Religione popolare cinese

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La '''religione tradizionale cinese''', anche detta '''Shenismo''' (神教, ''Shénjiào''), è la religione etnica dei [[Han|Cinesi Han]], consistente nel culto degli "shen" (, ''shén'', traducibile in "divinità", "spiriti", "consapevolezze", "coscienze", "archetipi"), che possono essere divinità della natura e del luogo, antenati deificati come gli dèi dei lignaggi (clan), dei villaggi o delle città, della nazione cinese ([[eroi]] culturali), o gli antenati della famiglia. Tali dèi e spiriti sono considerati forme medianti del ''Tian'' (天), il Cielo (che corrisponde al [[Universo|Cosmo]] o all'[[Dio|Uno]] del pensiero europeo). Il [[drago]] (, ''lóng'') è considerato un simbolo della potenza generativa nel suo principio ''[[yin e yang|yang]]'' (maschile, ordinatore). [[Mitologia|Narrative sacre]] riguardanti le più importanti di queste divinità sono state codificate nel corso del tempo nella [[mitologia cinese]].
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La '''religione tradizionale cinese''', o '''religione popolare cinese''', o semplicemente '''religione cinese''', è la [[religione]] etnica dei [[Han|Cinesi Han]]. Essendo una spiritualità nativa e spontanea, essa non ha nome oggettivante nella tradizione popolare, ma è stata variamente studiata nei circoli intellettuali già dai primi secoli come '''Shendao''' (神道, ''Shéndào'', "via degli dèi"),e nel XX e XXI secolo con nomi quali '''Universismo cinese''',e '''Shenxianesimo''' (神仙教, ''Shénxiānjiào'', letteralmente "vie di dèi e immortali"). Il governo della Cina contemporanea definisce i culti di dèi e antenati nei suoi documenti ufficiali come "credenza nativa" (民間信仰, ''mínjiān xìnyǎng'', dove ''minjian'' significa "del popolo"), uno statuto speciale che li distingue dalle "religioni" (宗教, ''zōngjiào''), termine che in cinese definisce le religioni intese come "dottrine".
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Tali culti sono sovente categorizzati come "[[Taoismo]]", poiché il Taoismo è scaturito da un processo di formalizzazioni dottrinali di idee già contenute nella religiosità indigena cinese; inoltre nei secoli le istituzioni taoiste hanno giocato un ruolo di amministrazione, e spesso assimilazione, dei culti locali. Il [[Confucianesimo]] nel suo aspetto religioso coincide con il culto degli antenati mediatori del Tian.
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== Descrizione ==
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Il Confucianesimo imperiale tollerò i culti popolari, in modo non dissimile da quanto avvenne nel mondo [[Grecia antica|greco antico]] nel rapporto tra scuole filosofiche e [[Religione della Grecia antica|religione tradizionale greca]]. Anche se ciò avvenne in modo specularmente opposto, ovvero: nell'antica Grecia la filosofia era un fatto privato e la religione un fatto pubblico; in Cina la religione popolare era un fatto privato mentre la dottrina canonica era un fatto pubblico.<ref>Max Weber, Sociologia della religione, II, pag. 237.</ref>
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La religione tradizionale cinese consiste nel culto degli "shen" (神, ''shén'', "dèi" o "spiriti", i principii che generano e formano — concetto 申 ''shēn'' — gli enti e i fenomeni, anche detti 帝, ''dì'', "divi", "divinità", soprattutto ma non esclusivamente nelle loro forme incarnate), che possono essere divinità cosmiche della natura e del luogo, progenitori deificati dei lignaggi gentilizi (祖, ''zŭ''), eroi immortali (仙, ''xiān''), dèi dei villaggi o delle città, della nazione cinese. Tali dèi e spiriti sono considerati forme medianti riproducenti l'ordine dinamico (理, ''Lǐ'' o |道, ''Dào'') del Cielo (天, ''Tiān''), o "Dio Sommo" (上帝, ''Shàngdì'') o "Dio del Cielo" (天帝, ''Tiāndì''), e chiamato nella tradizione popolare cinese con una varietà di altri nomi (tra cui "Dio di Giada", 玉帝, ''Yùdì''), che regola i fenomeni naturali e umani.  
