Stranger Things

Da Ufopedia.

Locandina

Stranger Things è una serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Matt e Ross Duffer e prodotta da Camp Hero Productions e 21 Laps Entertainment per la piattaforma di streaming Netflix.

Ambientata negli anni ottanta nella città fittizia di Hawkins, nell'Indiana, è incentrata sugli eventi legati alla misteriosa sparizione di un bambino e all'apparizione di una bambina dai capelli rasati dotata di poteri psichici fuggita da un laboratorio segreto.

La prima stagione è stata pubblicata su Netflix il 15 luglio 2016, la seconda il 27 ottobre 2017, mentre la terza è stata formalmente annunciata il 1º dicembre 2017.[1] La serie è stata accolta positivamente dalla critica, che ha lodato la caratterizzazione dei personaggi, il cast e l'atmosfera che omaggia il cinema di fantascienza degli anni ottanta.

Indice

Trama

Prima stagione

Template:Vedi anche Il 6 novembre 1983 a Hawkins, una remota e tranquilla cittadina dell'Indiana, il dodicenne Will Byers, membro di un ristretto gruppo di quattro amici fraterni, sparisce in circostanze misteriose; allo stesso tempo in un laboratorio segreto nei dintorni della stessa cittadina un ricercatore è vittima di un'inquietante creatura. Dallo stesso laboratorio Hawkins, una stramba ragazzina approfitta della confusione generata dall'incidente per fuggire. Dopo aver trovato rifugio in un ristorante, inseguita da agenti del laboratorio, continua la sua fuga imbattendosi nei tre migliori amici di Will: Mike, Dustin e Lucas, che si erano messi sulle tracce del fidato compagno svanito nel nulla. La ragazza, che si identifica con il numero tatuato sul suo braccio, Undici, crea un legame in particolare con Mike, il quale accetta di nasconderla nella sua abitazione.

Undici, a conoscenza delle sorti di Will, aiuta i ragazzi a cercarlo, spiegando loro come sia finito in un'altra dimensione paragonata a una sorta di "sottosopra" del mondo reale, popolata da mostruose creature, una delle quali, dai ragazzi chiamata Demogorgone in riferimento al "principe dei demoni" di Dungeons & Dragons, lo ha rapito. Le indagini della polizia locale, guidate dall'agente Hopper, sono intanto ostacolate dal laboratorio Hawkins, che inscena anche una finta morte del bambino. La madre di quest'ultimo, Joyce, vive nel frattempo bizzarre esperienze soprannaturali nella propria casa, nelle quali il figlio riesce a mettersi brevemente in contatto con lei, mentre Jonathan, il fratello maggiore di Will, inizia a indagare con Nancy, sorella di Mike, su una creatura che potrebbe aver rapito il fratello e un'altra ragazza del luogo. Le ricerche di Hopper, Joyce, Jonathan, Nancy e di tutti i ragazzi convergono presto insieme contrapposte al tentativo degli agenti del laboratorio di insabbiare quanto sta avvenendo nella città e ricatturare Undici.

Seconda stagione

Template:Vedi anche A un anno di distanza dagli eventi della prima stagione, Will ha delle frequenti visioni del Sottosopra e di una minacciosa entità che lo perseguita, mentre il laboratorio Hawkins ritorna pienamente operativo sotto la guida del dottor Owens, il quale cerca di contenere la sinistra espansione del sottosopra, e delle sue creature nella città. Michael, Will, Dustin e Lucas fanno la conoscenza di Maxine, una ragazza appena trasferitasi dalla California insieme all'insolente fratellastro Billy; Jonathan e Nancy provano a rendere giustizia alla morte di Barb rendendo pubblica l'esistenza del laboratorio segreto; Undici è intanto tenuta nascosta da Hopper. Quest'ultima è però impaziente di ricongiungersi ai suoi amici e apprendere di più sul suo passato, quindi mentre Hopper è impegnato con Joyce ad aiutare Will ne approfitta per intraprendere un viaggio che la porterà prima dalla sua madre naturale e poi da Kali, un'altra ragazza con speciali abilità la quale era stata sottoposta a esperimenti insieme a lei da bambina.

Infine, Undici ritorna a Hawkins per aiutare Will, ormai caduto sotto il giogo della creatura del sottosopra, dai ragazzi identificata come "Mind Flayer" in riferimento alle aberrazioni di Dungeons & Dragons, e salvare la città dai mostri che stanno iniziando a seminare morte e devastazione sotto la guida del Mind Flayer.

Episodi

Stagione Episodi Pubblicazione USA Pubblicazione Italia
Prima stagione 8 2016 2016
Seconda stagione 9 2017 2017

Personaggi e interpreti

Personaggi principali

Personaggi secondari

Produzione

Concezione

Template:Immagine multipla Ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer, già autori e registi del film thriller Hidden, e inizialmente nota con il titolo di lavorazione Montauk, dall'omonima località nei pressi di East Hampton (stato di New York) in cui doveva essere ambientata, la serie venne annunciata per la prima volta il 2 aprile 2015, descritta come «una lettera d'amore ai classici degli anni ottanta che hanno affascinato una generazione».[2][3] Accreditati come "The Duffer Brothers", i due creatori spiegarono infatti di aver concepito Stranger Things con lo scopo di omaggiare i classici del cinema e della letteratura fantastica degli anni ottanta, cercando di trasmettere agli spettatori moderni le stesse sensazioni generate da opere quali i classici di Steven Spielberg e John Carpenter o i romanzi di Stephen King, in grado di stimolare l'immaginazione e il desiderio di avventura del pubblico.[4]

