Manuale operativo SOM 1.01

Da Ufopedia.

(Differenze fra le revisioni)
(SOM1.01 per esteso)

Versione delle 19:54, 11 giu 2010

Prima pagina del documento SOM 1.01

Nel dicembre del 1984, Jaimie Shandera, un oscuro produttore televisivo, riceve per posta un plico anonimo contenente un microfilm in bianco e nero da 35 mm. Il rullino contiene le foto di 8 pagine di documenti classificati TOP SECRET/MAJIC. Tali documenti, sui quali si è subito sviluppato ed è tuttora in corso, un infuriato dibattito, fanno riferimento ad un segretissimo gruppo di studio costituito dal presidente degli Stati Uniti Harry Truman nel 1947, in seguito allo schianto di un disco volante avvenuto nei pressi della cittadina di Roswell, New Messico.

Il gruppo di studio sugli UFO, denominato in codice Majestic 12, era formato da scienziati e alti ufficiali dell’esercito ed aveva il compito di investigare a fondo sugli UFO e sui suoi misteriosi occupanti, definiti convenzionalmente Entità Biologiche Extraterrestri (EBEs).

Nel corso degli anni, la mole di documenti reperiti facenti riferimento, diretto od indiretto, al Majestic 12, ha assunto dimensioni monumentali. Alcuni di essi sono stati ottenuti dagli studiosi grazie alla legge sulla libertà di informazione (FOIA).

Ma i più interessanti, dal punto di vista contenutistico, sono i documenti inviati da fonti anonime. Tra questi ultimi il più rilevante è senza dubbio il SOM 1.01, ovvero il manuale operativo del Majestic 12.

Tale manuale contiene un’inquietante e dettagliata descrizione delle procedure operative da seguire in caso di UFO crash (incidenti UFO).

Nel testo vengono descritte, nel freddo linguaggio militare, le varie tipologie di UFO e di extraterrestri nonché le località presso cui venivano custoditi i resti dei dischi precipitati e dei loro occupanti.

Questi documenti costituiscono una lettura estremamente affascinante, anche se ovviamente permangono seri dubbi sulla loro autenticità. Un team di ricercatori statunitensi, guidati dal fisico Robert Wood e dal figlio Ryan, è da anni impegnato in analisi di altissimo livello scientifico e forense sui documenti collegati al Majestic 12 (MJ-12). Costoro hanno creato un interessante sito (www.majesticdocuments.com) presso cui è possibile trovare l’intero corpus dei documenti finora studiati

Tabella contenuti del SOM

Il manuale fu inviato, nel dicembre del 1994, in un pacco postale anonimo proveniente dal Wisconsin, al ricercatore americano Don Berliner, membro del Direttivo del Fund for U.F.O. Research. Il documento, contenuto in un microfilm, reca sulla copertina la dicitura : "SOM 1-01" che sta per: Special Operations Manual 1-01 ("Manuale per operazioni speciali 1-01"). Il titolo del manuale non lascia molto spazio all’immaginazione:

ENTITA' E TECNOLOGIE EXTRATERRESTI

RECUPERO E COLLOCAZIONE

Il documento è classificato Top Secret/Majic Eyes only (solo in visione), che, stando alle fonti più accreditate sarebbe il massimo livello di segretezza da cui possono essere coperti i file governativi.

E’ inoltre specificato in calce: “ATTENZIONE! Questo è un documento Top-Secret Majic solo in visione contenente informazioni divise in sezioni e di essenziale importanza per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L'accesso solo in visione al materiale in esso contenuto è strettamente limitato al personale in possesso del livello di segretezza Majic-12. L'esame o l'uso di questo da parte del personale non autorizzato è rigorosamente proibito ed è punibile secondo le leggi federali” . la presunta data di stampa è il 12 Aprile 1954.

Proseguendo nella lettura, appare subito evidente che il SOM 1-01 è un vero e proprio manuale operativo, redatto con l’intento di fornire al personale autorizzato le necessarie istruzioni rispetto al recupero di velivoli ed entità extraterrestri nonché alla politica da adottare nei confronti della stampa e dell’opinione pubblica. Viene quindi fornito al lettore un breve riassunto sull’origine e gli scopi dell’”Operazione Majestic 12”, avviata per ordine speciale e classificato dal presidente degli USA Truman il 24 Settembre del 1947, su suggerimento del Ministro della Difesa James V. Forrestal e del dr. Vannevar Bush. Nonostante venga posto l’accento sulle presunte “intenzioni benigne” dei visitatori, è palpabile lo stato di confusione ed incertezza che in quel periodo sembrava attanagliare il governo USA. Ammettere che non si ha alcun controllo sul proprio spazio aereo è dura per una nazione che è da poco uscita vincitrice da un devastante conflitto e che ha consolidato il proprio status di leader del “mondo libero”. Viene inoltre data la massima importanza alla “segretezza delle operazioni” suggerendo di ricorrere, in caso di incidente UFO, a:

1. smentita ufficiale

2. discredito dei testimoni e intimidazione nei confronti degli stessi

3. affermazioni false.

E la storia dell‘Ufologia, purtroppo, ci insegna che tali indicazioni sono state scrupolosamente seguite, nel corso degli anni, dall’intelligence.

Pagina con la descrizione delle diverse tipologie di UFO

1. Velivoli Extraterrestri

La sezione 2, del capitolo 2, fornisce un’ esaustiva descrizione delle diverse tipologie di velivoli non identificati. I mezzi extraterrestri recuperati in seguito ad incidenti e/o azioni militari, indicati con il termine UFOBs (1) (usato per la prima volta ufficialmente dal capitano dell'Air Force Edward J. Ruppelt, direttore del Progetto Blue Book), vengono classificati in quattro categorie:

a) Forma ellittica o discoidale. Si tratta di scafi metallici, di colore alluminio opaco, che non presentano giunture ed hanno un diametro variabile dai 15 ai 90 metri, con un'altezza che corrisponde approssimativamente al 15% del diametro. Possono essere muniti di oblò e luci esterne e dotati di carrelli di atterraggio retrattili, e portelli rettangolari sulla superficie inferiore del disco. Questi oggetti sono capaci di prestazioni folgoranti.
b) Cilindrici o sigariformi. Questi oggetti sono di enormi dimensioni - 700 metri di lunghezza e 30 di altezza - e non sono operativi nella bassa atmosfera. Come prestazioni non superano i 2500 Km l'ora e non sono in grado di effettuare manovre erratiche.
c) Forma ovoidale o circolare. La loro lunghezza varia da 10 a 12 metri e sono spesso caratterizzati da una luce estremamente brillante, posta nell'estremità inferiore. In ragione dell'angolo di osservazione, gli oggetti appaiono di forme diverse.
d) Forma a "foglio" o triangolare. Si tratta di oggetti ritenuti frutto di una tecnologia avanzatissima e capaci di prestazioni straordinarie.

2. Entità Biologiche Extraterrestri

Il termine EBE (Entità Biologica Extraterrestre) viene usato per la prima volta nel famoso briefing Eisenhower, appartenente al carteggio MJ-12, e sarebbe stato coniato da uno dei membri del gruppo, il dott. Detlev Bronk, biofisico, pioniere nello studio della fisiologia umana in aeronautica e figura di spicco nelle organizzazioni scientifiche e governative del dopoguerra . Anche in questo caso il manuale ci fornisce una precisa classificazione, distinguendo le EBE in due categorie :

EBE tipo 1) Si tratta di umanoidi che, visti a distanza, potrebbero essere scambiati per esseri umani di razza orientale. Sono bipedi, glabri, alti da 1 metro e 50 a più di 1 metro e 60 e pesano una cinquantina di chili. Presentano un cranio largo e arrotondato, colorito dalla pelle giallastro-pallido, occhi piccoli, distanziati e a mandorla, con iridi di colore marrone o nero e grandi pupille, orecchie piccole, naso sottile e lungo, bocca ampia e labbra impercettibili. Il loro corpo è sottile e privo di grasso, con muscoli ben sviluppati, mani piccole (con quattro dita allungate e prive di un pollice opponibile), gambe leggermente arcuate e piedi piuttosto divaricati e proporzionalmente grandi.
In una foto di provenienza anonima, il probabile aspetto di un’EBE di tipo 1
EBE tipo 2) Si tratta di umanoidi bipedi, probabilmente non mammiferi, di altezza compresa tra il metro e il metro e venti, glabri e dal peso fra i 15 e i 30 chilogrammi. Hanno un capo allungato, occhi molto grandi e neri, inclinati e posti lateralmente, privi di cornee. Il naso consiste in due piccoli buchi posti sopra l'orifizio che costituisce la bocca e non hanno orecchie esterne. La pelle è di colorito pallido grigio-bluastro, le braccia sono lunghe, la mani hanno tre dita lunghe e affusolate con un pollice, i piedi sono piccoli e stretti e le quattro dita appaiono collegate da una membrana.
EBE di tipo 2

3. Tecnologia Extraterrestre

L’articolo 11 del SOM descrive sommariamente la tecnologia extraterrestre. Le informazioni raccolte dal governo USA deriverebbero da rapporti preliminari di analisi realizzate sui rottami recuperati in diversi luoghi di caduta di velivoli extraterrestri, fra il 1947 e il 1953. Secondo l’estensore del manuale “L'analisi iniziale dei frammenti dal luogo di caduta sembrano indicare che essi fanno parte di un mezzo extraterrestre esploso dall'interno e venuto in contatto con il suolo con gran forza, distruggendosi completamente”. In questo punto si riscontra una discrasia rispetto a quanto alcuni ricercatori, sulla base di numerose testimonianze di prima mano, hanno appurato: in alcuni casi di UFO crash, il velivolo sarebbe stato recuperato quasi del tutto intatto. I materiali extraterrestri sottoposti a test evidenzierebbero una grande forza e resistenza al calore, in proporzione al peso e alle dimensioni. Il manuale passa quindi alla descrizione dei materiali recuperati

a. La maggior parte del materiale, dall'apparenza di fogli di alluminio o di lastre alluminio-magnesio, non presenta alcuna caratteristica dei suddetti metalli, ed è il più simile invece a qualche tipo sconosciuto di materiale plastico.

b. Strutture solide e travature strutturali di sostegno, presentanti all'apparenza una netta somiglianza con il legno compatto senza fibre, mostrano una estrema leggerezza per quanto riguarda il loro peso e sono caratterizzati da una forza di tensione e compressione non ottenibile con alcun mezzo noto all'industria moderna.

