Asclepio

Da Ufopedia.

Statua al Museo dell'acropoli, Atene, Grecia.
Il bastone di Asclepio

Asclepio (greco Ἀσκληπιός, traslitterato Asklēpiós; latino Aesculapius) è un personaggio della mitologia greca. Figlio di Apollo e di Arsinoe secondo Esiodo, oppure di Apollo e Coronide per Pindaro, semidio e dunque uomo mortale per Omero, si diceva fosse stato istruito nella medicina da Chirone, o che avesse ereditato tale proprietà dal padre Apollo.

In Grecia Asclepio veniva venerato come il dio della medicina: il suo culto aveva il suo centro a Epidauro, ma era onorato anche a Pergamo. Secondo il mito, Apollo si innamorò di Coronide mentre ella faceva il bagno in un lago. I due consumarono la loro passione, poi il dio andò via, lasciando una cornacchia a guardia della ragazza.

Coronide decise di sposarsi con Ischys, e la cornacchia, quando li vide assieme, volò da Apollo per riferire. Quando scoprì che Coronide era incinta, decise di punire la cornacchia, tramutandole le piume da bianche in nere, poiché non aveva allontanato Ischys da Coronide.

Artemide uccise Coronide trafiggendola con un dardo, per vendicare il fratello disonorato. Apollo, però, decise di salvare il piccolo che Coronide aveva in grembo, e chiese ad Ermes di prenderlo dal corpo della madre. Apollo decise di dare al piccolo il nome di Asclepio.

Da Lampezia, o da Epione, Asclepio ebbe sei figli:

Asclepio divenne così bravo nell'arte medica che riuscì anche a risuscitare Ippolito, con l'aiuto di Artemide.

Nell'antica Grecia si pensava che bastasse dormire in un santuario consacrato ad Asclepio per guarire da ogni malattia. In ogni tempio c'era almeno un serpente, che proveniva dal santuario di Asclepio ad Epidauro, in quanto si credeva che fossero animali sacri per la divinità, poiché simbolo del rinnovamento.

Asclepio viene spesso raffigurato con in mano un bastone che porta il suo nome ed è il simbolo internazionale del soccorso medico

Esculapio a Roma

Esculapio è l'adattamento latino (Aesculapius) del nome greco Asklepios, ma si tratta dello stesso dio.
Il suo culto fu introdotto a Roma sull'Isola Tiberina nel 291 a.C.

La tradizione vuole che in quell'anno la popolazione della città fosse colpita dalla peste. Dopo aver consultato i Libri sibillini, il Senato romano decise di costruire un tempio dedicato al dio, e a questo scopo fu inviata una delegazione per ottenere la statua del dio.

Al ritorno, mentre la barca che trasportava la statua risaliva il Tevere, un serpente, simbolo del dio, sceso dall'imbarcazione, nuotò verso l'isola. L'evento fu interpretato come volontà del dio di scegliere il luogo dove sarebbe sorto il suo tempio, che sull'isola fu costruito.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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