I Duffer spiegarono di aver avuto l'idea di scrivere una storia che ruota attorno alle ricerche di un bambino scomparso dopo la visione del film Prisoners, scegliendo di dotarla di elementi soprannaturali con un minimo di fondamento scientifico, in modo da renderla più credibile e quindi più paurosa, optando quindi per far provenire il mostro protagonista da un'altra dimensione invece di darle un'origine religiosa o spirituale.[5] La scelta di ambientare la storia negli anni ottanta, oltre che per poter meglio omaggiare le molte opere che hanno influenzato la loro formazione personale e professionale, fu anche legata al fatto di poter sfruttare l'ossessione legata alla guerra fredda e agli esperimenti paramilitari segreti come il progetto MKULTRA, oltre che per esprimere un sentimento di nostalgia verso un tempo in cui, senza telefonia mobile e internet, uscire fuori di casa si traduceva più spesso in un'avventura.[5][6]

Per le scene di paura, i due spiegarono inoltre di essersi voluti focalizzare più sul terrore e la suspense che sul gore,[7] mentre tra le molte opere a cui si sono specificatamente ispirati e che dichiararono di aver appositamente rivisto per prepararsi alla produzione sono incluse E.T. l'extra-terrestre, Stand by Me - Ricordo di un'estate, I Goonies, La cosa e Nightmare - Dal profondo della notte.[8] Prima di approdare a Netflix, il progetto fu proposto a produttori esecutivi legati a varie emittenti statunitensi, collezionando numerose bocciature; in particolare molti produttori espressero perplessità per il fatto che i protagonisti sono bambini ma è una serie pensata anche per gli adulti, chiedendo ai due autori di trasformarla in una serie per ragazzi o rendere il detective Hopper protagonista.[5]

I Duffer sono anche i principali autori e registi della serie, ricoprendo i panni di showrunner oltre che di produttori esecutivi insieme a Shawn Levy e Dan Cohen.[3] La trama principale della prima stagione venne concepita per essere autoconclusiva, come se fosse un lungo film di otto ore. In merito alla seconda stagione, confermata il 31 agosto 2016,[9] i Duffer spiegarono quindi di considerarla come un sequel, in cui si espande la mitologia della serie oltre a narrare gli sviluppi nelle vite dei protagonisti.[7] Ambientata un anno dopo gli eventi della prima, ovvero nell'autunno 1984, Stranger Things 2 fu concepita con tonalità più oscure che accentuano maggiormente il genere horror.[10][11] Gli autori continuarono ad ispirarsi allo stile di Spielberg e ai film cult usciti in quel periodo,[10] prendendo in particolare a modello quello che considerano uno dei seguiti meglio riusciti, Aliens di James Cameron, a cui vengono resi diversi omaggi nel corso degli episodi.[12]

Anche la terza stagione sarà caratterizzata da un nuovo salto temporale, necessario vista la crescita dei giovani attori tra le riprese delle stagioni. Il Sottosopra sarà ulteriormente esplorato ma i Duffer hanno precisato che spiegarne completamente ogni aspetto non rientra nei loro piani: non sarebbe realistico che i protagonisti siano in grado di comprenderlo a fondo ed eliminerebbe il fascino dell'ignoto.[13]

Cast

Template:Immagine multipla Il 15 giugno 2015 fu annunciata la presenza nel cast principale dell'iconica attrice cinematografica degli anni ottanta e novanta Winona Ryder, per la prima volta protagonista in una serie televisiva, e David Harbour per i ruoli della madre del bambino scomparso, Joyce, e del poliziotto Hopper.[14]

I protagonisti più giovani furono annunciati tutti il 20 agosto 2015, dopo una lunga selezione che coinvolse centinaia di giovani attori e aspiranti tali da varie parti del mondo.[15] Finn Wolfhard, in precedenza apparso in un episodio di The 100, interpreta Mike; Millie Bobby Brown, che si era fatta conoscere come co-protagonista della serie Intruders, interpreta Undici; Gaten Matarazzo, attore teatrale apparso in un episodio di The Blacklist è Dustin; per il ruolo di Lucas fu ingaggiato Caleb McLaughlin, anche lui attore teatrale; per il ruolo di Will fu scelto Noah Schnapp, apparso in Il ponte delle spie; per quello di Nancy fu scelta Natalia Dyer, già protagonista del film indipendente I Believe in Unicorns; mentre Jonathan è interpretato da Charlie Heaton, che in precedenza aveva preso parte solo a produzioni minori.[15] Cara Buono e Matthew Modine furono invece ingaggiati rispettivamente il 1º settembre e il 27 ottobre seguenti.[16][17]

Per le audizioni dei ragazzi furono utilizzate scene dal primo episodio e dal film Stand by Me - Ricordo di un'estate; i quattro protagonisti più piccoli della serie, tutti tra gli undici e i dodici anni, furono selezionati, sotto la guida della direttrice del casting Carmen Cuba, tra 906 bambini e 307 bambine.[18] I Duffer dissero di aver convinto Millie Bobby Brown – e i suoi genitori – a radersi i capelli anche facendole vedere un'immagine di Charlize Theron da Mad Max: Fury Road.[19] Alla ragazza fu spiegato di prendere come riferimento il film E.T. per il rapporto che avrebbe dovuto costruire con il personaggio di Finn Wolfhard all'inizio della serie.[20]