Secondo il documento diversi campioni risulterebbero caratterizzati da incisioni, marchi e simboli, non identificabili. I tentativi delle autorità di decifrarli sarebbero stati infruttuosi. “L'esame dei diversi apparenti mezzi e congegni meccanici ha rivelato poco e nulla circa le loro funzioni o i loro metodi di fabbricazione”. Insomma, gli scienziati americani, in quel periodo storico, avevano ancora capito poco o nulla circa il funzionamento degli UFO

4. Operazioni di recupero

Il capitolo 3 del manuale è dedicato alle “operazioni di recupero”. Le istruzioni, anche in questo caso sono precise e puntuali. Viene subito chiarita la linea politica da adottare in caso di UFO crash: gli UFO non esistono, e chiunque sostiene il contrario, come testimoni o persone comunque informate dei fatti, va screditato agli occhi dell'opinione pubblica, corrotto ed eventualmente minacciato.

L'area dovrà essere chiusa il più rapidamente possibile per evitare che il personale non autorizzato s'infiltri nel luogo. L'ufficiale incaricato deve erigere un perimetro e stabilire un posto di comando all'interno di esso. Il personale avente l'accesso al sito sarà ridotto al minimo strettamente necessario alla preparazione del velivolo o dei rottami per il trasporto, e sarà composto da squadre di sicurezza. Ci si potrà servire delle autorità locali per il controllo del traffico o della folla.

In nessuna circostanza si consentirà al personale o ai funzionari delle forze dell'ordine locali di accedere all'interno del perimetro, e si dovranno prendere tutte le precauzioni necessarie al fine di assicurarsi che essi non interferiscano con l'operazione. Le squadre speciali incaricate della gestione dei materiali alieni e delle entità extraterrestri vengono denominate Red Team ed OPNAC Team.

Molti ricercatori, nel corso degli anni, si sono chiesti il significato dell’acronimo OPNAC. Dopo una lunga ed attenta ricerca penso di essere in grado di individuarne il senso. L’acronimo sta per OPeration NAval Command, un corpo speciale della marina USA. Esso appare nella lista di acronimi in uso presso l’esercito statunitense, nonché in un manuale della marina USA . E’ appena il caso di specificare che la Marina statunitense ha avuto fin dall’inizio l’assoluta priorità nella gestione della questione UFO. Infatti uno dei componenti originali del Majestic12, nonchè primo direttore CIA, era l’Ammiraglio Reale ROSCOE H. HILLENKOETTER. Questo dettaglio è stato confermato da molti “Rivelatori” tra i quali Dan Burich, biologo e capitano della Marina Militare USA! Inoltre la famosa Area 51 in Nevada non è gestita dall’Air Force, come si potrebbe logicamente ritenere, bensì dal Dipartimento Navale, e, a questo punto, il cerchio si chiude! Ho avuto di recente uno scambio di corrispondenza con Ryan Wood, che come detto sopra fa parte del Team di studio impegnato nell’autenticazione dei documenti Majestic 12, il quale si è mostrato entusiasta di questa spiegazione.

Ryan Wood

L’OPNAC Team sembra rivestire la massima importanza nel complesso ingranaggio dell’Intelligence facente capo al Majestic 12. Ad esso infatti viene affidato il delicatissimo compito degli incontri con le EBE. L’art. 21, della sezione 1, del capitolo 5 del SOM sancisce espressamente che “Tali incontri cadono sotto la giurisdizione di MJ-12 OPNAC BBS-01 e verranno trattati solo da questa unità speciale”. La sigla “BBS” che segue OPNAC parrebbe indicare il quartier generale di tale unità e potrebbe significare "Barking Sands", una base dell’esercito USA localizzata nelle Hawaii e già esistente prima della data riportata nel manuale. Inoltre, essendo ubicata su di un isola, costituiva il luogo ideale per tener relegate lontano da sguardi indiscreti le EBEs recuperate vive.

Il Red Team, composto da personale all’uopo addestrato, entra invece in azione quando il velivolo extraterrestre è funzionante ma appare abbandonato. L’accesso al velivolo alieno è consentito esclusivamente a questa unità speciale. L’art. 14 del SOM dispone inoltre che “velivoli completi o parte di velivoli che fossero troppo grandi per essere trasportati su mezzi coperti, verranno smontati, se questo si può fare facilmente e rapidamente. Qualora dovessero essere trasportati interi, o su rimorchi aperti, essi verranno coperti in modo tale da camuffarne la forma”.

Il manuale prosegue fornendo una classificazione degli incontri con le EBE:

1. Incontri avviati da EBE. In questo caso il contatto viene sollecitato dalle EBE. Gli incontri devono ovviamente avvenire all’interno di installazioni militari o di altre località al riparo da occhi indiscreti. Il fatto che il governo contempli questa possibilità lascia presagire che tali incontri siano già avvenuti all’epoca della redazione del manuale che, già come ricordato, reca la data del 7 aprile 1954. Un possibile contatto di tal tipo potrebbe essere quello presumibilmente avvenuto presso la base di Muroc Field (odierna Base Edwards dell’USAF) il 20 febbraio 1954. In tale data ci sarebbe stato, secondo numerose fonti più o meno attendibili, il primo incontro tra una delegazione di alieni ed i rappresentanti del governo USA.

2. Incontri conseguenti alla caduta di un velivolo. Viene contemplata anche la possibilità di un contatto a seguito di UFO crash dovuto a “cause naturali” o “ad azione militare”. L’ultimo inciso lascia presagire che il qualche occasione l’Air force abbia aperto il fuoco contro un UFO, con risultati che possiamo soltanto immaginare (2).

Una sezione del manuale che riveste la massima importanza ai fini dell’indagine è quella relativa alla tabella di classificazione della tecnologia extraterrestre. In essa sono indicati i manufatti alieni (e le eventuali EBE recuperate) con relativo codice di identificazione, nonchè la struttura di destinazione. La tabella viene, per comodità, riportata di seguito.

1. Velivolo di manifattura e progettazione extraterrestre integro, operativo, o semi integro. UA-002-6 Area 51 S-4

2. Qualunque meccanismo congegno o macchinario integro elettronico o meccanico che appaia indenne e funzionale. ID-301-F Area 51 S-4

3. Meccanismo Qualunque congegno o macchinario danneggiato elettronico o meccanico che appaia danneggiato ma pressochè completo. DD-303N Area 51 S-4

4. Impianto Congegni e macchinari o frammenti propulsivo che possano essere uniti di propulsione, pannelli e congegni per il controllo del carburante ed associati. PD-40-8G Area 51 S-4

5. Frammenti composti di elementi identificati o materiali facilmente riconoscibili in quanto noti alla scienza e tecnologia attuali, p. es.: alluminio, magnesio, plastica, ecc. IF-101-K Area 51 S-4

6. Frammenti composti di elementi o non identificati o materiali ignoti alla scienza ed alla tecnologia attuali e che mostrino caratteristiche insolite o straordinarie. UF-103-M Area 51 S-4

7. Scorte Materiali non meccanici o non elettronici provviste per il sostentamento, quali vestiario, oggetti personali, sostanze organi- che ingeribili, ecc. SP-331 Laboratorio blu e WP-61

8. Entità o Organismi non umani viventi, apparentemente in buona o discreta salute. L'entità in vita dovrà essere contenuta in attesa dell'arrivo di personale OPNAC. EBE-010 OPNAC BBS-01

9. Entità non Organismi non umani deceduti o porzioni di organismi, resti organici, o altra materia sospetta. Laboratorio blu e WP-61

10. Media Materia stampa, registrazioni elettroniche, mappe, diagrammi, fotografie e film. MM-54A -- KB-88 Edificio 21

11. Armi Qualsiasi congegno o porzione di congegno che si pensa faccia parte di armamenti offensivi o difensivi. WW-010 Area 51 S-4

Come si può notare da una attenta lettura, la tecnologia extraterrestre veniva destinata all’Area 51, Nevada, le EBE decedute ed il materiale organico venivano inviate al “Laboratorio Blu” della base di Wright Patterson mentre, come già visto, le EBE vive erano nella disponibilità dell’ OPNAC Team, presso l’installazione di Barking Sands, Hawaii. Tutti i media (materiale fotografico, filmati, mappe etc.) erano invece destinati all’edificio 21 della base di Kirkland (KB) sita ad Albuquerque, New Messico.

Rarissima foto, inviata da Ryan Wood all’autore del presente articolo, dell’edificio 21(attualmente denominato edificio750) della base di Kirkland

L’art 16 del SOM prevede la possibilità che velivoli extraterrestri possano atterrare o schiantarsi in zone ad alta densità di popolazione, nelle quali la sicurezza, per ovvi motivi, non possa essere efficacemente mantenuta. In tale frangente ampie porzioni della popolazione e la stampa potrebbero costituire dei testimoni indesiderati. In tal ipotesi, il gruppo Majestic avrebbe predisposto un piano di contingenza (MJ-1949-04P/78). Tale piano sarebbe stato attuato, dispone il manuale, nel caso in cui “si dovesse rendere necessaria una pubblica divulgazione”. Esso viene citato anche nel briefing Eisenhower (di cui costituisce un allegato non disponibile) anche se la terza cifra non è identica a quella presente nel SOM (MJ-1949-P48/78).

Purtroppo non vengono specificati i termini del piano di contingenza (3), anche se possiamo senz’altro dedurre che esso era destinato a fornire una versione edulcorata del delicatissimo problema dell’esistenza di vita intelligente extraterrestre. Vi erano (e continuano ad esserci), infatti, alcuni sinistri aspetti del fenomeno che non si prestavano ad una pubblica divulgazione, tra i quali una probabile ostilità dei Visitatori. Esistono infatti prove del fatto che in più occasioni erano stati abbattuti caccia militari a seguito di azioni tese ad intercettare gli UFO. E poi vi era la spinosa questione dei rapimenti di terrestri da parte degli alieni, di cui sicuramente le autorità cominciavano a percepire l’esistenza e la portata. Anche se in un secondo momento, stando a numerose testimonianze, i rapimenti sarebbero stati addirittura effettuati con l’esplicito consenso e sotto la supervisione del governo USA.

