di non divulgazione, fino all'arresto di una persona per il furto da un computer di documenti relativi alla produzione. Il film è stato distribuito il 22 maggio 2008 negli Stati Uniti e il giorno successivo in Italia.

Indice

Trama

Deserto del Nevada, 1957. Un commando di militari sovietici espugna una base segreta americana, l'Hangar 51, conducendovi Indiana Jones e la sua spalla George "Mac" McHale. Il comandante dei sovietici Irina Spalko intende servirsi del dottor Jones per trovare una particolare cassa contenuta tra migliaia di altre in un deposito, poiché dieci anni prima l'uomo aveva avuto occasione di esaminarne il contenuto, dei resti di un essere apparentemente extraterrestre. Mentre l'attenzione di tutti è catalizzata sul contenuto della cassa, Jones tenta di rovesciare la situazione a suo favore, ma Mac lo ostacola, rivelando di essere al soldo dei Russi. L'eroe riesce comunque a scappare, e si ritrova al centro di un test atomico, al quale miracolosamente sopravvive, per poi essere recuperato dai militari Usa. Decontaminato dalle radiazioni, a causa della sua amicizia con Mac viene sospettato dagli agenti dell'FBI di essere una spia comunista (siamo in tempo di maccartismo), tanto che al ritorno al Marshall College il suo ufficio viene sottoposto ad ispezione, mentre Charles Stanforth, amico e preside del college, arriva anche a dimettersi pur di difenderlo. Jones, messo in aspettativa dal College, decide lasciare gli Stati Uniti, per stabilirsi a Londra.

Poco prima di partire però, il giovane Mutt Williams gli chiede aiuto: sua madre è stata rapita mentre si interessava della scomparsa del professor Oxley, il quale le aveva lasciato una lettera indecifrabile, che la donna aveva giudicato comprensibile soltanto da Jones. L'uomo intravede una pista che porta a Nazca, in Perù, verso il Teschio di Cristallo di Akator, un manufatto leggendario oggetto di venerazione e paura. Sulle sue tracce vi sono anche agenti del KGB, che interrompono i due e li costringono ad una rocambolesca fuga in moto per il campus universitario.

Giunti in Perù, scoprono che Oxley era impazzito, e visitando la cella di un sanatorio in cui era stato rinchiuso, trovano la mappa del cimitero in cui è stato sepolto il conquistador spagnolo Francisco de Orellana, che aveva visitato la mitica El Dorado, e portato via da essa il Teschio. Recuperato l'oggetto, ed evitato gli indios custodi delle tombe, i due vengono rapiti dai sovietici. La Spalko è convinta che il possesso del Teschio fornisca a chi lo possiede poteri mentali e conoscenza, e decide di servirsi di Jones per scoprire sia come usare il Teschio, sia la strada per la mitica Città d'oro. Per ottenerne la collaborazione, Jones viene ricattato minacciando la morte di Mutt e la madre, che si rivela essere Marion Ravenwood, sua vecchia fiamma.

Interrogando il professor Oxley, ormai apparentemente delirante, Jones riesce a trovare la strada da percorrere. Tentando di fuggire dai russi, Marion e Jones finiscono nelle sabbie mobili, ed in previsione di morte certa, la donna rivela all'ex fidanzato che Mutt è suo figlio, e che il suo vero nome è Henry Jones III. Vengono poi salvati proprio dal giovane, ma vengono fatti nuovamente prigionieri.

Durante la ricerca, si ripresenta l'occasione per fuggire, e Mac li accompagna, poiché rivela di essere un agente della CIA, e di fare quindi il doppio gioco. Uno scontro con formiche giganti divide i russi dai cinque, e dopo cascate e catacombe, giungono all'ingresso della città d'oro.

Sfuggiti alla tribù di indios, riescono ad attivare un congegno ed entrano nel tempio. All'interno vi trovano opere antiche di tutte le civiltà, ori e preziosi, ma soprattutto una sala contenente tredici scheletri di cristallo, di cui uno mancante del teschio. Ma ricompaiono i russi, poiché Mac aveva lasciato loro una scia di segnalatori per farsi raggiungere, essendo sempre stato loro alleato.

