Light Gerald

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Versione delle 21:34, 9 giu 2010

Il "caso Light" venne alla luce nel 1980, grazie al libro "Accadde a Roswell", di William Moore e Charles Berlitz, in cui appare una lettera che Light aveva indirizzato privatamente, nel 1954, a Meade Layne, allora direttore della "Borderland Science Research Foundation". In questo documento Gerald Light descriveva così le sue reazioni alla vista dei velivoli: "Ebbi la precisa sensazione che il mondo fosse giunto oltre il confine della fantarealtà". Inoltre, l’autore elencava alcuni suoi compagni di viaggio, invitati a vedere l’UFO, quali Franklin Allen, giornalista del gruppo Hearst, Edwin Nourse, consigliere finanziario di Truman, ed il vescovo MacIntyre, responsabile della Chiesa Episcopale di Los Angeles. Si trattava di personaggi quantomeno noti e/o importanti: perché riunirli per un simile esperienza? Gli autori di "Accadde a Roswell" forniscono una risposta, forse allarmante, ma verosimile per l’ambiente e l’epoca dei fatti. "A quanto pare ‘Ike’ (Eisenhower, il quale aveva visto l’astronave il 20/02), fu messo a parte del segreto insieme ad un piccolo gruppo di scienziati, militari e civili di ogni professione, accuratamente selezionati (tra cui Light, Allen, Nourse e McIntyre). A costoro venne mostrata ‘la prova’ per un certo tempo, evidentemente allo scopo di osservarne le reazioni per capire quale effetto avrebbe avuto sul grosso pubblico la rivelazione di una simile storia. Se questa ipotesi è vera, la confusione mentale e il caos sfoggiato dai ‘soggetti campione’ devono aver fornito argomenti più che sufficienti ai fautori della segretezza. I testimoni che avevano visto la prova furono costretti al silenzio da un giuramento, e l’idea di rendere pubblica la notizia fu di conseguenza scartata (Eisenhower, si disse, ordinò il silenzio e ulteriori studi)". Dopo questo racconto emerge un altro dubbio: perché la scelta è ricaduta su Light ed Allen, relativamente sconosciuti al grande pubblico, a differenza di McIntyre e Nourse? Allen era un membro piuttosto importante del gruppo Hearst (il magnate di Citizen Kane), probabile foraggiatore del "Governo Ombra", al pari di Rockefeller. Rappresentava un parere autorevole. Light invece era un dirigente della Columbia, importante, ma non abbastanza da permettergli un’ingerenza negli affari più riservati del Governo USA. Se Light non aveva l’autorizzazione necessaria per osservare l’astronave aliena per "meriti propri", allora chi avrebbe potuto fornirgliela, se non la stessa azienda per cui lavorava? Evidentemente la CBS aveva contatti con il potere occulto, contatti che si rivelarono solo in alcuni momenti, come nel caso del 1954. C’è anche da notare che, sin dalla sua fondazione, la CBS fu caratterizzata dall’impronta indelebile di un uomo, che dal nulla raggiunse i più alti vertici del successo: William Paley. Figlio di un immigrato ucraino di religione ebraica (vero nome Palinsky) distintosi negli USA per aver fondato la fabbrica di sigari "La Palina", Paley sembra per molti versi la controfigura di Sarnoff, avendo in comune con questi molte caratteristiche, ad esempio l’essere un collaboratore del "Governo Ombra". Difatti, grazie all’immenso campo d’azione offerto dalla CBS, l’Agenzia si avvalse spesso e volentieri dei suoi servigi ricompensandolo al momento opportuno. Fu forse per questo che a Light fu permesso di vedere qualcosa di estremamente riservato?

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