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Secondo statistiche riferite al 2010, in [[Cina]] la religione tradizionale è praticata da 932 milioni di persone (56%), di cui 173 milioni (13%) in un inquadramento rituale e/o dottrinale taoista.<ref name="CSLS2010">2010 Chinese Spiritual Life Survey conducted by Dr. Yang Fenggang, Purdue University’s Center on Religion and Chinese Society. Statistics published in: Katharina Wenzel-Teuber, David Strait. ''[http://www.china-zentrum.de/fileadmin/redaktion/RCTC_2012-3.29-54_Wenzel-Teuber_Statistical_Overview_2011.pdf People’s Republic of China: Religions and Churches Statistical Overview 2011]''. Religions & Christianity in Today's China, Vol. II, 2012, No. 3, pp. 29-54, ISSN: 2192-9289.</ref> A [[Taiwan]], secondo statistiche del 2005, il 33% della popolazione si identifica come "taoista", comprendendo in tale definizione anche i culti locali.
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Esso è al contempo trascendente e immanente, manifesto come la volta celeste e il polo nord, e le costellazioni che vi ruotano intorno, e appunto riprodotto in una ''creatio continua'' dagli spiriti di tutti i fenomeni. Il drago (龙, ''lóng'') è considerato un simbolo della potenza generativa nel suo aspetto ''[[yin e yang|yang]]'' (ordinatore; oppure come unione perfettamente equilibrata dello ''yin'' e dello ''yang''), di composizione e crescita dell'ordine del Cielo, quindi degli ''shen'', contrapposti ai principii ''yin'', di contrazione o decrescita, i 鬼, ''guǐ'' ("demoni"). [[Mitologia|Narrative sacre]] riguardanti le divinità sono state codificate nel corso del tempo nella [[mitologia cinese]].
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Della stessa tipologia e fortemente influenzate dalla religione cinese, anche se differenti per locazione geografica e contenuti etnici e storico-mitologici, sono le religioni [[Shinto]] giapponesi (lo stesso termine giapponese ''Shinto'' deriva dal cinese 神道 ''Shéndào'') e quelle tradizionali vietnamite. [[Taoismo]] e [[Confucianesimo]] rappresentano due grandi formalizzazioni dottrinali, istituzionali e rituali del pensiero comune soggiacente alla spiritualità cinese, senza tuttavia comprenderla ed esaurirla nella sua interezza, tanto che varie e innumerevoli — e nel loro complesso maggioritarie — sono le formulazioni nelle quali il patrimonio spirituale cinese si organizza al di fuori delle due grandi dottrine e su tutti i livelli della società cinese, dai riti di stato, al livello regionale, a quello di lignaggio, a quello del villaggio locale.
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==Storia==
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Gli imperatori, che nella storia cinese adottarono variamente confucianesimo o taoismo (e talvolta il buddhismo) come dottrine ufficiali di stato, tolleravano i culti di dèi e antenati praticati dalla maggioranza della popolazione, in modo non dissimile da quanto avveniva nel periodo classico europeo nel rapporto tra scuole filosofiche e culti religiosi. Tuttavia, ciò avvenne in modo specularmente opposto in Cina rispetto all'Europa, ovvero: nel periodo classico europeo la filosofia era un fatto privato e la ''religio'' (i culti) un fatto pubblico; in Cina i culti a dèi e antenati hanno un aspetto di pratica privata e un aspetto di pratica pubblica (culti di stato), mentre la dottrina canonica è un fatto pubblico.
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I moti rivoluzionari e riformatori della Cina moderna cercarono di eliminare questa religione a partire dall'ultimo decennio della [[dinastia Qing]] e poi nella [[Repubblica di Cina (1912-1949)|prima repubblica (1912-1949)]], così come durante la [[Rivoluzione Culturale]] nel periodo [[maoismo|maoista]], ma a partire dagli anni 1980 ha vissuto una rinascita sia in Cina, con le riforme di [[Deng Xiaoping]] che inaugurarono il [[socialismo con caratteristiche cinesi]], che a Taiwan. Oggi i culti di dèi e antenati godono di grande libertà e alcuni culti di importanza nazionale sono celebrati anche ufficialmente dal governo cinese. Secondo lo studioso Ian Johnson, lo stato cinese è impegnato oggi, con [[Xi