La Spalko colloca il Teschio al suo posto, il quale, parlando in antica lingua Maya per bocca del professor Oxley, manifesta la sua gratitudine. Le antiche entità extraterrestri si fondono in una sola creatura, che apre un varco dimensionale che risucchia Mac e tutti i russi, mentre la donna si disintegra, come bruciata dall'incredibile quantità di sapere che l'essere gli dona come "ricompensa". L'intera città era posta su un disco volante che si alza e scompare nel cielo.

Indiana Jones torna ad insegnare all'università, e finalmente lui e Marion convolano a nozze.

Produzione

Le prime voci riguardanti un presunto quarto capitolo della saga di Indiana Jones iniziarono a diffondersi su giornali e riviste specializzate durante il corso del 1994, un paio d'anni dopo l'uscita del videogioco Indiana Jones and the Fate of Atlantis, che aveva riscosso un tripudio di consensi e recensioni entusiastiche in tutti i paesi del mondo. A quell'epoca si era portati a pensare che il quarto film della serie sarebbe stato liberamente tratto da quella storia.

Spielberg spiegò di aver ricominciato a pensare seriamente alla saga quando ricevette l'Oscar per Schindler's List dalle mani di Harrison Ford, il quale gli anticipò il suo interesse per una nuova avventura di Indiana Jones, ma il regista gli consigliò scherzosamente di rivolgersi a George Lucas: una settimana dopo ricevette una telefonata dallo stesso Lucas, che aveva appena parlato con Ford[1]. Spielberg, ormai abituato a ricevere domande dai fan su un nuovo film su Indiana Jones, si dichiarò il più difficile da persuadere, tra lui, Ford e Lucas, a questo progetto. Poi, durante le riprese, vedere Ford e Karen Allen riprendere i loro ruoli fece emozionare sia lui che la troupe[2].

Tra i titoli trapelati nel corso degli anni per il quarto capitolo, si ricordano:

Nei contenuti speciali del DVD ufficiale, Spielberg, Lucas e Koepp affermano che il titolo del film, inizialmente, sarebbe dovuto essere "Indiana Jones e gli Extraterrestri". Tra gli altri possibili inseriti nella lista da Koepp, si ricordano anche:

Sceneggiatura

Nel 1996, alcuni giornalisti rivelarono che la LucasFilm stava lavorando segretamente ad una nuova sceneggiatura, affidata alle cure di Jeffrey Boam. In alcune interviste concesse in quel periodo, Steven Spielberg annunciò che le indiscrezioni erano vere: Jeffrey Boam stava realmente lavorando ad una nuova storia, che però non avrebbe avuto niente a che vedere con Atlantide, né tantomeno con il videogioco uscito qualche anno prima. Spielberg dichiarò infatti che l'avventura sarebbe stata incentrata su uno dei racconti della mitologia biblica, Adamo ed Eva[3]. Fonti anonime interne alla Paramount sostennero Indiana Jones and the garden of life (Indiana Jones e il giardino della vita) come il probabile titolo[3]. Il 18 agosto del 1996, un rappresentante della LucasFilm annunciò non solo che i lavori sulla sceneggiatura erano terminati ma anche che Lucas, Spielberg e Ford l'avevano approvata a pieni voti. Le riprese del film avrebbero dovuto iniziare il più presto possibile.

Da quel periodo in avanti ci furono speculazioni secondo le quali il film sarebbe stato girato nell'estate del 1998, per poi uscire al cinema nel '99. All'alba di quell'anno, però, Indiana Jones 4 era ancora un nulla di fatto. Alcuni portavoce della Paramount dichiararono che in realtà nessuno tra Spielberg e Ford aveva mai approvato la sceneggiatura di Boam. Nello stesso periodo, però, si venne anche a sapere che i lavori sul progetto Indiana Jones 4 non erano cessati affatto, perché svariate altre storie erano in attesa di valutazione (tra le altre cose Hal Barwood, una delle menti principali che erano state dietro al videogioco Indiana Jones e il destino di Atlantide, dichiarò in un'intervista che durante la lavorazione al suo nuovo progetto, Indiana Jones e la macchina infernale, George Lucas gli aveva chiesto espressamente di modificare la storyline del videogioco in quanto alcune delle idee principali sarebbero potute tornare utili per il quarto film).