Il capitolo 4 del manuale è dedicato alla “RICEZIONE E TRATTAMENTO” dei reperti extraterrestri ed è una puntuale raccolta di istruzioni (con tanto di tabella esplicativa) per l’imballaggio ed il trasporto degli stessi.

L’ultimo capitolo (Guida all’identificazione degli UFOBs) si interrompe bruscamente a pagina 21, ma il manuale, stando al sommario introduttivo ne contiene almeno 37. Segue quindi un’appendice con i testi di riferimento.

Sarebbe stato estremamente interessante leggere le pagine mancanti, perché vi sono contenuti : le possibili origini degli UFO e delle EBE, la lista dei componenti il Majestic12 (conosciamo bene i componenti originali grazie al briefing Eisenhower, ma potrebbero esserci stati altri nomi oltre quelli già noti), fotografie (presumibilmente dei dischi recuperati e delle EBE!).

Il documento esaminato, se autentico, è di capitale importanza per lo studioso in quanto fornisce numerose informazioni, anche particolareggiate, sul problema UFO/alieni negli Stati Uniti degli anni ’50. Come era prevedibile la comunità ufologia si è immediatamente spaccata sulla questione. Fra i più accesi sostenitori dell’autenticità del manuale vi sono il fisico nucleare Stanton Friedman, massimo esperto dell’incidente di Roswell, Timothy Cooper, Ryan e Robert Wood.

I detrattori annoverano tra le loro fila il capitano Kevin Randle (sul quale esprimo le mie riserve, vista la sua passata appartenenza all’Air Force), autore di diversi studi approfonditi su Roswell e il non compianto debunker Philip Klass, che alcuni ritenevano un agente al soldo della C.I.A.

Le principali obiezioni avanzate dagli scettici si possono così riassumere:

1. La non uniformità del SOM1-01 con i documenti classificati emanati dalle agenzie di intelligence tramite ordini presidenziali esecutivi.

2. L'estrema precisione e la dovizia di particolari possono essere interpretate come un tentativo di dare un alone di autenticità ai documenti e non costituiscono assolutamente una prova a favore.

3. Il contenuto del manuale è inappropriato al suo scopo. Un manuale che dovesse servire per illustrare le procedure di recupero di eventuali ufo precipitati non avrebbe alcun bisogno di illustrare la situazione storica degli UFO, né tanto meno gli schemi tecnici dei vari tipi di UFO o addirittura una lista di fenomeni che potessero essere scambiati come un avvistamento UFO.

4. Il manuale tace completamente riguardo le qualifiche del personale e le specifiche dell'equipaggiamento. Tutte cose tipiche di un manuale militare.

In realtà l’equipe di Wood è riuscita a smontare tali obiezioni, dimostrando invece che tutti i termini usati nel documento sono coerenti con la manualistica militare dell’epoca. Inoltre la lista delle referenze (4), riportata alla fine del manuale, è stata puntigliosamente verificata con risultati positivi.

SOM1.01 per esteso

Riservato SOM 1.01

TO 12 DI.3.11.1

MANUALE OPERATIVO SPECIALE

DEL GUPPO MAJESTIC 12

ENTITA’ E TECNOLOGIE EXTRATERRESTI,

RECUPERO E COLLOCAZIONE

Top secret/Majic Solo in visione

ATTENZIONE! Questo è un documento Top -Secret Majic solo in visione contenente informazioni divise in sezioni e di essenziale importanza per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L’accesso solo in visione al materiale in esso contenuto è strettamente limitato al personale in possesso del livello di segretezza Majic-12. L’esame o l’uso di questo da parte del personale non autorizzato è rigorosamente proibito ed è punibile secondo le leggi federali. Gruppo Majestic-12 Aprile 1954

Sommario Top Secret/Majic Solo in visione

SOM 1.01

MANUALE OPERATIVO SPECIALE DEL GRUPPO MAJESTIC 12 n.1.01

Washington 25 D.C. aprile 1954

ENTITA’ E TECNOLOGIE EXTRATERRESTRI,

RECUPERO E COLLOCAZIONE

paragrafi pagina

Capitolo 1———————— Operazione Majestic 12

Sezione 1 ————————Ambito e finalità del progetto 1-15

Capitolo 2 ————–I———introduzione

Sezione 1 ————————Nozioni generali 6-7 4

Sezione 2 ————————Definizione e dati 9-11 4

Capitolo 3 ————————Operazioni di recupero

Sezione 1 ————————Sicurezza 12-13 8

Sezione 2 ————————Recupero tecnologico 14-19 9

Capitolo 4 ————————Ricezione e trattamento

Sezione1 ————————-Trattamento del materiale ricevuto 20 15

Capitolo 5 ————————Entità Biologiche Extraterrestri

Sezione 1 ————————Organismi viventi 21-24 17

Sezione 2 ————————Organismi non viventi 25-25 18

Capitolo 6 ————————Guida all’identificazione degli UFO

Sezione 1 ————————Guida agli Oggetti Volanti Non Identificati 27-29 21

Sezione 2 ————————Criteri identificativi 30-35 22

Sezione 3 ————————Possibili origini 35-37 26

Appendice 1———————-Referenze – 28

Appendice 1 ———————a Forme – 29

Appendice 2 ———————Personale del gruppo Majestic 12 – 30

Appendice 3———————- Fotografie – 31

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Capitolo 2 CAPITOLO 2

INTRODUZIONE

SEZIONE 1 NOZIONI GENERALI

6. Ambito

a. Il presente manuale operativo è pubblicato a titolo di informazione e guida per tutti gli interessati. Contiene informazioni riferite alla determinazione, documentazione, raccolta e disposizione di frammenti, attrezzature, mezzi e occupanti di tali apparecchi in quanto oggetti delle definizioni “Tecnologia Extraterrestre” e “Entità Biologiche Extraterrestri” (EBE) do cui alla sezione 2 di questo capitolo.

b. L’Appendice 1 contiene l’elenco delle attuali referenze, comprensivo di manuali tecnici e altre pubblicazioni disponibili pertinenti a tali operazioni.

c. L’Appendice 2 contiene una lista nominativa delle persone che compongono il Gruppo Majestic-12.

7. Modulistica e archiviazione

La modulistica utilizzata per riferire su tali operazioni è indicata nell’Appendice 1 .

SEZIONE 2 . DEFINIZIONI E DATI

8. Nozioni Generali

La tecnologia extraterrestre è definita come segue:

a. Velivoli identificati come non costruiti dagli USA o in qualche altra potenza straniera, compresi mezzi sperimentali militari e civili. Velivoli di questo tipo sono generalmente noti come Oggetti Volanti Non Identificati (UFOBs; acronimo di Unidentified Flying Objects, N.d.R). Tali velivoli possono apparire di varie forme e configurazioni e esibire caratteristiche di volo straordinarie. b. Oggetti e mezzi dalle funzioni e origini ignote, costruiti con o costituiti da materiali non riferibili a tecnologie e conoscenze attuali.

c. Rottami di qualunque velivolo che si ritenga di costruzione e origine extraterrestre. Tali rottami potrebbero essere il risultato di incidenti ovvero di azioni militari.

d. Materiali che mostrino caratteristiche straordinarie o insolite connesse con la tecnologie le conoscenze scientifiche attuali. Le entità biologiche extraterrestri sono descritte come:

e. Creature, umanoidi o meno, i cui processi evolutivi di sviluppo risultino comunque diversi da quelli posseduti dall’homo sapiens o in esso osservabili.

9. Descrizione dei velivoli

I mezzi extraterrestri (UFOBs) di cui si ha documentazione sono classificati, in base alla loro forma generale, in una delle seguenti 4 categorie:

a. forma ellittica o discoidale.

questo tipo di apparecchio è di costruzione metallica e di colore alluminio opaco. Hanno l’apparenza di 2 teglie da forno, di un paio di piatti poco profondi tenuti insieme e possono avere una cupola, che si eleva sulla struttura superiormente o inferiormente. giunzioni‚ snodi sono visibili sulla superficie, dando l’impressione di una costruzione tutta di un pezzo. I dischi hanno un diametro

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pagina 5:

stimato fra i 50 e i 300 piedi (da 15 a 90 metri), e l’altezza dello scafo corrisponde approssimativamente ad un 15% del diametro, non considerando la cupola, che si eleva per il 30% del diametro del disco e si estende fino a 4-6 piedi (da i20 a 180 cm) al di sopra del corpo centrale del disco stesso. La cupola può comprendere o meno finestrini e oblò, e oblò si trovano intorno alla circonferenza inferiore dello scafo discoidale in alcuni casi. La maggior parte degli oggetti di forma discoidale sono muniti di luci esterne sia superiormente che inferiormente, e anche lungo la circonferenza esterna. Esse non sono visibili quando

l’oggetto è inattivo al suolo o comunque non funzionante. In genere non vi sono proiettori o antenne visibili. Il carrello di atterraggio è composto da 3 gambe estensibili, terminanti con piastre circolari di appoggio. Quando pienamente esteso, il carrello sostiene il corpo centrale ad un’altezza variabile da 70 cm a 100 cm circa dal punto più basso dello scafo. Un portello rettangolare si trova lungo la

circonferenza o sulla superficie inferiore del disco.

b. Tipo “fusoliera cilindrica” o sigariforme. Rapporti documentati di questo tipo di apparecchio sono estremamente rari. I rapporti radar dell’Aeronautica Militare indica che essi avrebbero una lunghezza di circa 700 metri e un’altezza di almeno 30, e a quanto pare non operano nella bassa atmosfera. Si hanno pochi dati sulla prestazione di questi velivoli, ma i rapporti radar hanno indicato velocità superiori a 11.000 Km/h. Non sembrano effettuare manovre folgoranti ed erratiche come fanno invece i velivoli di minori dimensioni.

c. Forma ovoidale o circolare. Questo tipo di apparecchio è descritto della forma di un cono gelato, arrotondato all’estremità arrotondato nell’estremità superiore e più ampia e affusolato e quasi appuntito nell’altra. anno una

lunghezza di 10-12 metri e il diametro dell’estremità inferiore è pari a circa il 20% della lunghezza. Una luce estremamente brillante è posta sull’estremità inferiore, e gli apparecchi si spostano con quest’ultima rivolta verso il basso. Gli oggetti appaiono di forme diverse (da rotonda a cilindrica) in funzione dell’angolo di osservazione. Spesso gli avvistamenti di questo tipo di velivolo sono riferiti ad oggetti ellittici visti con un’angolazione inclinata o secondo la prospettiva del loro bordo circolare esterno.

d. Forma di tipo a “Foglio” (aereo di carta) o triangolare. Questo è ritenuto parte di una nuova tecnologia in conseguenza alla rarità e al carattere recente delle relative osservazioni. Il radar ha indicato un profilo a triangolo isoscele, con i lati maggiori di una lunghezza dell’ordine dei 100 metri circa. Si ha poco sulle prestazioni di questi velivoli, a causa della rarità degli avvistamenti validi, ma si crede che siano capaci di raggiungere alte velocità e di effettuare manovre improvvise simili nelle prestazioni a quelle eseguite dagli oggetti di tipo “A” “E” “C”.

