Kappa

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Il professor Komatsu Kitamura, famoso storiogafo e archeologo giapponese, ha scoperto un vecchio testo illustrato in cui veniva rappresentato un '''kappa''', la cui presenza è stata segnalata nell'era [[Heian]] (dal IX al XI secolo D.C.). Vengono descritti come simili all'uomo, ma caratterizzati da deformazioni mostruose: [[bipede|bipedi]] con [[arto|arti]] palmati e dotati di tre [[dito|dita]] terminanti ad [[uncino]], con il dito centrale molto più lungo. La loro [[pelle]] è bruna, lucida e liscia, la [[testa]] sottile, le [[orecchio|orecchie]] di forma [[triangolo|triangolare]] e grandi. Sulla testa portano uno strano "cappello con quattro [[ago|aghi]]", e il loro naso sembra una [[proboscide]] che termina dietro le spalle, dove si allaccia ad una gobba a forma di cassetta. La descrizione ricorda molto un moderno sommozzatore.
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Il professor Komatsu Kitamura, famoso storiogafo e archeologo giapponese, ha scoperto un vecchio testo illustrato in cui veniva rappresentato un ''kappa'', la cui presenza è stata segnalata nell'era [[Heian]] (dal IX al XI secolo D.C.). Vengono descritti come simili all'uomo, ma caratterizzati da deformazioni mostruose: [[bipede|bipedi]] con [[arto|arti]] palmati e dotati di tre [[dito|dita]] terminanti ad [[uncino]], con il dito centrale molto più lungo. La loro [[pelle]] è bruna, lucida e liscia, la [[testa]] sottile, le [[orecchio|orecchie]] di forma [[triangolo|triangolare]] e grandi. Sulla testa portano uno strano "cappello con quattro [[ago|aghi]]", e il loro naso sembra una [[proboscide]] che termina dietro le spalle, dove si allaccia ad una gobba a forma di cassetta. La descrizione ricorda molto un moderno sommozzatore.
==Comportamento==
==Comportamento==

Versione delle 21:52, 20 feb 2009

Un disegno di un kappa che venne riportato come catturato in una rete da pesca sulla spiaggia est di Mito nel 1801

Il kappa (河童) è uno yokai, uno spirito del folklore e della mitologia giapponese che abita in laghi, fiumi e stagni.

Indice

Aspetto

La maggior parte delle descrizioni dipinge i kappa come umanoidi delle dimensioni di bambini, sebbene i loro corpi siano più simili a quelli delle scimmie o a quelli delle rane piuttosto che a quelli degli esseri umani. Alcune descrizioni dicono che le loro facce sono gorillesche, mentre secondo altre hanno un viso con un becco simile a quello delle tartarughe. Generalmente i disegni mostrano i kappa con spessi gusci simili a quelli di una tartaruga e con la pelle scagliosa in colori nell'intervallo che va dal verde, al giallo o al blu.

I kappa abitano i laghi e i fiumi del Giappone e sono dotati di diverse caratteristiche che li aiutano in questo ambiente, come mani e piedi palmati. Si dice alle volte che puzzino di pesce e certamente sanno nuotare bene. L'espressione kappa no kawa nagare ("un kappa che si fa portar via dalla corrente") significa che anche gli esperti possono sbagliare.

La caratteristica principale del kappa è comunque la depressione piena d'acqua in cima alla testa. Questa cavità è circondata da ispidi e corti capelli, che hanno dato nome al taglio di capelli okappa atama. Il kappa deriva la sua forza incredibile da questo foro pieno d'acqua e chiunque ne affronti uno può sfruttare questa debolezza semplicemente facendo in modo che il kappa rovesci l'acqua dalla sua testa. Un metodo sicuro è di appellarsi al profondo senso di etichetta del kappa, dato che questo non può non ricambiare un profondo inchino, anche se questo significa rovesciare l'acqua dalla testa. Una volta vuotata la riserva d'acqua il kappa è seriamente indebolito e può anche morire. Altri racconti dicono che quest'acqua permette ai kappa di muoversi sulla terra ed una volta svuotata la creatura è immobilizzata. I bambini testardi sono incoraggiati a seguire il costume di inchinarsi con la scusa che è una difesa contro i kappa.

I Kappa secondo un esperto

Raffigurazione di un kappa in una stampa del 1700

Il professor Komatsu Kitamura, famoso storiogafo e archeologo giapponese, ha scoperto un vecchio testo illustrato in cui veniva rappresentato un kappa, la cui presenza è stata segnalata nell'era Heian (dal IX al XI secolo D.C.). Vengono descritti come simili all'uomo, ma caratterizzati da deformazioni mostruose: bipedi con arti palmati e dotati di tre dita terminanti ad uncino, con il dito centrale molto più lungo. La loro pelle è bruna, lucida e liscia, la testa sottile, le orecchie di forma triangolare e grandi. Sulla testa portano uno strano "cappello con quattro aghi", e il loro naso sembra una proboscide che termina dietro le spalle, dove si allaccia ad una gobba a forma di cassetta. La descrizione ricorda molto un moderno sommozzatore.

Comportamento

I kappa sono combinaguai maliziosi. I loro scherzi vanno dal relativamente innocente, come rumorose flatulenze o guardare sotto al kimono delle donne, fino ai più problematici, come rubare il raccolto, rapire bambini o stuprare donne. Infatti i piccoli bambini sono uno dei pasti preferiti dei kappa, sebbene siano anche disponibili a mangiare adulti. Si nutrono delle loro vittime inermi, succhiando fuori le interiora (o il sangue, il fegato o la "forza vitale", secondo la leggenda) attraverso l'ano. Avvisi che mettono in guardia dai kappa appaiono sui corsi d'acqua di alcune città e villaggi giapponesi. Si dice che i kappa abbiano anche paura del fuoco e alcuni villaggi tengono festival di fuochi d'artificio ogni anno per spaventarli e tenerli lontani.