Tali voci continuarono a sussistere per diversi anni senza conferme né smentite ufficiali da parte dei registi (Spielberg e Lucas) o degli attori coinvolti (Harrison Ford) finché, intorno agli inizi del 2000, cominciarono a trapelare notizie secondo le quali la LucasFilm aveva ingaggiato Jeb Stuart[4] la cui sceneggiatura, Indiana Jones and the saucer men from Mars[5] (Indiana Jones e gli extraterrestri da Marte) catturava un'idea principale di Lucas, cioè la presenza di alieni, ma venne poi scartata[6]. Anche Indiana Jones and the Monkey King (Indiana Jones ed il Re Scimmia), sceneggiatura proposta da Chris Columbus, fece la stessa fine[7]. Entrambe furono poi rilasciate dagli archivi della LucasFilm e sono oggi di pubblico dominio[8].

Nei primi mesi del 2002 si cominciò a parlare di un coinvolgimento del regista M. Night Shyamalan, mentre veniva reso pubblico anche il precedente ingaggio di Tom Stoppard. Ma fu solo nel maggio di tale anno che le cose cominciarono a muoversi nella giusta direzione. La LucasFilm, infatti, aveva in quei giorni affidato a Frank Darabont il compito di scrivere una nuova storia. Il lavoro proseguì incessantemente per più di un anno ed il risultato fu qualitativamente molto superiore ai precedenti.

Il 3 giugno 2003 il soggetto di Indy 4 scritto da Frank Darabont venne dichiarato come completato. Ma a febbraio del 2004 il progetto venne ufficialmente accantonato dopo che George Lucas rifiutò il soggetto scritto da Darabont[9], promossa a pieni voti invece da Spielberg: speculazioni asserivano che lo sceneggiatore avesse trattato male il tema della comparsa del fratello cattivo di IndyTemplate:Citazione necessaria, ruolo per il quale si vociferava il nome di Kevin Costner[10].

Una pre-produzione modello della pellicola era stata fatta nel 2003 per dare uno stampo iniziale a quello che il film avrebbe potuto essere. Intitolato Indiana Jones e le Tavole di Mosè, il modello era stato creato utilizzando le pellicole in disavanzo dal film Salvate il soldato Ryan mediante l'aggiunta di bozzetti creati al computer per simulare gli attori.

Lucas dichiarò anche che non avrebbe potuto seguire attentamente il progetto fino a quando non avesse terminato le riprese del terzo episodio della nuova trilogia di Guerre Stellari.

Nell'ottobre del 2004, alla lista di illustri sceneggiatori che avevano partecipato alla stesura del film, andava ad aggiungersi anche Jeff Nathanson, che avrebbe di lì a poco compiuto la missione con successo. La sceneggiatura definitiva del film, scritta proprio da Nathanson, venne poi approvata da George Lucas, Steven Spielberg ed Harrison Ford durante il corso del 2005[11]. Sembrava infatti che dopo l'uscita di Munich, suo ultimo film di quel periodo, Spielberg si volesse dedicare interamente alla produzione di Indiana Jones 4. Nonostante questo, invece, alcuni lavori di rifinitura proseguirono durante il corso di tutto il 2006 per mano di George Lucas e David Koepp. Alla fine, il solo Koepp figurò come autore dello script, escludendo completamente Darabont che si dichiarò deluso[12].

Cast

Harrison Ford fu tra i maggiori promotori del progetto, e ovviamente ricoprì per la quarta volta il ruolo di Indiana Jones, interpretando un eroe circa sessantenne, coerente quindi con l'età reale di Ford: ciò comunque non gli impedì di girare molte delle scene d'azione senza controfigura[13].

Sean Connery, attore ritiratosi dalle scene nel 2003 che in Indiana Jones e l'ultima crociata interpretava Henry Jones Senior, padre di Indiana, fu per sei mesi in trattative con la Paramount[14] valutando il copione e l'eventualità di un suo ritorno. Fece poi sapere di non essere intenzionato a riprendere parte al progetto[15][16], costringendo Lucas a una veloce riscrittura della sceneggiatura in modo da eliminare il personaggio[17].

Il 13 aprile 2007, sul sito ufficiale di Indiana Jones, venne comunicato il nome del primo membro del cast che avrebbe affiancato Ford, ovvero il giovane attore Shia LaBeouf, il quale si dichiarò entusiasta della sua partecipazione e di lavorare con attori così di talento[2]. Reduce dal successo de Transformers, per prepararsi al ruolo l'attore si documentò sul periodo degli anni cinquanta, ed imparò bene a maneggiare il coltello, abilità poi inserita nella pellicola[13]. Fin dal suo annuncio comunque vi furono molte voci riguardo ad un suo possibile ruolo come figlio di Indy[18].