Jinping]] (cf. [[pensiero di Xi Jinping|xismo]], che propone una sintesi tra socialismo e cultura tradizionale cinese), in una ricostruzione "altamente curata" dei culti tradizionali come "religione civile" per la Cina, nonché nel recupero delle dottrine filosofiche cinesi nell'ideologia di stato. Di fatto i culti agli dèi e agli antenati sono entrati nel glossario ufficiale dello stato centrale a partire dagli anni 2010, sotto il nome di "credenza nativa" (民間信仰, ''mínjiān xìnyǎng'', dove ''minjian'' significa "del popolo"), una terminologia che conferisce ad essi uno statuto speciale che li distingue dalle "religioni" (宗教, ''zōngjiào''), termine che in cinese definisce le religioni intese come "dottrine". Mentre le ''zongjiao'', in quanto sistemi di fede astratti e ideologici, sono sottoposte a un controllo più stringente da parte dello stato (specialmente le religioni percepite come estranee alla civiltà cinese e dannose per la salute pubblica), la legislazione per le ''minjian xinyang'' ne permette una regolamentazione più fluida e ne valorizza l'importanza per la stabilità economica e sociale.
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Secondo statistiche riferite al 2010, in Cina la religione tradizionale è praticata da 932 milioni di persone (70%), di cui 173 milioni (13%) in un inquadramento rituale e/o dottrinale taoista. Il numero dei templi dei culti tradizionali (''minjian xinyang'') in Cina è stimato essere tra uno e due milioni, un numero di gran lunga superiore alle poche decine di migliaia di luoghi di culto delle cinque dottrine (''zongjiao'') gestite in maniera centralizzata dallo stato (buddhismo, taoismo, islam, cattolicesimo e protestantesimo).
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==Organizzazioni religiose popolari==
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Nell'alveo della religione tradizionale sono emerse, a partire dalla [[dinastia Song]] e con una proliferazione significativa a partire dal XX secolo, un enorme numero di gruppi organizzati (民間宗教, ''mínjiān zōngjiào'', "dottrine popolari") che combinano elementi della cosmologia e del pantheon tradizionali con elementi di dottrina ed [[escatologia]] ispirati a modelli principalmente buddhisti, confuciani e taoisti.
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Le maggiori tradizioni di sette comprendono lo [[Weixinismo]] (唯心聖教, ''Wéixīn Shèngjiào''), il [[Baguaismo]] (八卦教 ''Bāguàjiào''), il [[Luoismo]] (罗教 ''Luójiào''), la [[Chiesa dell'Altissimo Supremo]] (太上会 ''Tàishànghuì''), la [[Chiesa del Cielo e della Terra]] (天地会 ''Tiāndìhuì''), la [[Chiesa Armoniosa della Tri-Unità]] (三一教协会 ''Sānyī jiào xiéhuì''), lo [[Zailiismo]] (在理教 ''Zàilǐjiào''), la [[Via del Cielo Anteriore]] (先天道 ''Xiāntiāndào''), la [[Chiesa Universale della Via e della sua Virtù]] (万国道德会 ''Wànguó Dàodéhuì''), il [[Tiandiismo]] (天帝教 ''Tiāndìjiào''), la [[Tradizione Confuciana della Via agli Dèi]] (儒宗神教 ''Rúzōng Shénjiào''), e vari altri gruppi maggiori e sottogruppi.
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Secondo rapporti del governo cinese, che a partire dagli anni 1980 iniziò a tollerare l'esistenza di queste organizzazioni e a partire dagli anni 2000 a conferirvi riconoscimenti formali a livello provinciale, esse costituiscono la principale forma di religione organizzata nella Cina contemporanea. Queste religioni hanno trovato una forte espansione non solo in Cina, ma anche a Taiwan e tra le popolazioni di cinesi espatriati in tutta l'Asia.
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Nei primi decenni della sua dominazione la Repubblica Popolare Cinese cercò di eliminare questa religione, ma a partire dagli anni 1980 ha vissuto una rinascita sia in Cina che a Taiwan. Oggi alcuni culti di importanza nazionale sono celebrati dal governo cinese, tra questi il culto della dea [[Mazu]] nella Cina meridionale, il culto di [[Huangdi]] (l'"Imperatore Giallo", venerato come patriarca di tutti i Cinesi, i "Figli del Drago") e [[Yandi]], il dio dell'agricoltura [[Shennong]], [[Pangu]], [[Caishen]] e altre divinità.
 