I kappa non sono comunque interamente antagonisti degli esseri umani. Sono curiosi della civilizzazione umana e possono comprendere e parlare il giapponese. Perciò a volte sfidano chi incontrano a batterli in test di abilità, come lo shogi (un gioco simile agli scacchi popolare in Giappone) o un incontro di sumo. Possono anche stringere amicizia con esseri umani in cambio di doni e offerte, specialmente cetrioli, il solo cibo che i kappa apprezzino più dei bambini umani. Alle volte i genitori giapponesi scrivono i nomi dei loro bambini (o i loro propri nomi) su cetrioli e li lanciano nelle acque infestate di kappa per placare la creatura e permettere alla famiglia di fare il bagno. Esiste anche un tipo di sushi con ripieno di cetriolo chiamato kappamaki.

Una volta stretta amicizia con il kappa, si dice che questo esegua diversi tipi di compiti per gli esseri umani, come aiutare i contadini ad irrigare i campi. Sono anche gran conoscitori della medicina e una leggenda afferma che hanno insegnato agli esseri umani come guarire le fratture. A causa di questi aspetti benevoli alcuni santuari sono dedicati all'adorazione di un kappa particolarmente utile. I kappa possono anche essere truffati nell'aiutare le persone. Il loro profondo senso del decoro non permette loro, per esempio, di rompere un giuramento, quindi se si riesce ad obbligare un kappa a promettere aiuto, il kappa non ha alcuna scelta che di mantenere la parola data.

Origini

Ci sono diverse teorie sull'origine dei kappa nel mito giapponese. Una possibilità è che si siano sviluppati dall'antica pratica giapponese di far galleggiare i feti di bambini nati morti lungo i fiumi e torrenti. Un'altra teoria è che i kappa vennero inventati per spiegare l'ano ingrossato comune nelle vittime di annegamento. Il nome "kappa" potrebbe essere derivato dal termine per la "veste" usata dai monaci portoghesi arrivati in Giappone nel XVI secolo; questi chiamavano il loro abito capa e l'aspetto dei monaci non è dissimile da quello di questi spiriti giapponesi, dal mantello sciolto, simile ad un guscio, alla tonsura dei capelli. L'etimologia più antica del nome giapponese tuttavia fa pensare che in origine il termine significasse "creature o uomini dei corsi d'acqua" (è attestata infatti anche la versione kawappa).

I kappa nella narrativa

Un kappa è fra i protagonisti della popolare leggenda cinese di Sun Wukong, raccontata nel libro Viaggio in Occidente (che fra l'altro ha ispirato svariati anime quali Dragon Ball e Saiyuki, sebbene in entrambi il personaggio perda le sue caratteristiche di kappa).

Inglobati come sono nel folklore popolare i kappa sono figure diffuse anche negli anime, nei giocattoli per bambini e nella letteratura. I racconti moderni li ritraggono molto meno mostruosi, mostrandoli più come personaggi carini da cartone animato.

Un'eccezione letteraria notevole è il racconto breve "kappa" di Ryūnosuke Akutagawa, per quanto in quest'opera il Kappa appaia più che altro come figura grottesca e con intenti satirici riguardo alla società moderna.

Sono anche apparsi in forma più sinistra come l'organizzazione di INKlings nel romanzo di Haruki Murakami ekai no owari to hādoboirudo wandārando.

I kappa sono anche stati l'ispirazione per le creature del film The Ring.

I kappa compaiono anche nella serie di libri di Harry Potter ideata dalla scrittrice J. K. Rowling. In particolare, costituiscono argomento di studio del corso di "Difesa contro le Arti Oscure" nel terzo e nel quarto volume della serie, e trovano posto tra le creature magiche descritte nel libro di testo Gli animali fantastici: dove trovarli.

Queste creature sono anche comparse nella sesta puntata della serie di videogiochi di ruolo Final Fantasy e sono stati l'ispirazione per i "Koopa" nella serie di videogiochi Super Mario Bros.

Nella serie Tartarughe Ninja queste tendono ad essere confuse con i kappa durante i loro viaggi temporali nell'epoca feudale del Giappone.

Uno dei Pokémon, il Lombre, è senza dubbio derivato dai kappa; mentre nella descrizione di un altro Pokémon, Golduck, si legge testualmente "Questo Pokémon che abita nelle paludi non di rado è confuso con il mostro giapponese Kappa".

Il personaggio Jaken dell'anime InuYasha è un kappa.

Fanno una comparsata anche nel gioco "Harvest Moon" della compagnia Natsume, nel quale se si continua a gettare per dieci giorni cetrioli nel lago vicino alle montagne, compare un kappa che conferisce più energia per lavorare nei giorni piovosi.

Un Kappa è presente anche nel gioco "Animal Crossing" con il nome di Kapp'n o, nella versione italiana, Remo.

Questo nome è stato usato anche come soprannome dal celebre cantante della band Death Nova, Immanuel Kapa.

Memorabile poi l'apparizione dei Kappa in una puntata dell'anime (e del manga) di Lamù (Urusei Yatsura), in cui Ataru Moroboshi trova un Kappa "secco" tra i rami di un albero...

Nell'anime Dororon Enma-kun, e nel successivo remake Demon Prince Enma (inediti in Italia), Kapaeru è un kappa cacciatore di demoni, che agisce in compagnia dei protagonisti Enma e Yuki-hime.

Appare un kappa anche in una delle missioni del manga Gantz, segnalato come obiettivo da catturare. Non presenta caratteristiche rilevanti e afferma unicamente di essere deformato da qualche parte.

Voci correlate

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