Meteorite ALH 84001

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Il meteorite ALH 84001

ALH 84001 (nome ufficiale Allan Hills 84001) è una meteorite recuperata nella zona di Allan Hills, in Antartide nel dicembre 1984 da Roberta Score, facente parte di una squadra di cercatori di meteoriti statunitensi in seguito al progetto ANSMET. Si suppone che, come ogni altro membro del gruppo di meteoriti marziane, (Shergottite, Nakhlite, Chassignite), ALH 84001 provenga dal pianeta Marte. Al momento della scoperta pesava 1931 g.

Indice

Storia

È probabilmente uno dei più antichi frammenti provenienti dal sistema solare primordiale cristallizzatosi 4,5 miliardi di anni fa. In base alle ipotesi sull'origine di rocce extraterrestri,è probabile che il frammento si sia formato su Marte, a seguito di un catastrofico impatto meteorico durante il periodo Archeano, 3.6 miliardi di anni fa. Circa 15 milioni di anni fa, a seguito di un altro impatto meteorico, il frammento ha lasciato il pianeta, per arrivare sulla Terra, approssimativamente 13.000 anni fa.

Datazione

Le datazioni sono state individuate mediante una serie di tecniche di datazione radiometrica: samario-neodimio (Sm-Nd), rubidio-stronzio (Rb-Sr), potassio-argon e con il metodo del Carbonio 14.

Possibili forme di vita

Il 6 agosto 1996, ALH 84001 fu per un certo periodo al centro dell'attenzione mediatica: secondo un articolo pubblicato dal Dr. David McKey della NASA, conteneva tracce di vita marziana.

Il Microscopio elettronico mostra una struttura a catena di probabile origine biologica su di un frammento del meteorite ALH 84001

Mediante un microscopio elettronico a scansione vennero rivelati alcuni organismi, considerati per la loro forma i resti di batteri fossili. Con un diametro compreso tra i 20 e 100 nanometri, le loro dimensioni erano simili a quelle dei nanobatteri terrestri, ma più piccoli di qualsiasi forma di vita cellulare conosciuta. Escludendo la possibilità di un'eventuale contaminazione, se tali organismi fossero veramente forme di vita fossilizzate, sarebbe la prima evidenza concreta dell'esistenza di una forma di vita extraterrestre.

L'annuncio dell'esistenza di una possibile forma di vita extraterrestre fu causa di polemiche e aumentò l'interesse verso l'esplorazione marziana. La notizia trovò vasta eco sui giornali di tutto il mondo, e fu persino annunciata ufficialmente alla televisione dal presidente Bill Clinton.

Sulla meteorite sono stati eseguiti diversi test per l'individuazione di materiale organico : sono stati trovati aminoacidi e idrocarburi policiclici aromatici. Possono molecole organiche essere create da processi non biologici o queste sono frutto di una contaminazione con forme di vita antartiche? È un dibattito ancora in corso.

Gli scettici

Tuttavia nel 2006, molti esperti sono concordi nel ritenere che la presenza di microfossili nella meteorite, non sia indicativa di vita, ma di contaminazioni di biofilm terrestri. Non si è ancora scoperto come possano essersi formati, ma in diversi laboratori di ricerca sono già state riprodotti organismi simili partendo da basi non biologiche.

Studi recenti sulla meteorite hanno mostrato che, sebbene vi siano basse probabilità, queste meteoriti sono in grado di trasferire sul nostro pianeta forme di vita marziana. Sulla Terra giunge una meteorite marziana su 10 milioni all'anno. Finora nell'arco di tempo di 2-3 anni si sono individuati dieci frammenti pesanti più di 100 grammi. Diverse specie di spore batteriche popolano spontaneamente le rocce e sono in grado di sopravvivere nello spazio per almeno 5 anni, pertanto è plausibile che forme di vita marziane si siano trasferite sul nostro pianeta.

La sopravvivenza e la propagazione di forme di vita dalla meteorite al suolo terrestre e tuttavia un evento poco probabile. L'ambiente originale della meteorite è totalmente differente da qualsiasi luogo presente sulla Terra; è come se un pesce abissale improvvisamente si trovasse in mezzo al deserto del Sahara. Marte possiede un'atmosfera estremamente rarefatta, più della cima del Monte Everest, quasi priva di ossigeno e di acqua. Una forma di vita per sopravvivere a tali avverse condizioni dovrebbe inevitabilmente approvvigionarsi d'acqua e d'ossigeno, ed eventualmente sopravvivere con una temperatura relativamente elevata: mediamente, nell'arco di un anno in Antartide fa meno freddo che su Marte. Tuttavia si ipotizza che ALH 84001 (l'unica meteorite finora individuata) sia originaria di un periodo durante il quale l'acqua su Marte era presente.

Le origini su Marte

Nel settembre 2005, Vicky Hamilton dell'Università delle Hawaii a Manoa ha presentato analisi sulla meteorite utilizzando le informazioni provenienti dal Mars Global Surveyor e dal Mars Odyssey, sonde che attualmente orbitano attorno a Marte. Secondo le analisi i canyon Eos Chasma nella Valles Marineris sono le sorgenti della meteorite. Le analisi si sono limitate a zone non oscurate da polvere marziana.

ALH 84001 nella fiction

La verità del ghiaccio (Deception Point), è un romanzo di Dan Brown nel quale la storia ha come tema centrale un caso simile a ALH 84001. La meteorite ALH 84001 viene esplicitamente citata nella prima pagina del libro.

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