Gaten Matarazzo, la cui voce al termine della produzione della prima stagione era cambiata così tanto da venire escluso dalla registrazione di dialoghi aggiuntivi, e Caleb McLaughlin si erano in precedenza conosciuti lavorando a Broadway, ma non avevano recitato insieme, mentre Winona Ryder e Matthew Modine in precedenza erano apparsi insieme nel video musicale di Roy Orbison A Love So Beautiful.[8] La Ryder, che era stata la prima scelta per la parte di Joyce,[18] sul set chiese un'acconciatura simile a quella di Meryl Streep in Silkwood,[6] mentre per gli ultimi episodi della prima stagione fu Caleb McLaughlin a chiedere di indossare una bandana mimetica.[8] Template:Immagine multipla Il 14 ottobre 2016 fu annunciato che Joe Keery e Noah Schnapp, interpreti rispettivamente di Steve Harrington e Will, erano stati promossi al cast principale della serie in vista della produzione della seconda stagione; nella stessa data venne riportato l'ingresso nel cast di Sadie Sink e Dacre Montgomery, per i ruoli dei nuovi personaggi di Max e Billy.[21] Il seguente 7 novembre furono ingaggiati anche Sean Astin, Paul Reiser e Linnea Berthelsen, interpreti di Bob Newby, del dottor Owens e di Roman,[22] mentre il 18 novembre si unì al cast ricorrente anche Brett Gelman, per il ruolo di Murray Bauman.[23]

Location e riprese

Anche se ambientata in Indiana, la prima stagione venne filmata nei dintorni di Jackson, in Georgia, dal mese di novembre 2015 al mese di marzo 2016.[24][25][26] Sede delle riprese furono anche Atlanta, Stockbridge, Douglasville, Palmetto e il campus dell'Università Emory.[26][27][28][29]

In origine gli autori avevano intenzione di girare e ambientare la serie a Montauk, nella costa meridionale di Long Island, pensando di ricreare un'ambientazione simile a quella dell'Isola di Amity di Lo squalo, spostandosi poi in Georgia per esigenze di produzione.[6] La città di Hawkins in cui si svolge la storia non è invece legata a un luogo particolare, ma è pensata per rappresentare una generica cittadina statunitense.[6] Mediamente furono necessari undici giorni di ripresa per episodio, un tempo un po' superiore a quello usualmente impiegato per un tipico episodio di una serie televisiva.[30] L'abitudine di Netflix di pubblicare tutti gli episodi insieme consentì ai produttori di spendere più tempo per perfezionarli, potendo ricontrollare e modificare, a produzione quasi ultimata, anche quelli girati nelle prime settimane, consegnando infine l'opera completa per la data prevista.[30]

Fu usata una camera della Red Digital Cinema Camera Company con sensore Red Dragon durante la prima stagione e con sensore Red Helium durante la seconda, aggiungendo un apposito filtro film grain (grana pellicola) per dare un effetto vintage che richiamasse le pellicole degli anni ottanta.[7][31] L'obiettivo degli autori infatti era far sembrare che la serie fosse stata girata proprio in quegli anni e fosse rimasta inedita fino al presente.[31] Anche il rapporto d'aspetto è un poco comune 2:1, che aggiunge un effetto letterbox contribuendo a trasmettere allo spettatore la sensazione di stare guardando qualcosa di molto diverso dal solito.[31]

Tra le riprese più impegnative della prima stagione ambientate nel laboratorio, Millie Bobby Brown venne fatta immergere in una vasca da immersione, indossando un casco della Sea Trek pensato per immersioni a bassa profondità, dal peso di circa 30 kg fuori dall'acqua e quasi 7 kg una volta immerso.[8] Nella vasca, i registi comunicavano con lei attraverso un auricolare radio; per farla galleggiare, al suo interno fu versata più di mezza tonnellata di solfato di magnesio.[8] Per dispiegare le luci natalizie in casa Byers, per le scene in cui Joyce prova a comunicare con il figlio, furono necessarie circa due settimane.[31] Più che agli effetti visivi, per il Sottosopra si fece affidamento alla temperatura di colore delle telecamere: a 2200 l'ambientazione acquisiva l'effetto bluastro desiderato.[31]

Effetti speciali e visivi

Per riprodurre le creature mostruose della serie fu usata una combinazione di protesi, animatronica e CGI, non affidandosi quindi solo alle immagini generate al computer; gli effetti sono curati dalla Spectral Motion, che aveva già lavorato a vari film di Guillermo del Toro.[7][8]

I mostri furono concepiti dai Duffer con l'aiuto del concept artist Aaron Sims, traendo ispirazione dai lavori di Hans Ruedi Giger, Clive Barker, Guillermo del Toro e Masahiro Ito; la coppia di autori descrisse i personaggi come «mostri senza volto, con lunghe braccia e una testa che si apre come un fiore disgustoso quando è ora di mangiare», paragonandoli agli squali di Lo squalo per diversi aspetti, tra cui il modo con cui sconfinano dalla propria dimensione e seguono le prede attratti dal sangue.[32] La dimensione alternativa, il "sottosopra", fu pensata come un'ombra oscura del mondo normale, prendendo a riferimento il videogioco Silent Hill e, per la visuale, il film Alien.[33]

Per le scene innevate presenti nel finale della prima stagione furono necessarie venti tonnellate di ghiaccio importate dalla Florida.[34]