10. Descrizione delle Entità Biologiche Extraterrestri (EBE).

L’esame dei resti recuperati fra i rottami di UFOBs indica che le Entità Biologiche Extraterrestri possono essere classificate secondo le 2 distinte categorie seguenti:

a. EBE tipo 1. Queste entità sono umanoidi e potrebbero essere scambiate per esseri umani di razza orientale ad una certa distanza. Sono bipedi, da più di 1 metro e 50 a più di 1 metro e 60 cm di altezza, e pesano più o meno una cinquantina di chili.

Proporzionalmente sono simili agli esseri umani, nonostante il cranio sia più largo e arrotondato. La pelle è di colorito pallido, giallastra, spessa e raggrinzita leggermente. Gli occhi sono piccoli, distanziati uno dall’altro, e a mandorla, con iridi di colore marrone o nero e grandi pupille. Il bianco degli occhi non è come quello degli esseri umani, in quanto ha una sfumatura più scura, sul grigio pallido. Le orecchie sono piccole e non in una posizione bassa rispetto al cranio. Il naso è sottile e allungato, la bocca più ampia rispetto agli esseri umani, e quasi priva di labbra. non vi è alcuna apparente peluria facciale o pochissima peluria sul resto del corpo, limitandosi leggerissima alle ascelle e alla zona inguinale. Il corpo è sottile e apparentemente privo di grasso, ma i muscoli sono ben sviluppati. Le mani sono piccole, con 4 dita allungate ma prive di pollice opponibile. Il dito esterno ha una articolazione tale da renderlo quasi opponibile, e non vi è alcuna membrana interdigitale come negli esseri umani. Le gambe sono leggermente ma evidentemente arcuate, e i piedi sono piuttosto divaricati e proporzionalmente grandi.

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b. EBE tipo 2. Queste entità sono umanoidi ma differiscono dal tipo 1° per molti aspetti. Sono bipedi, di altezza compresa fra un metro e un metro e venti, e pesano fra i 15 e i 30 chilogrammi. In proporzione la testa è molto più lunga che negli esseri umani o degli EBE di tipo 1°, essendo il loro cranio più voluminoso e allungato. Gli occhi sono molto grandi, inclinati, e posti lateralmente sul cranio. sono neri e non mostrano cornee. Non vi sono archi sopraccigliari evidenti, e il cranio presenta una leggera sommità che degrada verso il basso. Il naso consiste in due piccoli buchi posti al di sopra dell’orifizio che costituisce la bocca. Non hanno orecchie esterne. La pelle è di colore pallido grigio-bluastro, talvolta più scura nella parte posteriore del corpo, ed è liscia e delicata. Non presentano peluria, sul volto n‚ sul corpo e queste creature non sembrano mammiferi. Le braccia sono lunghe in proporzione alle gambe, e le mani hanno 3 dita lunghe e affusolate con un pollice che ha quasi la stessa lunghezza di queste. Il secondo dito è più spesso delle altre dita ma non quanto l’indice. I piedi sono piccoli e stretti, e quattro dita sono collegate da una membrana. Non è noto da dove provenga l’uno e l’altro tipo di EBE, ma sembra certo che queste creature non si siano evolute sulla terra. E’ semmai piuttosto evidente, quantunque non accertato, che esse siano originarie di due pianeti diversi.

11. Descrizione della tecnologia extraterrestre.

Le seguenti informazioni derivano da rapporti preliminari di analisi realizzati sulla base di rottami recuperati in diversi luoghi di caduta di velivoli extraterrestri fra il 1947 e il 1953, estratti dai quali sono citati testualmente per fornire indicazioni sul tipo di caratteristiche dei materiali che ci si potrebbe trovare di fronte in future operazioni di recupero.

a. L’analisi iniziale dei frammenti dal luogo di caduta sembrano indicare che essi fanno parte di un mezzo extraterrestre esploso dall’interno e venuto in contatto con il suolo con gran forza, distruggendosi completamente. Il volume del materiale raccolto indica che l’oggetto era delle dimensioni medie di un aereo, sebbene il suo peso fosse estremamente leggero considerate queste ultime.

b. L’analisi metallurgica della massa centrale dei rottami recuperati indica che i campioni non sono composti da materiali attualmente noti alla scienza sulla terra.

c. I materiali sottoposti a test evidenziano grande forza e resistenza al calore in proporzione al peso e alle dimensioni, essendo molto più forti di qualunque materiale usato attualmente nella costruzione di velivoli militari o civili.

d. La maggior parte del materiale, dall’apparenza di fogli di alluminio o di lastre alluminio-magnesio, non presenta alcuna caratteristica dei suddetti metalli, ed è il più simile invece a qualche tipo sconosciuto di materiale plastico.

e. Strutture solide e travature strutturali di sostegno, presentanti all’apparenza una netta somiglianza con il legno compatto senza fibre, mostrano una estrema leggerezza per quanto riguarda il loro peso e sono caratterizzati da una forza di tensione e compressione non ottenibile con alcun mezzo noto all’industria moderna.

f. Nessuno dei materiali sottoposto a test ha mostrato caratteristiche misurabili di magnetismo, ovvero radiazioni residue.

g. Diversi campioni risultano caratterizzati da incisioni, marchi e simboli, non prontamente identificabili. I tentativi di decifrarli sono stati largamente senza alcun successo. h. L’esame dei diversi apparenti mezzi e congegni meccanici ha rivelato poco e nulla circa le loro funzioni o i loro metodi di fabbricazione. Capitolo 3 CAPITOLO 3

OPERAZIONE DI RECUPERO

SEZIONE 1. SICUREZZA

12. Silenzio Stampa

Occorre fare molta attenzione affinché‚ sia preservata la sicurezza di qualsiasi luogo in cui sia possibile recuperare Tecnologia Extraterrestre per la ricerca scientifica. Vanno prese misure drastiche per proteggere e preservare qualsiasi materiale o velivolo dalla scoperta, esame o rimozione da parte di organismi civili o di comuni cittadini. Si raccomanda pertanto che venga instaurato appena

possibile il totale silenzio stampa. Nel caso in cui queste misure dovessero rivalersi insufficienti, si suggeriscono le seguenti storie di copertura da dare alla stampa. L’ufficiale responsabile dovrà agire rapidamente per scegliere la storia di copertura che meglio si adatti alla situazione. Sarà necessario ricordare, nel selezionare una storia di copertura, che la politica ufficiale riguardo gli UFOB è che essi non esistono.

a. Smentita ufficiale. La risposta più auspicabile sarebbe che non si è verificato niente di insolito. Affermando che il Governo non è a conoscenza dell’evento si potrebbe prevenire ulteriori indagini da parte della stampa.

b. Screditare i testimoni. Nella misura del possibile, i testimoni saranno tenuti in stato di segregazione finchè non si saranno determinati il loro grado di conoscenza e coinvolgimento. I testimoni verranno scoraggiati dal riferire ciò che hanno visto e al fine di ridurli a collaborare si potrebbero rendere necessarie delle intimidazioni. Qualora i testimoni avessero gi contattato la stampa, sarà necessario screditare le loro versioni. Il modo migliore per farlo sarà asserire che hanno male interpretato gli eventi naturali, oppure che sono vittime di isteria o di allucinazioni, o ancora che si tratta di persone dedite a ordire beffe.

c. Affermazioni false. Potrebbe rendersi necessario dichiarare il falso per preservare la sicurezza del sito. Meteoriti, satelliti artificiali, palloni meteorologici, e velivoli militari sono tutte alternative accettabili, sebbene, nel caso in cui si affermi che è precipitato un velivolo militare, occorrer fare molta attenzione al fine di non suggerire l’idea che si tratti di un velivolo sperimentale o segreto, in quanto ciò potrebbe suscitare la curiosità della stampa americana ed estera. Dichiarazioni concernenti la contaminazione dell’area a causa della fuoriuscita di sostanze tossiche da autocarri o cisterne ferroviarie possono altresì servire a tenere personale non autorizzato o indesiderato L’ontano dall’area.

13. Chiusura dell’Area

L’area dovrà essere chiusa il più rapidamente possibile per evitare che il personale non autorizzato s’infiltri nel luogo. L’ufficiale incaricato a erigere un perimetro e stabilire un posto di comando all’interno del perimetro. Il personale

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avente l’accesso al sito sarà ridotto al minimo strettamente necessario alla preparazione del velivolo o dei rottami per il trasporto, e sarà composto da squadre di Sicurezza. Ci si potrà servire delle autorità locali per il controllo del traffico o della folla. in nessuna circostanza si consentir al personale o funzionari delle forze dell’ordine locali di accedere all’interno del perimetro e si dovranno prendere tutte le precauzioni necessarie al fine di assicurarsi che essi non interferiscano con l’operazione.

a. Perimetro. E’ auspicabile che si utilizzi personale militare sufficiente per erigere intorno al sito un perimetro abbastanza ampio per evitare che sia il personale non autorizzato sia il personale addetto al perimetro vedano il sito. Una volta che il luogo sarà stato circoscritto, si istituiranno pattuglie regolari lungo il perimetro, per garantirne la totale sicurezza, e si far uso di sorveglianza elettronica per aumentare la ricognizione. Il personale di perimetro sarà equipaggiato con sistemi di comunicazione manuale o con armi automatiche e munizioni. Il personale che lavora al sito sarà dotato di armi da fianco. Il personale non autorizzato non avrà accesso all’aria chiusa.

b. Posto di Comando. Idealmente il Posto di Comando dovrebbe trovarsi il più vicino possibile al sito, in modo da poter coordinare con efficienza le operazioni. Non appena il Posto di Comando sarà operativo, bisognerà stabilire il contatto con il Gruppo Majestic-12 attraverso comunicazioni sicure.

c. Sgombero dell’Area. Il sito e l’area circostante saranno sgombrati da personale non autorizzato. I testimoni saranno interrogati e trattenuti per essere sottoposti alla successiva valutazione del MJ-12. In nessun caso i testimoni verranno rilasciati prima che le loro versioni siano state valutate dal Gruppo MJ-12 e prima di essere stati interrogati a fondo.

d. Valutazione della Situazione. Una valutazione preliminare della situazione dovrà essere completata e si dovrà redigere un rapporto preliminare. Il Gruppo MJ-12 verrà dunque ragguagliato sulla situazione il prima possibile. Il Gruppo MJ-12 dovrà poi decidere se se inviare o meno una SQUADRA ROSSA o una squadra OPNAC MJ-12 nell’area.