==Galleria immagini==
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Immagine:文澳 城隍廟.jpg|Il tempio della [[Chenghuangshen|Città di Dio]] di Wenao, [[Magong City|Magong]], [[Taiwan]].
Immagine:文澳 城隍廟.jpg|Il tempio della [[Chenghuangshen|Città di Dio]] di Wenao, [[Magong City|Magong]], [[Taiwan]].
Immagine:Heshen temple in Hequ, Xinzhou, Shanxi, China.jpg|Tempio di [[Hebo]], il dio del [[fiume Giallo]], una forma di spicco di Heshen (dio del fiume), in [[Hequ County|Hequ]], [[Xinzhou]], [[Shanxi]].
Immagine:Heshen temple in Hequ, Xinzhou, Shanxi, China.jpg|Tempio di [[Hebo]], il dio del [[fiume Giallo]], una forma di spicco di Heshen (dio del fiume), in [[Hequ County|Hequ]], [[Xinzhou]], [[Shanxi]].
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Immagine:Guangzhou Chenghuang Miao 2014.01.24 16-47-58.jpg|Tempio del Dio del Confine Cittadino (城隍神 ''Chénghuángshén'') a [[Guangzhou]], [[Guangdong]].
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Immagine:赵公明财神庙 35.jpg|Veduta del Tempio di Zhao Gongming (赵公明), incarnazione del ''Cáishén'' (财神, "Dio della Ricchezza"), a [[Contea di Zhouzhi|Zhouzhi]], [[Xi'an]], [[Shaanxi]].
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Immagine:Temple of the Mother Goddess of the Yellow River in Qingtongxia, Ningxia.jpg|Tempio della Dea Madre del Fiume Giallo (黄河女神 ''Huánghé Nǚshén''), centro di culto di un nuovo sobborgo residenziale della città di Qingtongxia, [[Ningxia]].
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Immagine:炎黄二帝巨型塑像远景视角.JPG|Statue di [[Huang Di|Huangdi]] e [[Yandi]] scolpite nella roccia presso un complesso cerimoniale per culti di stato ai due dèi-antenati dei Cinesi, incarnazioni nello spazio-tempo di potenze cosmiche (sono due delle "Cinque Forme del Dio Supremo", 五方上帝 ''Wǔfāng Shàngdì''), a [[Zhengzhou]], [[Henan]].
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Immagine:Template of Dragon King at Sanya.JPG|Tempio del Re Drago (龙王 ''Lóngwáng'') o Dio Drago (龙神 ''Lóngshén'') a [[Sanya]], [[Hainan]].
Immagine:Flag of the Peoples Republic of China svg.png|Bandiera della Cina
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Immagine:Tian, god of the square of the north astral pole_svg.png|Tian o Di come il quadrato della stella polare
Immagine:Tian, god of the square of the north astral pole_svg.png|Tian o Di come il quadrato della stella polare
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Immagine:Chinese_ancestor-gods_belief_by_province_of_China_(Chinese_Spiritual_Life_Survey_2010).png|Culto degli dèi ancestrali in Cina
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Immagine:Folk_religious_sects'_influence_by_province_of_China_(alternate).png|Religione popolare in Cina
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Immagine:Taoist_Church_influence_in_China_(alternate).png|Taoismo in Cina
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Immagine:Map_of_sinitic_languages_full-it.svg.png|Lingue cinesi
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Immagine:Map_of_the_Chinese_Diaspora_in_the_World.svg.png|Cinesi nel mondo
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* [[Taoismo]]
* [[Taoismo]]
* [[Confucianesimo]]
* [[Confucianesimo]]
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* [[Sciamanesimo coreano]]
* [[Shinto]]
* [[Shinto]]
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* [[Andromediani]]
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== Note ==
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* [[Homo Erectus Pekinensis]]
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<references/>
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* [[Homo Sapiens Sapiens]]
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* [[Anunnaki]]
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* [[Caprini]]
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* [[Rettiliani]]
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* [[Tau Cetians]]
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* [[Huang Di]]
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* [[Piramidi cinesi]]
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* [[Polaris]]
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* [[Grande Carro]]
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* [[Immortale|Immortali]]
== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.miti3000.it/mito/index.htm?http://www.miti3000.it/mito/rel_cina.htm|Le religioni cinesi}}
* {{cita web|http://www.miti3000.it/mito/index.htm?http://www.miti3000.it/mito/rel_cina.htm|Le religioni cinesi}}
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https://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_folk_religion
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[https://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_folk_religion link]
[[Categoria:Culti ufologici]]
[[Categoria:Culti ufologici]]
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[[categoria:Andromediani]]
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[[Categoria:paleoastronautica]]