Sigla

La sigla, realizzata da Imaginary Forces, si ispira ai lavori di Richard Greenberg, disegnatore delle grafiche dei titoli di testa per vari film classici, tra cui Alien, Stati di allucinazione, Superman e I Goonies.[8] Greenberg è infatti noto per l'uso delle lettere che compongono il titolo di un film per creare ipnotiche combinazioni di movimenti, colori e ombre.[18] In particolare, si scelse di ricalcare lo stile dei titoli delle copertine dei libri di Stephen King, aggiungendo dopo la sigla anche titoli di "capitoli" in ogni episodio proprio per dare la sensazione allo spettatore di visionare un'opera letteraria del noto scrittore.[7]

Le lettere del titolo e la loro dissolvenza ricordano in particolare la copertina originale di Cose preziose e i titoli di testa di La zona morta.[35] Il logo della sequenza iniziale, in un articolo del Telegraph definita «un'ode alla tipografia», usa una versione modificata del font con grazie ITC Benguiat (dal nome dell'ideatore Ed Benguiat che lo concepì nel 1978), mentre per i nomi degli attori è usato il font senza grazie ITC Avant Garde; entrambi prodotti dalla International Typeface Corporation.[36][37] L'estremo primo piano sulle lettere rosso incandenscente del titolo contribuisce al tentativo di sollecitare emozioni nello spettatore, provocando disagio o paura.[36]

Colonna sonora

Le musiche originali della colonna sonora sono composte da Michael Stein e Kyle Dixon, ex membri di una band synth chiamata Survive. Con tale band avevano in precedenza eseguito alcune tracce per il film The Guest, esperienza grazie alla quale il loro lavoro fu notato dai fratelli Duffer.[38] Stein e Dixon scrissero oltre tredici ore di musica originale per la prima stagione.[38]

I fratelli Duffer spiegarono di aver deciso sin dall'inizio di usare musica elettronica, che rievoca bene la musica degli anni ottanta, e di aver testato l'idea producendo un finto trailer con scene estratte da 25 film classici, tra cui E.T., rimontate con musiche da film di John Carpenter come The Fog e 1997: Fuga da New York.[38] Incoraggiati dal risultato scelsero di provare lo stesso trailer con i brani synth che avevano udito nel film The Guest: non molto tempo dopo contattarono Stein e Dixon e affidarono loro la colonna sonora, usando la loro musica anche durante le audizioni del cast.[38][39] I due musicisti usarono principalmente un sintetizzatore Prophet-6, ispirandosi allo stile di Carpenter e alle produzioni del gruppo tedesco Tangerine Dream.[40]

Prima stagione

Tra i brani utilizzati nella prima stagione figurano anche molti brani rock degli anni settanta e ottanta; la colonna sonora include parti di:[41][42]

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The Clash nel 1980; il loro brano Should I Stay or Should I Go ricorre più volte durante la prima stagione

Le musiche originali composte da Stein e Dixon sono raccolte in due album dal titolo Stranger Things, Vol. 1 (A Netflix Original Series Soundtrack) e Stranger Things, Vol. 2 (A Netflix Original Series Soundtrack) distribuiti dalla Lakeshore Records. Il primo, pubblicato online il 12 agosto 2016 e su CD dal seguente 16 settembre, include trentasei brani:[43] Template:Colonne

  1. Stranger Things – 1:07
  2. Kids – 2:38
  3. Nancy and Barb – 1:05
  4. This Isn't You – 2:23
  5. Lay-Z-Boy – 1:34
  6. Friendship – 1:12
  7. Eleven – 3:14
  8. A Kiss – 1:25
  9. Castle Byers – 2:47
  10. Hawkins – 5:00
  11. The Upside Down – 5:07
  12. After Sarah – 1:25

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  1. One Blink For Yes – 1:46
  2. Photos In the Woods – 4:32
  3. Fresh Blood – 1:16
  4. Lamps – 1:15
  5. Hallucinations – 1:36
  6. Hanging Lights – 1:33
  7. Biking To School – 0:44
  8. Are You Sure? – 2:26
  9. Agents – 0:50
  10. Papa – 1:27
  11. Cops Are Good At Finding – 1:08
  12. No Weapons – 3:24
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  1. Walking Through the Upside Down – 1:19
  2. She'll Kill You – 2:05
  3. Run Away – 1:47
  4. No Autopsy – 1:03
  5. Dispatch – 0:41
  6. Joyce and Lonnie Fighting – 1:02
  7. Lights Out – 1:04
  8. Hazmat Suits – 1:43
  9. Theoretically – 1:33
  10. You Can Talk To Me – 0:53
  11. What Else Is There To Do? – 1:59
  12. Hawkins Lab – 2:37
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Durata totale: 68:40

Il secondo volume, pubblicato online il 19 agosto 2016 online e su CD dal seguente 23 settembre, ne include trentanove:[44][45] Template:Colonne

  1. Hopper Sneaks In – 1:38
  2. I Know What I Saw – 2:43
  3. Rolling Out the Pool – 1:12
  4. Over – 1:38
  5. Gearing Up – 1:57
  6. Flickering – 0:46
  7. First Kiss – 1:46
  8. Crying – 1:16
  9. Walking Down the Tracks – 0:54
  10. Where's Barb? – 1:57
  11. Speak of the Devil – 2:49
  12. Danger Danger – 2:57
  13. Tribulations – 1:13