SEZIONE 2. RECUPERO TECNOLOGICO

14. Rimozione e Trasporto

Appena stabilita la comunicazione, si dar inizio alla rimozione e trasporto di tutto il materiale, su ordine del Gruppo Mj-12.

a. Documentazione. Se la situazione lo consente, bisognerebbe aver cura di realizzare una documentazione fotografica dell’area, prima di spostare qualsiasi cosa. Si controllerà che nell’area non vi sia presenza di radiazioni o sostanze tossiche. Qualora l’area non potesse essere mantenuta chiusa per lungo periodo, tutti i materiali dovranno essere imballati e trasportati nel più breve tempo possibile alla più vicina struttura militare sicura. Laddove possibile, ciò sarà effettuato con trasporti coperti su strade poco frequentate.

b. Velivoli Completi o Funzionanti. Bisognerà avvicinarsi ai velivoli con estrema cautela, nel caso in cui appaiono funzionanti, in quanto l’esposizione a radiazioni e scariche elettriche potrebbe provocare gravi lesioni. Se il velivolo è funzionante ma appare abbandonato, vi si potrà avvicinare solo personale della SQUADRA ROSSA MJ-12 appositamente addestrato, che indossa tute di protezione. Qualunque velivolo che appaia funzionante dovrà inoltre essere lasciato a disposizione della SQUADRA ROSSA MJ-12. Velivoli completi o parte di velivoli che fossero troppo grandi per essere trasportati su mezzi coperti, verranno smontati, se questo si può fare facilmente e rapidamente. Qualora dovessero essere trasportati interi, o su rimorchi aperti, essi verranno coperti in modo tale da camuffarne la forma.

c. Entità Biologiche Extraterrestri (EBE). Le EBE dovranno essere trasferite il più rapidamente possibile ad una struttura di massima sicurezza. Sarà necessario prevenire con cura un’eventuale contaminazione da parte di agenti biologici alieni. Le EBE decedute dovranno al più presto essere conservate nel ghiaccio, al fine di preservarne i tessuti. Qualora si entrasse in contatto con EBE vive, esse dovranno essere prese in custodia e trasferite in ambulanza in una struttura di massima sicurezza. Sarà necessario fare ogni sforzo per garantire la sopravvivenza delle EBE. Il coinvolgimento del personale con EBE vive o morte dovrà essere ridotto al minimo. (Vedi Capitolo 5 per istruzioni pi£ dettagliate sui rapporti con le EBE.)

15. Ripulire L’Area.

Una volta che tutti i materiali saranno stati rimossi dall’area centrale, l’aera circostante dovrà essere ispezionata a fondo per assicurare che sia stata rimossa ogni traccia di Tecnologia Extraterrestre. Nel caso di uno schianto, l’area circostante verrà ripetutamente esaminata a fondo per accettarsi che non sia stato tralasciato nulla. L/area d’ispezione in questione potrà variare a seconda delle condizioni locali, a discrezione dell’ufficiale responsabile quando sarà convinzione dell’ufficiale responsabile che sul luogo non persistano ulteriori prove dell’evento, esso potrà essere evacuato.

16. Circostanze Particolari o Insolite.

Esiste la possibilità che velivoli extraterrestri possano atterrare o schiantarsi in zone ad alta densità di popolazione, nelle quali la sicurezza non possa essere efficacemente mantenuta. Ampie porzioni della popolazione e la stampa potrebbero avvistare questi velivoli. Occorrerebbe tener conto il Piano di Contingenza MJ-1949-04P/78 (TOP SECRET * SOLO IN VISIONE) nel caso in cui si dovesse rendere necessaria una pubblica divulgazione.

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TABELLA DI CLASSIFICAZIONE DELLA TECNOLOGIA EXTRATERRESTRE N° OGGETTO DESCRIZIONE E CONDIZIONI CODICE MJ-12 STRUTTURA RICEVENTE

1. Velivolo Velivolo di manifattura e progettazione extraterrestre integro, operativo, o semi integro. UA-002-6 Area 51 S-4

2. Qualunque meccanismo congegno o macchinario integro elettronico o meccanico che appaia indenne e funzionale. ID-301-F Area 51 S-4

3. Meccanismo Qualunque congegno o macchinario danneggiato elettronico o meccanico che appaia danneggiato ma pressochè completo. DD-303N Area 51 S-4

4. Impianto Congegni e macchinari o frammenti propulsivo che possano essere uniti di propulsione,pannelli e congegni per il controllo del carburante ed associati. PD-40-8G Area 51 S-4

5. Frammenti Frammenti composti di elementi identificati o materiali facilmente riconoscibili in quanto noti alla scienza e tecnologia attuali, p. es.: alluminio, magnesio, plastica, ecc. IF-101-K Area 51 S-4

6. Frammenti Frammenti composti di elementi o non identificati o materiali ignoti alla scienza ed alla tecnologia attuali e che mostrino caratteristiche insolite o straordinarie. UF-103-M Area 51 S-4

7. Scorte Materiali non meccanici o non elettronici provviste per il sostentamento, quali vestiario, oggetti personali, sostanze organi- che ingeribili, ecc. SP-331 Laboratorio blu e WP-61

8. Entità o Organismi non umani viventi, apparentemente in buona o discreta salute. L’entità in vita dovrà essere contenuta in attesa dell’arrivo di personale OPNAC. EBE-010 OPNAC BBS-01

9. Entità non Organismi non umani deceduti o porzioni di organismi, resti organici, o altra materia sos- petta. Laboratorio blu e WP-61

10. Media Materia stampa, registrazioni elettroniche, mappe, diagrammi, fotografie e film. MM-54A — KB-88 Edificio 21

11. Armi Qualsiasi congegno o porzione di congegno che si pensa faccia parte di armamenti offensivi o difensivi. WW-010 Area 51 S-4

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17. Tecnologia Extraterrestre

[ora nel testo originale. troviamo una scheda tecnica {MJ Form 1-007} di classificazione e inscatolamento del materiale]

18. Dati sull’Imballaggio e Confezionamento.

a. Spedizione Nazionale. I materiali individuali vengono contrassegnati e avvolti in involucri a priva di acqua e vapore sigillati a caldo. Dopo di ciò vengono posti all’interno di una scatola di cartone ondulato. I vuoti all’interno della scatola vengono completamente riempiti di ovatta di cellulosa neutra per evitare che i materiali si muovano. La chiusura della scatola viene sigillata con nastro

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adesivo gommato di tipo Kraft. Il Modulo MJ 1-007 viene posto in una busta di carta sigillata e marcata “MAJIC-12 SOLO ACCESSO” che viene saldamente legata alla sommità della scatola con del nastro adesivo. La scatola viene poi imbottita ad ogni angolo con inserti di cartone, alla sommità e alla base, e viene posta all’interno di un’ampia scatola di cartone ondulato. Tutta la chiusura esterna della scatola viene sigillata con adesivo gommato tipo Kraft. All’interno della scatola viene fissata un’etichetta contenente le seguenti informazioni: destinazione, numero del codice di spedizione, e l’ammonimento, MAJIC-12 SOLO ACCESSO.

b. Spedizioni Oltreoceano. I materiali vengono imballati come descritto sopra, con L’eccezione che dentro la scatola interna di cartone ondulato vengono inclusi un indicatore di umidità ed un essiccante. Successivamente, la scatola viene avvolta in un involucro a prova di acqua e vapore e sigillata a caldo. I materiali imballati vengono poi sistemati all’interno di una seconda scatola di cartone impermeabile sigillata con nastro impermeabile. Questo secondo cartone viene marcato “MAJIC-12 SOLO ACCESSO” su tutti i lati e viene posto all’interno di un container per spedizioni in legno viene chiuso. Il contenitore viene ulteriormente rinforzato inchiodando due capsule di metallo da 3/4 di pollice a circa 8 pollici da ciascuna estremità . Le informazioni di spedizione vengono poi ciclostilate sulla superficie del container di legno.

Nota.

La procedura di confezionamento ed imballaggio descritta sopra vale soltanto per i materiali non organici. I dati inerenti al trattamento, confezionamento, imballaggio e spedizione di materia organica e di entità non viventi sono forniti nel capitolo 5, Sezione 2 di questo manuale.

Capitolo 1

CAPITOLO 1

OPERAZIONE MAJESTIC 12

SEZIONE 1 AMBITO E FINALITA’ DEL PROGETTO

1. Ambito

Il presente manuale è stato preparato in particolare per le unità previste dal Majestic 12. Le sue finalità consistono nel presentare tutti gli aspetti del Majestic 12 in modo che il personale autorizzato acquisisca una migliore comprensione delle finalità stesse del Gruppo, sia messo in condizione di trattare con maggiore competenza gli Oggetti Volanti Non Identificati, la Tecnologia e le Entità Extraterrestri, sviluppando in tal modo la propria efficienza di fronte a operazioni future.

2. Nozioni Generali

Il MJ-12 guarda in termini di estrema serietà gli Oggetti Volanti Non Identificati, alla Tecnologia Extraterrestre e alle Entità Biologiche Extraterrestri e considera l’intera materia una questione di massima sicurezza per la Nazione. Per questa ragione a tutto quello che riguarda tali argomenti è stata assegnata la massima classificazione di sicurezza. Tre punti principali saranno affrontati in questa sezione.

a. Gli aspetti generali del MJ-12, onde chiarire qualsiasi concetto erroneo insorto in chicchessia.

b. L’importanza delle operazioni.

c. La necessità di una segretezza assoluta in ogni fase delle operazioni.