Versione attuale delle 22:39, 7 mar 2024

"Lu" simbolo della religione tradizionale cinese

La religione tradizionale cinese, o religione popolare cinese, o semplicemente religione cinese, è la religione etnica dei Cinesi Han. Essendo una spiritualità nativa e spontanea, essa non ha nome oggettivante nella tradizione popolare, ma è stata variamente studiata nei circoli intellettuali già dai primi secoli come Shendao (神道, Shéndào, "via degli dèi"),e nel XX e XXI secolo con nomi quali Universismo cinese,e Shenxianesimo (神仙教, Shénxiānjiào, letteralmente "vie di dèi e immortali"). Il governo della Cina contemporanea definisce i culti di dèi e antenati nei suoi documenti ufficiali come "credenza nativa" (民間信仰, mínjiān xìnyǎng, dove minjian significa "del popolo"), uno statuto speciale che li distingue dalle "religioni" (宗教, zōngjiào), termine che in cinese definisce le religioni intese come "dottrine".

Indice

Descrizione

La religione tradizionale cinese consiste nel culto degli "shen" (神, shén, "dèi" o "spiriti", i principii che generano e formano — concetto 申 shēn — gli enti e i fenomeni, anche detti 帝, , "divi", "divinità", soprattutto ma non esclusivamente nelle loro forme incarnate), che possono essere divinità cosmiche della natura e del luogo, progenitori deificati dei lignaggi gentilizi (祖, ), eroi immortali (仙, xiān), dèi dei villaggi o delle città, della nazione cinese. Tali dèi e spiriti sono considerati forme medianti riproducenti l'ordine dinamico (理, o |道, Dào) del Cielo (天, Tiān), o "Dio Sommo" (上帝, Shàngdì) o "Dio del Cielo" (天帝, Tiāndì), e chiamato nella tradizione popolare cinese con una varietà di altri nomi (tra cui "Dio di Giada", 玉帝, Yùdì), che regola i fenomeni naturali e umani.

Esso è al contempo trascendente e immanente, manifesto come la volta celeste e il polo nord, e le costellazioni che vi ruotano intorno, e appunto riprodotto in una creatio continua dagli spiriti di tutti i fenomeni. Il drago (龙, lóng) è considerato un simbolo della potenza generativa nel suo aspetto yang (ordinatore; oppure come unione perfettamente equilibrata dello yin e dello yang), di composizione e crescita dell'ordine del Cielo, quindi degli shen, contrapposti ai principii yin, di contrazione o decrescita, i 鬼, guǐ ("demoni"). Narrative sacre riguardanti le divinità sono state codificate nel corso del tempo nella mitologia cinese.

Della stessa tipologia e fortemente influenzate dalla religione cinese, anche se differenti per locazione geografica e contenuti etnici e storico-mitologici, sono le religioni Shinto giapponesi (lo stesso termine giapponese Shinto deriva dal cinese 神道 Shéndào) e quelle tradizionali vietnamite. Taoismo e Confucianesimo rappresentano due grandi formalizzazioni dottrinali, istituzionali e rituali del pensiero comune soggiacente alla spiritualità cinese, senza tuttavia comprenderla ed esaurirla nella sua interezza, tanto che varie e innumerevoli — e nel loro complesso maggioritarie — sono le formulazioni nelle quali il patrimonio spirituale cinese si organizza al di fuori delle due grandi dottrine e su tutti i livelli della società cinese, dai riti di stato, al livello regionale, a quello di lignaggio, a quello del villaggio locale.

Storia

Gli imperatori, che nella storia cinese adottarono variamente confucianesimo o taoismo (e talvolta il buddhismo) come dottrine ufficiali di stato, tolleravano i culti di dèi e antenati praticati dalla maggioranza della popolazione, in modo non dissimile da quanto avveniva nel periodo classico europeo nel rapporto tra scuole filosofiche e culti religiosi. Tuttavia, ciò avvenne in modo specularmente opposto in Cina rispetto all'Europa, ovvero: nel periodo classico europeo la filosofia era un fatto privato e la religio (i culti) un fatto pubblico; in Cina i culti a dèi e antenati hanno un aspetto di pratica privata e un aspetto di pratica pubblica (culti di stato), mentre la dottrina canonica è un fatto pubblico.