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  1. Flashback – 1:37
  2. Kids Two – 2:56
  3. Talking to Australia – 0:59
  4. Night of the Seventh – 1:35
  5. See Any Rain? – 0:41
  6. Coffee & Contemplation – 1:12
  7. Inside the Black Room – 1:27
  8. Starts to Rain – 1:33
  9. Eleven Is Gone – 1:54
  10. Time For A 187 – 0:57
  11. Something in the House – 2:08
  12. Still Pretty – 1:50
  13. Abilities – 1:32
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  1. Tendril – 0:26
  2. They Found Us – 3:00
  3. Bad Men – 1:06
  4. Spiked Bat – 1:17
  5. Making Contact – 2:01
  6. What Do You Know? – 1:54
  7. It's Not My Boy – 2:07
  8. Something in the Wall – 1:35
  9. Let's Go – 0:38
  10. Leap of Faith – 3:30
  11. In Pursuit – 2:17
  12. Breaking and Entering – 4:52
  13. Stranger Things (Extended) – 5:25
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Durata totale: 73:15

Promozione e distribuzione

Il 18 maggio 2016 furono svelate le prime immagini tratte dalla serie.[46] Il primo poster e il primo trailer vennero invece diffusi il 9 giugno 2016; la locandina includeva lo stesso logo della serie utilizzato nella sigla e una scena notturna che vede Mike, Dustin e Lucas in bicicletta sopraggiungere nei pressi di una quarta bicicletta abbandonata a terra in una semi-isolata area boschiva.[47] Il seguente 30 giugno fu pubblicato un secondo video promozionale e un nuovo poster.[48] Il logo presente nell'immagine promozionale stavolta è accompagnato da una scena fumettistica in cui compaiono di nuovo Mike, Dustin e Lucas in bicicletta sovrastati da "Undici" intenta a usare i suoi poteri telecinetici distendendo la mano di fronte a sé; a fare da cornice circolare alla ragazza sono inoltre presenti Jonathan con in mano la sua macchina fotografica, Nancy con in mano una mazza da baseball, Joyce, Will e Hopper.[48] Sullo sfondo un cielo stellato e da un lato una parete adornata da luci natalizie con incise delle lettere; in basso si nota anche un'area recintata da un'alta rete con davanti un uomo completamente coperto da una tuta protettiva.[48]

Il 14 luglio 2016 vennero diffusi i primi otto minuti della serie.[49] Il giorno seguente, come era stato annunciato il precedente 17 gennaio, vennero pubblicati tutti gli otto episodi che compongono la prima stagione.[50] Dopo la distribuzione della prima stagione online fu pubblicato un video a 360 gradi per dispositivi in grado di visualizzare la realtà virtuale, il primo del genere pubblicato da Netflix, il quale propone di assumere i panni del personaggio Joyce Byers mentre tenta di comunicare con il figlio nella propria casa.[51]

Il 31 agosto 2016 la serie venne rinnovata per una seconda stagione di nove episodi,[9] interamente pubblicata il 27 ottobre 2017, in prossimità di Halloween.[52] Un primo video promozionale era stato trasmesso il 5 febbraio 2017 durante il Super Bowl LI; il breve teaser, dopo l'inizio con un vecchio spot televisivo delle gaufre Eggo, include una scena con i ragazzi protagonisti in costume da ghostbusters e un'altra che richiama Incontri ravvicinati del terzo tipo.[53] Il 22 luglio 2017 alla serie era stato dedicato un panel al Comic-Con di San Diego con la presenza dei fratelli Duffer e del cast principale, durante il quale è stato mostrato un primo trailer della seconda stagione; per l'occasione vennero anche esposti vari costumi e oggetti di scena e ai visitatori fu data l'occasione di vivere un'esperienza di realtà virtuale ambientata nella casa di Will interagendo con il "sottosopra".[54][55][56]

Il 27 ottobre 2017, insieme alla seconda stagione venne pubblicato anche un "aftershow" dedicato alla serie sul modello di altri programmi del genere prodotti dalle reti via cavo statunitensi per alcune serie di punta. Intitolato Beyond Stranger Things e condotto da Jim Rash, è un talk show in cui i membri del cast commentano gli sviluppi della trama e raccontano storie dal dietro le quinte.[57]

La produzione di una terza stagione, dopo essere stata informalmente confermata da Matt Duffer in un'intervista già nell'agosto 2017,[58] è stata ufficialmente annunciata il 1º dicembre 2017.[1]

Accoglienza

Critica

Template:Citazione La prima stagione venne accolta positivamente dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes registra un indice di gradimento del 94%, con un voto medio di 7,96 su 10 basato su 69 recensioni e un giudizio riassuntivo che recita: «Emozionante, straziante, e talvolta spaventosa, Stranger Things è un appassionante omaggio ai film di Spielberg e alla televisione vintage degli anni ottanta».[59] Su Metacritic registra invece un punteggio di 76 su 100 basato su 34 recensioni.[60]