3. Classificazione di sicurezza

Tutte le informazioni riferite al MJ-12 sono state classificate come MAJIC SOLO IN VISIONE e sono caratterizzate da un livello di sicurezza superiore di due punti al “Top Secret”. Le ragioni di ci• hanno a che fare con le conseguenze che potrebbero scaturire non solo all’impatto sul pubblico qualora l’esistenza di tali fatti divenisse nota a tutti, ma anche dal pericolo che una tecnologia tanto avanzata quale quella che l’Aeronautica Militare ha recuperato possa cedere nelle mano di potenze straniere ostili. Nessuna informazione a riguardo è stata lasciata alla stampa e la posizione ufficiale del Governo è che nessun gruppo speciale quale il MJ-12 esiste in realtà.

4. Storia del Gruppo

L’operazione Majestic-12 fu avviata per ordine speciale e classificato dal presidente degli USA il 24 Settembre del 1947 su suggerimento del Ministro della Difesa James V. Forrestal e del dr. Vannevar Bush, presidente della commissione di collegamento Ricerca e sviluppo. le operazioni sono condotte da un Gruppo di Intelligence Top Secret di Ricerca e Sviluppo che risponde solamente e direttamente al presidente degli USA. Le finalità del Gruppo MJ-12 sono le seguenti:

a. Il recupero per studi scientifici di ogni materiale e ordigno di manifattura straniera o extraterrestre che risulti disponibile. Tali materiali e ordigni saranno recuperati dal Gruppo con ogni mezzo ritenuto necessario.

b. Il recupero per studi scientifici di ogni entità e resti di entità di origine non terrestre che possano risultare disponibili per azioni indipendenti di tali entità o per incidente ovvero a causa di attività militari.

c. La costituzione e l’organizzazione di Team Speciali per attuare le operazioni di cui sopra.

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d. La costituzione e l’organizzazione di installazioni speciali di sicurezza situate in località segrete comprese nei confini continentali degli Stati Uniti per ricevere, sviluppare, analizzare e studiare scientificamente ogni materiale o entità classificati di origine extraterrestre dal Gruppo dei Team Speciali.

e. La costituzione e organizzazione di operazioni sotto copertura da condursi di concerto con la CIA per effettuare il recupero per gli Stati Uniti di tecnologia ed entità extraterrestri manifestatesi nel territorio di potenze straniere ovvero venute in possesso di queste.

f. La costituzione e il mantenimento della segretezza al massimo grado e più assoluta circa le operazioni di cui sopra.

5. Situazione attuale

Per quanto concerne la situazione attuale, si considera che vi siano scarse indicazioni che questi oggetti e i loro costruttori costituiscano una diretta minaccia alla sicurezza degli USA, nonostante l’incertezza degli scopi della loro venuta qui. Certamente la tecnologia in possesso da tali esseri supera tutto quello che è oggi noto alla scienza moderna, sebbene la loro presenza quì appaia benigna, ed essi sembrino evitare contatti con la nostra specie, almeno per il momento. Diverse di queste entità sono state recuperate cadaveri unitamente ad una notevole quantità di rottami e attrezzature varie a bordo di velivoli precipitati, tutti attualmente in corso di studio in diverse località.

Non ci sono stati tentativi da parte di entità extraterrestri, di contattare nostre autorità o di recuperare i loro compagni morti, nonostante uno di tali incidenti sia stato effetto di una diretta azione militare. Al momento la minaccia maggiore scaturisce dall’acquisizione e dallo studio di una tecnologia tanto avanzata da parte di potenze straniere nemiche degli USA. Per questa ragione al recupero e allo studio di materiali di questo tipo da parte degli Stati Uniti è stata assegnata la massima priorità.

Capitolo 4

CAPITOLO 4

RICEZIONE E TRATTAMENTO

SEZIONE 1. TRATTAMENTO DEL MATERIALE RICEVUTO

20. Disimballaggio, Apertura e Controllo.

Nota. La procedura di disimballaggio, apertura e controllo per i container marcati “MAJIC-12 SOLO ACCESSO” sarà espletata dal personale avente autorizzazione MJ-12. I Contenitori cos¡ contrassegnati verranno immagazzinati in un’area di massima sicurezza fino a quando sarà disponibile il personale autorizzato per queste procedure.

a. Si raccomanda la massima attenzione nel disimballare ed aprire i pacchi contenenti il materiale. Evitare di introdurre a forza degli arnesi all’interno del contenitore da spedizione. Non danneggiare i materiali d’imballaggio più di quanto sia assolutamente necessario per la rimozione dei campioni: tali materiali potrebbero essere necessari per futuri imballaggi. Conservare il materiale d’imballaggio interno dentro al container per spedizioni. Nel disimballare e spacchettare i campioni, seguire la procedura da (1) a (11) riportata in seguito:

(1) Disimballare i campioni in un’area di massima sicurezza per impedire l’accesso di personale non autorizzato.

(2) Tagliare i fili metallici con un adeguato arnese da taglio, o torcerli con delle pinze finchè si cristallizzano e si rompono.

(3) Rimuovere le viti del coperchio del container da spedizione con un cacciavite.

(4) Tagliare il nastro ed i sigilli del rivestimento della cassa in modo tale che la carta impermeabile sia danneggiata il meno possibile.

(5) Tirare fuori i campioni imballati dalla cassa di legno.

(6) Tagliare il nastro che sigilla i lembi superiori dei cartoni esterni; si faccia attenzione affinché i cartoni non vengano danneggiati.

(7) Tagliare la barriera lungo la giunzione superiore sigillata a caldo e rimuovere con cautela il cartone interno.

(8) Rimuovere la busta di carta sigillata dalla sommità della scatola di cartone interna.

(9) Aprire il cartone interno e rimuovere gli inserti di cartone in fibra essiccante. L’indicatore di umidità.

(10) Estrarre l’imballaggio sigillato a caldo contenente i campioni, sistemarli in modo ordinato per l’ispezione.

(11) Porre tutto il materiale da imballaggio all’interno del contenitore da spedizione per l’utilizzo in futuri confezionamenti.

[quì troviamo la figura 3, un diagramma che mostra come imballare campioni extraterrestri non organici.]

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[segue un dettaglio con le istruzioni dell'imballaggio e del trasporto di reperti inorganici]

b. Controllare a fondo tutti i materiali a fronte dei documenti di spedizione.

Ispezionare attentamente tutti i materiali per eventuali danni intervenuti durante la spedizione o il trattamento. Smistare i materiali in base al numero di classificazione, in preparazione del trasferimento al Laboratorio o dipartimento designato. Il personale di Laboratorio o dipartimento è responsabile per il trasporto dei materiali delle aree designate. Questo sarà effettuato nel più breve tempo possibile per mezzo di trasporti coperti scortati da personale di sicurezza.

Capitolo 5

CAPITOLO 5

ENTITA’ BIOLOGICHE EXTRATERRESTRI

SEZIONE 1. ORGANISMI VIVENTI

21. Ambito

a. Questa sezione tratta di incontri con Entità Biologiche Extraterrestri (EBE). Tali incontri cadono sotto la giurisdizione di MJ-12 OPNAC BBS-01 e verranno trattati solo in questa unità speciale. Questa sessione spiega nel dettaglio le responsabilità delle persone o unità che creano questo contatto iniziale.

22. Nozioni Generali

Qualsiasi incontro con entità che si sa per certo essere di origine extraterrestre deve essere considerato come questione di sicurezza nazionale e pertanto classificato come “TOP SECRET”. In nessuna circostanza l’opinione pubblica o la stampa dovranno essere messi a conoscenza dell’esistenza di queste entità . La politica ufficiale del governo federale è che esso attualmente non è impegnato in studi su extraterrestri o sui loro manufatti. Qualunque deviazione di questa politica stabilita è assolutamente proibita.

23. Incontri

Gli incontri con le EBE possono essere classificati secondo una delle seguenti categorie:

a. Incontri avviati da EBE. Un possibile contatto potrebbe verificarsi come risultato di una disponibilità da parte delle entità stesse. In questi casi è previsto che gli incontri avvengano all’interno di installazioni militari o di altre località remote selezionate in comune accordo. Tale incontro avrebbe il vantaggio di essere limitato al personale avente adeguata autorizzazione, lontano dagli sguardi dell’opinione pubblica. Sebbene non sia ritenuto molto probabile, esiste anche la possibilità che le EBE possano atterrare in luoghi pubblici senza alcun preavviso. In questo caso la squadra OPNAC formulerà storie di copertura per la stampa e preparerà delle informative per il Presidente ed i Capi di Stato Maggiore.

b. Incontri conseguenti alla caduta di un velivolo. Contatti con sopravvissuti ad incidenti o ad abbattimento di velivoli dovuto a cause naturali o ad azione militare potrebbero aversi con scarso o nessun preavviso. In questi casi, è importante che il contatto iniziale sia limitato al personale militare affinché sia preservata la sicurezza dell’operazione. Eventuali testimoni civili presenti

nell’area saranno trattenuti ed interrogati dal Gruppo MJ-12. I contatti con EBE da parte di personale militare non avente autorizzazione MJ-12 o OPNAC dovranno essere rigorosamente limitati ad azioni volte ad assicurare la disponibilità di EBE per lo studio da parte della squadra OPNAC.