Nel corso del 2007 vennero annunciati i nomi di Cate Blanchett, Ray Winstone e John Hurt. La Blanchett, proposta da Spielberg e approvata di buon grado da Lucas[19], si dichiarò entusiasta del ruolo, sia perché desiderava avere finalmente un ruolo da "cattiva"[20], sia perché da bambina adorava Indiana Jones e sognava di sposarlo[2]. Winston venne accreditato come la spalla di Indy fin dall'inizio[21], mentre di Hurt si vociferò potesse ricoprire il ruolo o del padre di Indy (in seguito al rifiuto di Sean Connery)[14], di Abner Rawenwood, padre di Marion[13], oppure di Albert Einstein, quest'ultimo rumor anacronistico poiché lo scienziato morì nel 1955 mentre la pellicola sarebbe stata ambientata nel 1957[22].

Il 18 giugno venne ufficializzata la presenza nel cast di Jim Broadbent come un professore di Yale, ruolo simile al Marcus Brody interpretato negli altri capitoli della saga dallo scomparso Denholm Elliott[23], mentre il 26 luglio annunciò il suo ritorno Karen Allen, la storica Marion Ravenwood del primo episodio della saga.

Molte voci di corridoio nel corso degli anni hanno suggerito la presenza di personaggi provenienti da capitoli precedenti della saga, come Willie Scott (Kate Capshaw) o l'arabo Sallah (John Rhys-Davies), ruolo quest'ultimo scritto ma poi eliminato in favore di un personaggio più giovane, mentre lo stesso Rhys-Davies non fu nemmeno contattato dalla produzione[24].

Altre voci di corridoio poi rivelatasi infondate hanno riguardato:

Location

Il set delle scene iniziali fu allestito nella cittadina di Demming, New Mexico[27], mentre altre scene (come gli esterni di una chiesa) a New Heaven, Connecticut[28].

Riprese

Le riprese del film, iniziarono il 18 giugno 2007 per terminare l' 11 ottobre dello stesso anno[29][30]. Al brindisi augurale per l'inizio dei lavori sul set ha partecipato anche George Lucas[31].

Effetti speciali

Per dare maggiore continuità e rendere la stessa atmosfera degli episodi precedenti, il regista Steven Spielberg, in accordo con il produttore Frank Marshall[28], realizzò la maggior parte delle scene dal vero con stuntman[13], utilizzando quindi la CGI per circa il 30% della pellicola, limitatamente ai blue screen per i fondali, la rimozione di particolari come i cavi di sicurezza, e circa 200 inquadrature con effetti speciali[32]. Lo scenografo Guy Hendrix si disse poi soddisfatto della realizzazione dei set[32].

Furto

Nell'ottobre 2007 Roderick Davis rubò dall'ufficio di Spielberg un computer contenente 4000 foto dal set del film[1], ma venne poi arrestato dalla polizia mentre tentava di venderle[33].

Uscita nelle sale

L'uscita nelle sale è avvenuta in contemporanea mondiale il 22 maggio 2008, mentre nelle sale italiane il giorno successivo.[34][35].

Nonostante il rifiuto di Spielberg di far uscire il film anche in formato digitale rimasterizzato oltre alla pellicola, nel marzo 2008 la Paramount ne annunciò la distribuzione in entrambi i formati[36].

Attesa

Il 1° ottobre 2007 venne riportata una notizia secondo cui l'attore Tyler Nelson, in preda all'emozione di lavorare con Spielberg e Ford, aveva rivelato ad un quotidiano dell'Oklahoma alcuni dettagli di troppo riguardo una scena. Questo aveva fatto infuriare il regista Spielberg, che, secondo quanto riportato, reagì escludendo Nelson da alcune scene del film.[37]

Il 14 febbraio 2008 la Paramount Pictures ha presentato il primo teaser trailer ufficiale del film,[38] il giorno successivo è stata pubblicata in rete anche la versione italiana del trailer.[39]

In un sondaggio fatto dal sito MovieTickets.com il film di Spielberg è stato al primo posto nella classifica dei film più attesi per il 2008, battendo in larga misura la concorrenza di film come Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan e Iron Man di Jon Favreau.

