Teschi di Cristallo

Da Ufopedia.

Un Teschio di Cristallo conservato al British Museum, un falso di epoca ottocentesca

I Teschi di Cristallo sono oggetti mitologici appartenuti alla cultura Maya, e divenuti celebri in seguito al ritrovamento di Mitchell-Hedges.

La Leggenda

La leggenda narra che in tutto il mondo esistono 13 teschi di cristallo, di dimensioni diverse. Essi furono donati agli uomini dagli stessi dèi, prima di ripartire verso le stelle dalle quali erano venuti, e che vennero sparsi per il pianeta. Quando l'uomo ritroverà tutti i Teschi e li radunerà sul punto alto della piramide di Chitzen Itza, riacquisterà l'antica conoscenza andata perduta con il tempo. La figura del Teschio indicava per i popoli precolombiani (Maya inclusi) e Preincaici il concetto del dualismo Morte-Rinascita. Infatti, secondo alcune fonti la leggenda si dovrebbe avverare non prima della Fine dell'Era, ovvero non prima del Dicembre 2012. Nelle profezie Maya, Tolteche ed Azteche, la Vecchia Era che cede a quella Nuova entrante, infatti, è sempre raffigurata con un teschio. Secondo alcuni interpretatori, la Leggenda vuole indicare il concetto che la Nuova Era entrante nel 2012 sarà portatrice di saggezza e il numero 13 ricorda i tredici dèi del mondo superiore.

I Teschi ritrovati

Nonostante le varie interpretazioni della leggenda, molti Teschi di Cristallo reali sono stati ritrovati, e molti di loro risalgono appunto all'Epoca Precolombiana, o anche molto prima. Per questo motivo, sono stati classificati come OOPArts, ovvero oggetti fuori dal tempo. Sappiamo che circolano migliaia di teschi falsi spacciati per veri, tutti di manifattura recente, e solo nove sembrano essere autentici, o comunque diversi dagli altri.

Il Teschio di Ametista


uno al British Mesum di Londra e uno al Musée du Quai Branly di Parigi.

Altri sarebbero nelle mani di proprietari privati, ma non si hanno documentazioni e ne prove certe di questo. Nell'ultimo secolo sono stati ispiratori di grandi leggende: vennero attribuiti ai Maya del periodo precolombiano, ma studi successivi hanno dimostrato che sono stati realizzati tra il XIX e il XX secolo, forse in Germania.

Presentano segni di una lavorazione tecnologica sconosciuta all'epoca precolombiana, e il cristallo di cui sono composti è di origine brasiliana, e non era noto ai Maya.

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