Secondo Mary McNamara del Los Angeles Times è una celebrazione della nostalgia verso il periodo in cui è ambientata, che riesce ad onorare le opere alle quali si ispira raccontando una storia paurosa e dolce allo stesso tempo.[61] La critica apprezzò particolarmente le interpretazioni del cast, in particolare dei più piccoli.[61] Anche Daniel D'Addario del TIME parlò di «nostalgia che funziona», che risulta «calda e accogliente» grazie alla profonda predilezione verso le opere su cui si basa.[62] Per Maureen Ryan di Variety richiama Stand by Me e X-Files, risultando nel complesso come un lungo omaggio alle opere di Steven Spielberg, in particolar modo E.T..[63] Come le opere di Spielberg, la serie fa infatti uso di consolidate convenzioni del genere fantascientifico per esplorare ansie in cui è facile identificarsi, dai timori dei genitori nel veder crescere i figli alle paure che si celano tra amici anche di lunga data sul fatto che potrebbero non conoscersi affatto, le quali fanno da cornice all'aspetto più magico: l'inaspettato legame che si sviluppa tra i bambini e la strana visitatrice dall'aspetto intimidatorio ma che cela misteri potenzialmente meravigliosi.[63] Secondo la Ryan, Winona Ryder riuscì inoltre a far risultare paurose e commoventi scene che avrebbero potuto facilmente diventare ridicole e frutto di cliché, mentre il successo della serie risiede anche nel «misto di innocenza, cameratismo, sarcasmo e paura» trasmesso dai ragazzi e in particolare alla «perfetta» interpretazione di Millie Bobby Brown.[63]

Per Jen Chaney di Vulture è in grado di ricordare allo spettatore come l'infanzia può facilmente terminare in un istante e come i propri riferimenti nella pop culture possono aiutare, molto tempo dopo, a ritrovarla.[64] Per Chaney gli autori riuscirono ad ottenere un buon bilanciamento tra l'aspetto metacinematografico e il tentativo di produrre un nuovo esempio di paranoico, magico e spaventoso realismo degno di essere affiancato alle opere di Spielberg, Stephen King, John Carpenter e Wes Craven.[64] Altri critici come Hank Stuever e Chuck Bowen fecero invece notare la presenza di buchi narrativi e come ai contesti famigliari rappresentati sia stata data poca profondità e originalità.[65][66]

Più di un commentatore la descrisse come se fosse un film scritto da Stephen King, diretto da Steven Spielberg e musicato da John Carpenter.[67][68] Lo stesso Stephen King ebbe occasione di paragonarla al meglio delle sue opere, giudicandola su Twitter come «puro divertimento», un'opera da "A+" (massimo voto scolastico) e da non perdere, in cui «Winona Ryder eccelle».[69]

Anche la seconda stagione venne accolta positivamente dalla critica. Maureen Ryan di Variety lamentò come la prima parte della stagione sia dotata di un ritmo più lento, tuttavia grazie alla qualità del cast e allo sviluppo della trama più deciso negli episodi seguenti ritorna avvincente quanto la prima stagione.[70] Kelly Lawler di USA Today sottolineò come la trama sia più trascinata dai personaggi, apprezzando come a personaggi meno centrali nella prima stagione sia stato dato più spazio con ottimi risultati; per la critica la serie continua a fare buon uso di un cast multi-generazionale di talento e un'intrigante mitologia.[71] Matt Webb Mitovich di TVLine la paragonò a L'Impero colpisce ancora sia per il risultare un sequel in cui "la posta in gioco è più alta per un gruppo di improbabili eroi", sia per il viaggio intrapreso autonomamente da Undici raffrontabile a quello di Luke Skywalker nel film della saga di Guerre stellari.[72] Per Rob Sheffield di Rolling Stone è una vera opera horror, più oscura della prima stagione ma con la stessa grande forza emotiva;[73] anche secondo Allison Keene di Collider riesce a ben ripagare le attese.[74] Rotten Tomatoes ne registra un indice di gradimento del 94%, con un voto medio di 7,83 su 10 basato su 109 recensioni e il seguente giudizio complessivo: «La lenta nel svilupparsi seconda stagione di Stranger Things bilancia momenti di humor e una dolcezza nostalgica contro un crescente horror risultando ancora più efficace grazie ai corposi personaggi e al tono suggestivo».[75] Su Metacritic registra un punteggio di 78 su 100 basato su 32 recensioni.[76]

Reazioni del pubblico

Netflix non offre dati sul numero di visioni generate dai prodotti presenti sulla sua piattaforma, tuttavia la popolarità guadagnata dall'opera nelle settimane seguenti il debutto, in particolare sui social network, fu sottolineata da diverse testate. Venne ad esempio segnalato come abbia rapidamente ispirato saggi sull'amicizia d'infanzia, sulla rappresentazione delle donne nella serie e sul potere della nostalgia, oltre che la produzione di vari meme e un generatore di immagini GIF ispirato alla scena in cui Will comunica con la madre usando le luci natalizie.[37][77][78] Un particolare riscontro venne conseguito dal personaggio di Barbara Holland, chiamato nella serie anche semplicemente "Barb" e interpretata dall'assoluta esordiente Shannon Purser: definita da un articolo del Financial Times come un'«improbabile nuova icona di stile»,[79] Barb fu oggetto di diversi omaggi e vide vari utenti della rete paragonare a lei il proprio aspetto degli anni ottanta.[77][80]

La casa indipendente Infamous Quests nel mese di agosto 2016 omaggiò la serie pubblicando un omonimo videogioco gratuito di avventura punta e clicca per pc dalla grafica rétro,[81] mentre nel mese di ottobre 2016 divenne virale il corto animato A Stranger Things Christmas, ideato da Leigh Lahav e Oren Mendez, che propone un seguito al finale della prima stagione ispirato ai Peanuts.[82][83]

Primi cosplay dedicati ai protagonisti della serie erano già stati avvistati al Comic-Con di San Diego di fine luglio 2016;[84] costumi a tema Stranger Things registrarono poi una certa popolarità in occasione del seguente Halloween,[85][86] e dell'anno successivo.[87]