È interessante ricordare che una pre-produzione modello della pellicola era stata fatta nel 2003 per dare uno stampo iniziale a quello che il film avrebbe potuto essere. Intitolato Indiana Jones e le Tavole di Mosè, il modello era stato creato utilizzando le pellicole in disavanzo dal film Salvate il soldato Ryan mediante l'aggiunta di bozzetti creati al computer per simulare gli attori.

Botteghino

Fino ad ora il quarto film di Indy è riuscito ad incassare al botteghino 786.558.765 $, di cui 317.023.851 $ nei soli Stati Uniti (voce aggiornata al 16 ottobre 2008).[40]

In Italia, il film ha conseguito un incasso di 11.468.355 € (voce aggiornata al 23 settembre), sbaragliando di gran lunga la concorrenza. [41]

Indiana Jones e il Regno del teschio di Cristallo si conferma dunque come il secondo dei film più visti del 2008 a livello mondiale (il più visto in assoluto del 2008 è Il Cavaliere Oscuro).

Critica

Il film ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico al Festival di Cannes, dove il quarto episodio della serie del celebre archeologo ha ricevuto numerosi applausi. I commenti dei fans sono discordanti, ma la prestazione impeccabile di Harrison Ford (sempre a suo agio nei panni del Professor Jones), unita al resto del cast e ad una trama avvincente, ha fatto sì che i pareri che si incontrano siano per lo più positivi.[42] Il film tuttavia ha vinto un Razzie Award come peggior sequel.

Colonna sonora

La colonna sonora è stata pubblicata il 20 maggio 2008[43].

Lista tracce

  1. La Marcia dei Predatori
  2. La chiamata del Cristallo
  3. Le Avventure di Mutt
  4. Il tema di Irina
  5. Il pozzo dei serpenti
  6. La Maledizione del Teschio
  7. Una corsa in mezzo all'Università
  8. Il viaggio ad Akator
  9. "Ritorno"
  10. L'inseguimento nella Giungla
  11. La culla di Orellana
  12. Profanatori di Tombe
  13. Il tesoro nascosto della Città dell'Oro
  14. Porte segrete e scorpioni
  15. Il dilemma di Oxley
  16. Formiche!
  17. Rovine del Tempio e segreti rivelati
  18. La partenza
  19. Finale

Citazioni

Agli altri episodi della saga

Ad altri film

Inesattezze storiche

Errori

Curiosità

Indiana Jones 5

Nonostante nel maggio 2005 Lucas abbia detto alla rivista Time che dopo il quarto non avrebbe prodotto altri film di Indiana Jones, il trionfo del film al Festival di Cannes ha fatto riconsiderare tale eventualità sia a lui [46] che a Spielberg [47]. Persino Ford non lo ha escluso, a patto che non si debbano aspettare altri 20 anni.[48]

Il Regista Spielberg ha fugato comunque ogni dubbio asserendo che l'unico vero Indiana Jones può essere soltanto Harrison Ford[49]

Il film è stato confermato da Spielberg, Lucas e Ford.

Note

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  28. 28,0 28,1 Template:Cita news
  29. http://imdb.com/title/tt0367882/business
  30. http://cinema.multiplayer.it/articoli.php?id=25160
  31. Fonte Repubblica.it
  32. 32,0 32,1 Template:Cita news
  33. Template:Cita news
  34. Date di uscita nelle sale
  35. http://www.cineblog.it/post/8080/nuova-foto-dal-set-di-indiana-jones-and-the-kingdom-of-the-crystal-skull
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  37. http://cinema.castlerock.it/news.php/id=4675/notizia=rivelato-il-plot-di-indiana-jones-4-e-spielberg-si-infuria
  38. Indiana Jones 4 ecco il primo Teaser Trailer
  39. Il trailer italiano di Indiana Jones 4
  40. Incassi di Indiana Jones e il Regno del teschio di Cristallo (Boxoffice)
  41. Fonte: movieplayer ([1])
  42. Buona partenza per il quarto film di Indiana Jones
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  44. Indiana Jones e gli spoiler maledetti - BadTaste.it
  45. Indiana Jones 4 il film del 2008 con più errori
  46. George Lucas pensa al sequel e a Shia LaBeouf
  47. "Pronto a girare Indiana Jones 5"
  48. Template:Cita web
  49. http://cinema.castlerock.it/news.php/id=6142/notizia=shia-labeouf-sara-il-prossimo-indiana-jones/act=altrenews

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