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24. Isolamento e Custodia

a. Le EBE saranno detenute con tutti i mezzi necessarie e trasferite ad un luogo sicuro appena possibile. Il personale che entra in contatto con le EBE prendere delle precauzioni allo scopo di ridurre al minimo il rischio di malattie conseguenti a contaminazione da parte di organismi sconosciuti. Qualora le entità indossassero tute spaziali o apparati respiratori di qualche tipo, si dovrà fare attenzione a non danneggiare questi dispositivi. Quantunque si faccia ogni sforzo possibile per garantire il benessere delle EBE, sarà altresì necessario evitare ogni loro contatto con personale non autorizzato sebbene non sia chiaro di quali provviste o cure possano avere bisogno le entità non umane, esse dovranno essere assicurate, se possibile. Sarà l’ufficiale responsabile dell’operazione a dover prendere queste decisioni, in quanto attualmente non esistono linee guida che coprano questo campo.

b. Le entità ferite o danneggiate saranno curate dal personale medico assegnato alla Squadra OPNAC. Qualora il personale medico di squadra non dovesse essere immediatamente disponibile, in Pronto Soccorso verrà prestato dal personale dei Corpi Medici al sito iniziale. Poichè si sa poco riguardo alle funzioni biologiche delle EBE, il soccorso si limiterà ad arrestare sanguinamenti, bendare ferite e immobilizzare con stecche gli arti fratturati. Non si dovranno effettuare medicazioni terrestri su sistemi biologici non umani. Non appena le ferite si considereranno stabilizzate, le EBE verranno trasportate ad un luogo sicuro su ambulanze chiuse o altri mezzi di trasporto appropriati.

c. Nel trattare con qualunque Entità Biologica Extraterrestre vivente, la sicurezza è di fondamentale importanza. Ogni altra considerazione è secondaria. Malgrado sia preferibile il mantenimento del benessere fisico di qualsiasi entità. La perdita di vita di Entità Biologiche Extraterrestri viene considerata accettabile se le condizioni o gli indugi per conservare quella vita dovessero compromettere in qualunque modo la sicurezza delle operazioni.

d. Una volta che la Squadra OPNAC avrà preso le EBE in custodia, la loro cura ed il loro trasporto verso le strutture designate diventeranno responsabilità del personale OPNAC. Si garantirà alla squadra la massima cooperazione nello svolgimento dei propri compiti. Il personale della squadra avrà in ogni momento la MASSIMA PRIORITA’, senza che si badi al loro grado o stato. Nessuno ha l’autorità di interferire con la Squadra OPNAC nello svolgimento dei propri compiti, su speciale direttiva del Presidente degli Stati Uniti d’America.

SEZIONE 2. ORGANISMI NON VIVENTI

25. Ambito

Sarebbe preferibile che il recupero dei cadaveri ed altri resti organici per la ricerca scientifica venisse effettuato da personale medico avente familiarità con questo tipo di procedura. Per ragioni di sicurezza, tuttavia, questa raccolta potrebbe dover essere realizzata da personale non medico. Questa sezione fornirà una guida per il recupero, la preservazione e la rimozione di cadaveri e resti sul campo.

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26. Recupero e Preservazione

a. Il grado di decomposizione di resti organici varierà in ragione del periodo di tempo in cui detti resti siano rimasti esposti all’aria aperta e può essere accelerato sia dalle condizioni meteorologiche che dall’azione dei predatori. Pertanto i campioni biologici verranno rimossi quanto prima dal luogo dell’incidente, in modo da preservare i resti nelle migliori condizioni possibili. Si realizzerà inoltre una documentazione fotografica prima della rimozione dei resti dal luogo dell’incidente.

b. Il personale coinvolto in questo tipo di operazione prendere tutte le precauzioni per ridurre al minimo il contatto fisico con i cadaveri o con i resti che si stanno recuperando. Si dovranno indossare guanti chirurgici o, nel caso in cui non fossero disponibili, guanti in lana o in pelle, a condizione che vengano raccolti per la decontaminazione immediatamente dopo l’utilizzo. Badili o altri attrezzi potranno essere utilizzati per maneggiare i resti, purché venga esercitata la massima cautela al fine di non danneggiarli. I resti verranno toccati con le mani nude solo qualora non si trovasse altro modo per spostarli. Tutto il personale e l’attrezzatura coinvolti in operazioni di recupero sarà sottoposto a processi di decontaminazione immediatamente dopo che le suddette operazioni saranno state espletate.

c. I resti verranno preservati da ulteriore decomposizione, se l’attrezzatura e le condizioni lo consentono. I cadaveri ed i resti verranno posti in sacchi o verranno perfettamente avvolti in materiali impermeabili. Se necessario, si potranno utilizzare a questo scopo tele cerate o vestiario da pioggia. I resti verranno refrigerati e avvolti nel ghiaccio, se disponibile. Tutti i resti verranno etichettati e contrassegnati e saranno registrate la data e l’ora. I resti così preservati, verranno posti su delle lettighe o all’interno di contenitori sigillati per essere immediatamente trasportati presso un’installazione sicura.

d. Eventuali piccoli pezzi staccati o materiale grattato da superfici solide verranno messi in barattoli o in altri piccoli contenitori con coperchio, se disponibili. Sui recipienti verrà chiaramente segnato il contenuto, nonché la DATA e l’ora. I contenitori verranno refrigerati o impacchettati con il ghiaccio appena possibile, e trasferiti in un’installazione sicura.

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[Ora nel testo originale si trova un diagramma mostrante la forma di vari tipi di velivoli extraterrestri.]

Capitolo 6 CAPITOLO 6 GUIDA All’ IDENTIFICAZIONE DEGLI UFOBs

SEZIONE 1. GUIDA AGLI UFOB

27. Indagini successive

Un rapporto sugli UFOB merita successive indagini nel caso in cui contenga informazioni che suggeriscono che si può fare una chiara identificazione di un fenomeno ben noto o qualora caratterizzi un fenomeno inconsueto. Il resoconto dovrebbe suggerire pressoché immediatamente, prevalentemente per la coerenza e la chiarezza dei dati, che vi è qualcosa che abbia valore scientifico e/o d’identificazione. In generale, si dovrebbero prendere in considerazione quei resoconti che coinvolgono vari osservatori attendibili, insieme o separatamente, e che riguardino avvistamenti che abbiano avuto una durata superiore ai 15 secondi. Le uniche eccezioni potrebbero riguardare rapporti le cui circostanze vengano considerate straordinarie. Si dovrà prestare particolare attenzione a quei rapporti che consentano il rivelamento di una “posizione-X” e a quelli relativi a traiettorie insolite.

28 Regole Empiriche

Ciascun caso di avvistamento di UFOB dovrebbe essere giudicato individualmente, ma vi sono varie “regole empiriche”, sotto ciascuna delle seguenti intestazioni, che dovrebbero risultare utili e determinare l’eventuale necessità di indagini successive.

a. Durata dell’Avvistamento.

Quando la durata di un avvistamento è inferiore ai 15 secondi, vi sono maggiori probabilità che non meriti indagini successive. Per prudenza, comunque, qualora un gran numero di osservatori individuali dovesse riferire di un avvistamento insolito della durata di pochi secondi, sarebbe meglio non trascurarlo.

b. Quantità di persone che Riferiscono dell’Avvistamento. Avvistamenti di breve durata da parte di singoli individui meritano raramente di essere investigati. Due o tre osservazioni competenti e indipendenti hanno il peso di 10 o più osservazioni simultanee e individuali. Per esempio, 25 persone in uno stesso luogo potrebbero osservare una strana luce in cielo. Questo, tuttavia, avrà un peso inferiore rispetto a due persone attendibili che osservino la stessa luce da località diverse. Nel secondo caso viene rilevata una “posizione-X” precisa.

c. Distanza dalla Sede degli Avvistamenti alla più Vicina Unità di Campo. I rapporti che soddisfino i criteri preliminari di cui sopra, dovrebbero essere tutti sottoposti a indagini, qualora l’evento si sia verificato nelle immediate

vicinanze operative dello squadrone interessato. Per resoconti che implicano distanze maggiori, la necessità di indagini successive potrà essere determinata in quanto inversamente proporzionale al quadrato delle distanze interessate. Ad esempio, un evento verificatori a 150 miglia di distanza potrebbe (…)

[ATTENZIONE: il testo, sia nelle fotocopie dei documenti originali sia nella trascrizione contenuta nell'archivio terminano qui, senza che si concluda l'ultima frase su riportata.]

Appendice I

DOCUMENTI DEL MANUALE OPERATIVO MAJESTIC-12 STILATO PER COMPONENTI DEL GRUPPO MAJESTIC-12 STESSO

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Riservato SOM 1.01

TO 12 DI.3.11.1

MANUALE OPERATIVO SPECIALE

DEL GUPPO MAJESTIC 12

ENTITA’ E TECNOLOGIE EXTRATERRESTI,

RECUPERO E COLLOCAZIONE

Top secret/Majic Solo in visione

ATTENZIONE! Questo è un documento Top -Secret Majic solo in visione contenente informazioni divise in sezioni e di essenziale importanza per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L’accesso solo in visione al materiale in esso contenuto è strettamente limitato al personale in possesso del livello di segretezza Majic-12. L’esame o l’uso di questo da parte del personale non autorizzato è rigorosamente proibito ed è punibile secondo le leggi federali. Gruppo Majestic-12 Aprile 1954

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pagina 1:

Top Secret/Majic Solo in visione

SOM 1.01

MANUALE OPERATIVO SPECIALE DEL GRUPPO MAJESTIC 12 n.1.01

Washington 25 D.C. aprile 1954

ENTITA’ E TECNOLOGIE EXTRATERRESTRI,

RECUPERO E COLLOCAZIONE

paragrafi pagina

Capitolo 1———————— Operazione Majestic 12

Sezione 1 ————————Ambito e finalità del progetto 1-15

Capitolo 2 ————–I———introduzione

Sezione 1 ————————Nozioni generali 6-7 4

Sezione 2 ————————Definizione e dati 9-11 4

Capitolo 3 ————————Operazioni di recupero

Sezione 1 ————————Sicurezza 12-13 8

Sezione 2 ————————Recupero tecnologico 14-19 9

Capitolo 4 ————————Ricezione e trattamento

Sezione1 ————————-Trattamento del materiale ricevuto 20 15

Capitolo 5 ————————Entità Biologiche Extraterrestri

Sezione 1 ————————Organismi viventi 21-24 17

Sezione 2 ————————Organismi non viventi 25-25 18

Capitolo 6 ————————Guida all’identificazione degli UFO

Sezione 1 ————————Guida agli Oggetti Volanti Non Identificati 27-29 21

Sezione 2 ————————Criteri identificativi 30-35 22

Sezione 3 ————————Possibili origini 35-37 26

Appendice 1———————-Referenze – 28

Appendice 1 ———————a Forme – 29

Appendice 2 ———————Personale del gruppo Majestic 12 – 30

Appendice 3———————- Fotografie – 31

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pagina 2: Top secret/Majic Solo in visione

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pagina 17:

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pagina 21:

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APPENDICE 1

TESTI DI RIFERIMENTO

Qui vi sono delle parole scritte a mano N ° 4, AB

1. Regolamenti [Applicabili]-4

Sicurezza Militare (Salvaguardia delle Informazioni di Sicurezza). Manutenzione Approvvigionamenti ed Equipaggiamenti, Responsabilità di Manutenzione e Operazioni di Esercizio.