A inizio novembre 2017, poco dopo la pubblicazione della seconda stagione, la Nielsen stimò un'audience di 15,8 milioni di telespettatori statunitensi per il primo episodio nei primi tre giorni di distribuzione, di cui circa 361 000 avevano visto tutti i nove episodi nelle prime 24 ore; Parrot Analytics la indicò invece come la serie statunitense più popolare.[88]

Riconoscimenti

Golden Globe

L'8 gennaio 2017, alla 74ª edizione dei Golden Globe, la fiction venne nominata come miglior serie televisiva drammatica, mentre Winona Ryder fu candidata alla miglior interpretazione di un'attrice in una serie TV drammatica.[89]

Emmy Awards

Per la 69ª edizione dei Primetime Emmy Awards, tenutasi il 17 settembre 2017, la serie ha ricevuto cinque premi e diciotto candidature complessive, risultando tra i programmi più nominati:[90]

Inoltre il video a 360 gradi Stranger Things - Virtual Reality / 360 Experience fu candidato come miglior realizzazione creativa nell'interattività multimediale per un programma scritturato.[90]

Grammy Awards

Il 12 febbraio 2017, alla 59ª edizione dei Grammy Awards, i due volumi che comprendono la colonna sonora della prima stagione (Stranger Things Volume 1 e Stranger Things Volume 2) furono nominati nella categoria miglior composizione di colonna sonora per arti visive.[91]

Altri riconoscimenti

ACE Eddie Awards

Il 27 gennaio 2017, alla 67ª edizione degli ACE Eddie Awards, assegnati annualmente dall'American Cinema Editors, Dean Zimmerman e Kevin D. Ross ottennero una nomination ciascuno nella categoria miglior montaggio per una serie di un'ora non commerciale, rispettivamente grazie agli episodi Capitolo primo - La scomparsa di Will Byers e Capitolo sette - La vasca da bagno.[92]

American Film Institute Awards

In occasione degli AFI Awards 2016, annunciati l'8 dicembre 2016 e celebrati il seguente 7 gennaio, l'American Film Institute inserì Stranger Things tra i dieci programmi televisivi dell'anno.[93]

Art Directors Guild Awards

L'11 febbraio 2017, alla 21ª edizione degli Art Directors Guild Awards, premi che si prefiggono di riconoscere le eccellenze nelle produzioni di scenografie, lo scenografo Chris Trujillo venne candidato nella categoria riservata alle serie televisive in costume o fantasy di un'ora girate in modalità single-camera, per gli episodi Capitolo primo - La scomparsa di Will Byers, Capitolo tre - Luci natalizie e Capitolo otto - Il sottosopra.[94]

Bram Stoker Awards

Ai Bram Stoker Awards per l'anno 2016, celebrati il 29 aprile 2017, Matt e Ross Duffer vennero candidati due volte nella categoria per la miglior sceneggiatura, grazie agli episodi Capitolo primo - La scomparsa di Will Byers e Capitolo otto - Il sottosopra.[95]

British Academy Television Awards

Il 14 maggio 2017, ai British Academy Television Awards, Stranger Things venne nominata come miglior programma televisivo internazionale.[96]

CAS Awards

Il 18 febbraio 2017, alla 53ª edizione dei CAS Awards, assegnati dalla Cinema Audio Society, Chris Durfy, Joe Barnett, Adam Jenkins, Judah Getz e John Guentner furono candidati nella categoria miglior serie TV di un'ora grazie all'episodio Capitolo sette - La vasca da bagno.[97]

Costume Designers Guild Awards

Alla 19ª edizione dei Costume Designers Guild Awards, celebrati il 21 febbraio 2017, le costumiste Kimberly Adams e Malgosia Turzanska risultarono candidate nella categoria miglior serie televisiva in costume.[98]

Critics' Choice Awards

L'11 dicembre 2016, alla 22ª cerimonia dei Critics' Choice Awards, la serie venne nominata come miglior serie televisiva drammatica e miglior serie meritevole di binge watching.[99]

DGA Awards

Il 4 febbraio 2017, alla 69ª edizione dei DGA Awards, assegnati annualmente dalla Directors Guild of America, Matt e Ross Duffer, insieme alla squadra di regia composta da Timothy Lonsdale, Richard Denault, Maria Battle Campbell, Kristina M. Peterson, Simeon Jones e Franchesca Winters, vennero nominati nella categoria riservata alle serie televisive drammatiche per l'episodio Capitolo primo - La scomparsa di Will Byers.[100]

Golden Reel Awards

Il 19 febbraio 2017, alla 64ª edizione dei Golden Reel Awards, assegnati dalla Motion Picture Sound Editors, David Klotz vinse il premio al miglior montaggio sonoro per programmi televisivi dalla durata fino a 75 minuti nella sottocategoria colonna sonora; mentre Jacob McNaughton

Il 19 febbraio 2017, alla 64ª edizione dei Golden Reel Awards, assegnati dalla Motion Picture Sound Editors per i migliori montaggi sonori, David Klotz vinse il premio alla miglior colonna sonora per programmi TV di breve durata grazie all'episodio Capitolo tre - Luci natalizie, mentre Bradley North, Jacob McNaughton, Noel Vought, Craig Henighan, Jordan Wilby e Jonathan Golodner risultarono candidati in nella categoria per gli effetti sonori per programmi TV di breve durata grazie all'episodio Capitolo otto - Il sottosopra.[101][102]