I moti rivoluzionari e riformatori della Cina moderna cercarono di eliminare questa religione a partire dall'ultimo decennio della dinastia Qing e poi nella prima repubblica (1912-1949), così come durante la Rivoluzione Culturale nel periodo maoista, ma a partire dagli anni 1980 ha vissuto una rinascita sia in Cina, con le riforme di Deng Xiaoping che inaugurarono il socialismo con caratteristiche cinesi, che a Taiwan. Oggi i culti di dèi e antenati godono di grande libertà e alcuni culti di importanza nazionale sono celebrati anche ufficialmente dal governo cinese. Secondo lo studioso Ian Johnson, lo stato cinese è impegnato oggi, con Xi Jinping (cf. xismo, che propone una sintesi tra socialismo e cultura tradizionale cinese), in una ricostruzione "altamente curata" dei culti tradizionali come "religione civile" per la Cina, nonché nel recupero delle dottrine filosofiche cinesi nell'ideologia di stato. Di fatto i culti agli dèi e agli antenati sono entrati nel glossario ufficiale dello stato centrale a partire dagli anni 2010, sotto il nome di "credenza nativa" (民間信仰, mínjiān xìnyǎng, dove minjian significa "del popolo"), una terminologia che conferisce ad essi uno statuto speciale che li distingue dalle "religioni" (宗教, zōngjiào), termine che in cinese definisce le religioni intese come "dottrine". Mentre le zongjiao, in quanto sistemi di fede astratti e ideologici, sono sottoposte a un controllo più stringente da parte dello stato (specialmente le religioni percepite come estranee alla civiltà cinese e dannose per la salute pubblica), la legislazione per le minjian xinyang ne permette una regolamentazione più fluida e ne valorizza l'importanza per la stabilità economica e sociale.

Secondo statistiche riferite al 2010, in Cina la religione tradizionale è praticata da 932 milioni di persone (70%), di cui 173 milioni (13%) in un inquadramento rituale e/o dottrinale taoista. Il numero dei templi dei culti tradizionali (minjian xinyang) in Cina è stimato essere tra uno e due milioni, un numero di gran lunga superiore alle poche decine di migliaia di luoghi di culto delle cinque dottrine (zongjiao) gestite in maniera centralizzata dallo stato (buddhismo, taoismo, islam, cattolicesimo e protestantesimo).

Organizzazioni religiose popolari

Nell'alveo della religione tradizionale sono emerse, a partire dalla dinastia Song e con una proliferazione significativa a partire dal XX secolo, un enorme numero di gruppi organizzati (民間宗教, mínjiān zōngjiào, "dottrine popolari") che combinano elementi della cosmologia e del pantheon tradizionali con elementi di dottrina ed escatologia ispirati a modelli principalmente buddhisti, confuciani e taoisti.

Le maggiori tradizioni di sette comprendono lo Weixinismo (唯心聖教, Wéixīn Shèngjiào), il Baguaismo (八卦教 Bāguàjiào), il Luoismo (罗教 Luójiào), la Chiesa dell'Altissimo Supremo (太上会 Tàishànghuì), la Chiesa del Cielo e della Terra (天地会 Tiāndìhuì), la Chiesa Armoniosa della Tri-Unità (三一教协会 Sānyī jiào xiéhuì), lo Zailiismo (在理教 Zàilǐjiào), la Via del Cielo Anteriore (先天道 Xiāntiāndào), la Chiesa Universale della Via e della sua Virtù (万国道德会 Wànguó Dàodéhuì), il Tiandiismo (天帝教 Tiāndìjiào), la Tradizione Confuciana della Via agli Dèi (儒宗神教 Rúzōng Shénjiào), e vari altri gruppi maggiori e sottogruppi.

Secondo rapporti del governo cinese, che a partire dagli anni 1980 iniziò a tollerare l'esistenza di queste organizzazioni e a partire dagli anni 2000 a conferirvi riconoscimenti formali a livello provinciale, esse costituiscono la principale forma di religione organizzata nella Cina contemporanea. Queste religioni hanno trovato una forte espansione non solo in Cina, ma anche a Taiwan e tra le popolazioni di cinesi espatriati in tutta l'Asia.

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