2. Approvvigionamento XX725 -405 – 5 Preparazione e Presentazione della Richiesta di Approvvigionamenti

3. Altre Pubblicazioni XX219 -20 – 3 Indice dei Manuali di Addestramento XX310 -20 – 4

Indice dei Manuali Tecnici, Regolamenti Tecnici, Bollettini Tecnici, Bollettini sugli Approvvigionamenti, Ordini sui Lubrificanti, e Modifica Ordini di Servizio.

XX310 -20 – 5 Indice Pubblicazione delle Amministrative. XX320 -20 – 7

Indice delle Tabelle di Organizzazione ed Equipaggiamento, Tabelle di Riduzione, Tabelle di Organizzazione, Tabelle di Equipaggiamento, Tabelle Tipo di Distribuzione e Tabelle di Assegnazione.

4. Riferimenti e Attrezzature per Test

TM 11 – 664 Teoria ed Uso delle Attrezzature Elettroniche per i Test

5. Riferimenti Fotografici

TM 11-404° Unità di Elaborazione Stampa Fotografica AN/TFQ-9

TM 11 – 405 Attrezzature per l’Elaborazione PH-406

TM –401 Elementi di Fotografia di Segnalazione

TM 11 – 2363 Camera Oscura PH-392

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ORA SEGUIRA’ IL BRIEFING DEL GRUPPO MAJESTIC-12 STILATO UNITI DALLO STESSO GRUPPO MJ12 PER IL SOLO PRESIDENTE DEGLI STATI

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001

TOP – SECRET / MAJIC SOLO IN VISIONE

solo in visione copia 1 di 1

Documento delle isttruzioni: Operazione Majestic 12 preparato per il Presidente eletto Dwight D. Eisenhower (solo in visione)

18 Novembre, 1952

ATTENZIONE: Questo è un documento segreto – solo in visione contenente informazioni del compartimento essenziali per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L’accesso al materiale qui accluso – solo in visione – è strettamente limitato a coloro che hanno accesso al Majestic-12. Qualsiasi riproduzione o prelievo scritto o trascritto meccanicamente è severamente vietata.

TOP SECRET / MAJIC SOLO IN VISIONE

002 TOP SECRET / MAJIC SOLO IN VISIONE

solo in visione copia 1 di 1

OGGETTO: Operazione Majestic-12 istruzioni preliminari per il Presidente eletto Dwight D. Eisenhower Documento preparato il 18 Novembre, 1952. Ufficiale delle informazioni Ammiraglio Roscoe M. Hillenkoetter (MJ-1)

NOTA: Questo documento è stato preparato solo come istituzione preliminare. Può essere considerato come una introduzione ad una profonda operazione che intendono seguire le istituzioni.

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OPERAZIONE MJ-12 è una ricerca di sviluppo TOP SECRET/operazione di intelligente. Unico diretto responsabile è il presidente degli Stati Uniti. Le operazioni del progetto sono curate sotto il controllo del Gruppo Majestic-12 (MAJIC-12), che è stato istituito da speciali direttive del Presidente Truman il 24 Settembre del 1947, sotto la raccomandazione del dottor Vannevar Bush e del segretario James V. Forrestal (vedi allegato “A”).

I membri del gruppo del Majestic-12 furono designati come segue:

Adm. Roscoe M. Hillencoetter

Dr. Vannevar Bush

Segr.. James V. Forrestal*

Gen. Nathan F. Twining

Gen. Hoyt S. Vandemberg

Dr. Detlev Bronk

Dr. Jerome Hunsaker

Mr. Sidney W. Souers

Mr. Gordon Gray

Dr. Donald Menzel

Gen. Robert M. Montague

Dr. Lloyd V. Berkner

La morte del segretario Forrestal avvenuta il 22 Maggio del 1949 creò una lacuna che fu colmata il 1 Agosto del 1950, data in cui il generale W. B. Smith fu designato sostituto permanente.

TOP SECRET / MAJIC

SOLO IN VISIONE

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003

TOP SECRET / MAJIC

SOLO IN VISIONE

solo in visione copia 1 di 1

Il 24 Giugno del 1947, un pilota civile, volando sulle “cascade mountains”, nello Stato di Washington, osservò 9 oggetti volanti a forma di disco, che viaggiavano in formazione ad alta velocità . Sebbene questo non fosse il primo avvistamento di tali oggetti, fu il primo a guadagnare l’attenzione dell’opinione pubblica. Migliaia di rapporti di avvistamenti di oggetti analoghi seguirono. Molti di questi provenivano da da fonti militari e civili altamente credibili. Questi rapporti erano il risultato di sforzi indipendenti di molti elementi militari per accertarne la natura e lo scopo di questi oggetti nell’interesse della difesa nazionale. Molti testimoni furono intervistati e ci furono molti tentativi falliti di utilizzare gli aerei per intercettare i dischi volanti.

La reazione del pubblico sfociò a volte nell’isteria.

A dispetto di tali sforzi, poco fu appreso circa la natura di tali oggetti finchè non se ne schiantò uno in una remota regione del Nuovo Mexico, approssimativamente a 25 Miglia a Nord-Ovest dalla Base Aerea Militare di Roswell (oggi Walker Field).

Il 7 Luglio 1947 iniziò un’operazione segreta per assicurare il ritrovamento dei rottami dell’oggetto, per poterlo poi studiare scientificamente. Durante il corso di questa operazione aerea si scoprì che 4 piccoli esseri simili agli esseri umani avevano lasciato la navetta prima che esplodesse. Costoro erano caduti 2 miglia più ad Est dai rottami. Tutti e quattro erano morti, decomposti malamente a causa degli agenti atmosferici a cui erano stati esposti durante la settimana prima del loro ritrovamento. Un gruppo speciale di scienziati rimosse accuratamente questi corpi per studiarli. Anche i rottami della navetta furono rimossi (vedere allegato “C”). I testimoni Militari e civili furono interrogati, e fu detto, coprendo l’effettiva storia, che si trattava di un pallone aereostatico per le ricerche elettromagnetiche precipitato.

TOP SECRET / MAJIC

SOLO IN VISIONE

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CONTINUA BRIEFING DEL MAJESTIC-12 STILATO DAGLI STESSI COMPONENTI DEL MJ12 PER IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI

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TOP SECRET / MAJIC 004 SOLO IN VISIONE

solo in visione copia 1 di 1

Il Generale Twining e il Dottor Bush, agendo sotto il diretto ordine del presidente, organizzarono una ricerca analitica segreta (19 Settembre 1947) dalla quale il disco risultò come una navetta da esplorazione. Questa conclusione era basata per lo più sulle dimensioni della navetta e sull’apparente mancanza di qualsiasi identificabile approvvigionamento (vedere allegato “D”). Un’analisi simile venne fatta anche sui 4 corpi deceduti dal dottor Bronk. L’azzardata conclusione (30 Novembre 1947) era che, nonostante l’apparenza umana, i processi biologici responsabili dell’evoluzione di tali creature erano differenti da quelli osservabili o postulabili nell’Homo Sapiens. Il gruppo del Dottor Bronk usò il termine di Entità Biologiche Extraterrestri (EBEs) che venne adottato come termine convenzionale finchè non si fosse trovata una definizione più appropriata.

Anche se è virtualmente certo che tale navetta non ha origine in alcun paese del nostro pianeta, molte speculazioni si sono fatte intorno alla possibile origine. Marte era e rimane una possibilità , anche se alcuni scienziati, tra i quali il Dottor Menzel, pensino di avere a che fare con esseri provenienti da un altro Sistema Solare.

Numerosi esempi di qualcosa che doveva apparire una forma di scrittura furono trovati sulla navetta, gli sforzi per interpretarli sono rimasti largamente senza successo (vedi allegato “E”). Allo stesso modo furono senza successo gli sforzi per determinare il metodo di propulsione o la natura dell’emissione di potenza. Ricerche in questo senso sono state complicate per la completa assenza di ali, propellente, getti, o di altri metodi convenzionali di propulsione o di guida, così come la totale mancanza di impianti metallici, di tubi, o di simili componenti elettroniche (vedere allegato “P”). E’ provato che l’unità di propulsione è stata completamente distrutta dall’esplosione causata dall’urto. TOP SECRET / MAJIC SOLO IN VISIONE

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5 005 TOP SECRET / MAJIC

SOLO IN VISIONE

Note

1^ Il manuale adotta il termine UFOBs in luogo di UFO, ed i documenti governativi del 1954 hanno effettivamente usato tale acronimo, seppur per un breve periodo di tempo .

2^ Nel primo capitolo del manuale viene detto espressamente :” Non ci sono stati tentativi da parte di entità extraterrestri, di contattare nostre autorità o di recuperare i loro compagni morti, nonostante uno di tali incidenti sia stato effetto di una diretta azione militare”.

3^ A puro titolo di curiosità, bisogna dire che il rivelatore Bill Cooper, ex ufficiale della Marina Statunitense, in un suo dettagliato rapporto sul Majestic12, diramato in rete negli anni ’90 del XX secolo, accenna anche ad un piano di contingenza del Majestic. Secondo Cooper “questo piano (in caso l’informazione divenisse pubblica o in caso gli alieni tentassero di instaurarsi sulla Terra), mirava a diffondere la notizia che un gruppo terroristico era entrato negli Stati Uniti con armi atomiche, e che i terroristi avevano un piano per far brillare una bomba atomica in una delle città principali. Sarebbe stata dichiarata la legge marziale e tutti gli individui impiantati dagli alieni assieme a tutti i dissidenti, sarebbero stati rinchiusi in campi di concentramento. La stampa, la radio e la TV sarebbero state nazionalizzate e controllate. Chiunque avesse tentato di resistere sarebbe stato arrestato o ucciso”. Un piano alquanto “drastico”, non c’è dubbio!

4^ La pagina 28 del manuale è una lista di referenze. Stanton Friedman, a seguito di una ricerca presso l’archivio dell’esercito a Carlyne Barks, Pennsylvania, ha trovato le copie di alcuni dei documenti declassificati indicati nella lista.

Collegamenti esterni

http://www.usac.it/articoli/casalemajestic/majestic12.htm

http://www.majesticdocuments.com

http://www.roswell.it/2004/08/12/manuale-operativo-majestic-12.html

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