Hollywood Music in Media Awards

Nel mese di novembre 2016, alla 7ª edizione degli Hollywood Music in Media Awards, Nora Felder vinse il premio per la miglior supervisione musicale per una serie televisiva. Alla stessa edizione Kyle Dixon e Michael Stein erano stati nominati entrambi nelle categorie miglior sigla per una serie televisiva o digitale e miglior colonna sonora per una serie o miniserie televisiva.[103][104]

Hugo Awards

Agli Hugo Awards 2017, celebrati l'11 agosto 2017, Matt e Ross Duffer furono candidati al premio Hugo per la miglior rappresentazione drammatica, forma lunga.[105]

Location Managers Guild Awards

Alla 4ª edizione dei Location Managers Guild Awards, celebrati l'8 aprile 2017, Tony Holley fu candidato nella categoria per le migliori location in una serie televisiva in costume.[106]

Make-Up Artists and Hair Stylists Guild Awards

Il 19 febbraio 2017, ai Make-Up Artists and Hair Stylists Guild Awards, le truccatrici Amy L. Forsythe e Samantha Smith vennero candidate nella categoria dedicata al miglior trucco per personaggi di una serie televisiva in costume, mentre Sarah Hindsgaul e Evelyn Roach sono candidate nella categoria miglior acconciature per personaggi di una serie televisiva in costume.[107]

MTV Movie & TV Awards

Agli MTV Movie & TV Awards 2017, celebrati il 7 maggio dello stesso anno, Stranger Things vinse il premio serie televisiva dell'anno, mentre Millie Bobby Brown vinse il premio al miglior attore in una serie televisiva; Millie Bobby Brown era candidata anche nella categoria miglior eroe, e il Demogorgone come miglior cattivo.[108][109]

National Television Awards

Il 25 gennaio 2017, ai National Television Awards Stranger Things era nominata come miglior serie televisiva in costume.[110]

Peabody Awards

Ai Peabody Awards per l'anno 2016, annunciati il 12 aprile 2017 e celebrati il seguente 20 maggio in una serata di gala, la serie venne candidata come miglior programma d'intrattenimento.[111]

People's Choice Awards

Il 18 gennaio 2017, alla 43ª cerimonia dei People's Choice Awards, la serie risultò candidata nelle categorie serie TV preferita e serie TV sci-fi/fantasy "premium" preferita, mentre Millie Bobby Brown fu nominata come attrice preferita in una serie TV sci-fi/fantasy.[112]

Producers Guild Awards

Il 28 gennaio 2017, alla 28ª cerimonia dei Producers Guild Awards, i produttori Matt Duffer, Ross Duffer, Shawn Levy, Dan Cohen e Iain Paterson vinsero il premio Norman Felton per il miglior produttore di televisione episodica drammatica.[113]

Satellite Awards

Il 19 febbraio 2017, alla 21ª edizione dei Satellite Awards, Stranger Things venne candidata come miglior serie televisiva di genere, mentre Winona Ryder fu nominata come miglior attrice in una serie TV drammatica.[114]

Saturn Awards

Alla 43ª edizione dei Saturn Awards, celebrata il 28 giugno 2017, Stranger Things fu riconosciuta miglior serie televisiva distribuita attraverso un nuovo media e Millie Bobby Brown vinse il premio al miglior giovane attore in una serie televisiva; Winona Ryder era inoltre candidata come miglior attrice in una serie televisiva.[115][116]

Screen Actors Guild Awards

Il 29 gennaio 2017, alla 23ª edizione degli Screen Actors Guild Awards, il cast della serie (Millie Bobby Brown, Cara Buono, Joe Chrest, Natalia Dyer, David Harbour, Charlie Heaton, Joe Keery, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Matthew Modine, Rob Morgan, John Paul Reynolds, Winona Ryder, Noah Schnapp, Mark Steger e Finn Wolfhard) vinse il premio per la miglior interpretazione di un cast corale in una serie TV drammatica; inoltre Millie Bobby Brown e Winona Ryder erano entrambe state candidate alla miglior interpretazione di un'attrice in una serie TV drammatica.[117][118]

Society of Camera Operators Awards

L'11 febbraio 2017, alla cerimonia dei Society of Camera Operators Awards, Bob Gorelick fu candidato come miglior operatore di ripresa televisivo.[119]

TCA Awards

Alla 33ª edizione dei Television Critics Association Awards, celebrata il 5 agosto 2017, Stranger Things è candidata nelle categorie programma dell'anno, miglior realizzazione drammatica e miglior nuovo programma televisivo.[120]

Teen Choice Awards

Ai Teen Choice Awards 2017 la serie è candidata come miglior serie sci-fi/fantasy e miglior serie emergente; Millie Bobby Brown e Finn Wolfhard sono entrambi candidati nella categoria miglior star televisiva emergente.[121][122]

VES Awards

Il 7 febbraio 2017, alla 15ª edizione dei VES Awards, assegnati dalla Visual Effects Society, Marc Kolbe, Aaron Sims e Olcun Tan furono candidati nella categoria migliori effetti visivi in un episodio fotorealistico per la raffigurazione del Demogorgone.[123]

Writers Guild of America Awards

Il 19 febbraio 2017, alla 69ª edizione dei Writers Guild of America Awards, Paul Dichter, Justin Doble, Matt e Ross Duffer, Jessica Mecklenburg, Jessie Nickson-Lopez e Alison Tatlock vennero nominati grazie a Stranger Things nelle categorie miglior serie TV drammatica e miglior nuova serie televisiva.[124]

Note

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Bibliografia

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