Reincarnazione
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- | In ufologia alcuni ipotizzano che la resurrezione in carne ed ossa degli uomini da parte di [[Dio]] sia possibile, in quanto secondo la moderna teoria fisica del [[paradigma olografico]] la realtà sarebbe un'immensa simulazione digitale (ove i bit sarebbero cubi di lato lungo la lunghezza di Planck e il tempo avanzerebbe a scatti lunghi il tempo di Planck). Essendo la realtà una simulazione simile a un gioco per computer, [[Dio]] (colui che controlla la simulazione) può calcolare i "punti" degli omini (in flusso, istantaneamente da parte del sistema, con risultato fissato alla morte) e, avendo memorizzato tutti i dati fisici della persona fino al livello di dettaglio delle lunghezze di Planck, può benissimo "schiacciando un tasto" far "risorgere" (scientificamente si potrebbe dire ri-materializzare) le persone morte nel [[giudizio particolare]] dopo il [[giorno del Giudizio]]. Poi, una volta ri-create le persone, le può mandare (sempre "schiacciando un tasto") in [[Luoghi mitici e leggendari|paradiso]] (forse in [[sesta dimensione]]) se i punti di bene sono stati sufficienti, o all'[[Luoghi mitici e leggendari|inferno]] se i punti sono stati insufficienti. Per gli orientali queste rinascite accadrebbero immediatamente dopo la morte (e non nel lontano giorno futuro del [[giudizio particolare]]) e la gente si reincarnerebbe (con nuove nascite però, non per ri-materializzazione) meglio se i punti erano sufficienti e peggio se insufficienti. Però per gli indùisti nessuno può ricordare le proprie vite precedenti (quindi ci si può chiedere dov'è il premio o la punizione). | + | In ufologia alcuni ipotizzano che la resurrezione in carne ed ossa degli uomini da parte di [[Dio]] sia possibile, in quanto secondo la moderna teoria fisica del [[paradigma olografico]] la realtà sarebbe un'immensa simulazione digitale (ove i bit sarebbero cubi di lato lungo la lunghezza di Planck e il tempo avanzerebbe a scatti lunghi il tempo di Planck). Essendo la realtà una simulazione simile a un gioco per computer, [[Dio]] (colui che controlla la simulazione) può calcolare i "punti" degli omini (in flusso, istantaneamente da parte del sistema, con risultato fissato alla morte) e, avendo memorizzato tutti i dati fisici della persona fino al livello di dettaglio delle lunghezze di Planck, può benissimo "schiacciando un tasto" far "risorgere" (scientificamente si potrebbe dire ri-materializzare) le persone morte nel [[giudizio particolare]] dopo il [[giorno del Giudizio]]. Poi, una volta ri-create le persone, le può mandare (sempre "schiacciando un tasto") in [[Luoghi mitici e leggendari|paradiso]] (forse in [[sesta dimensione]]) se i punti di bene sono stati sufficienti, o all'[[Luoghi mitici e leggendari|inferno]] se i punti sono stati insufficienti. Per gli orientali queste rinascite accadrebbero immediatamente dopo la morte (e non nel lontano giorno futuro del [[giudizio particolare]]) e la gente si reincarnerebbe (con nuove nascite però, non per ri-materializzazione) meglio se i punti erano sufficienti e peggio se insufficienti. Però per gli indùisti nessuno può ricordare le proprie vite precedenti (quindi ci si può chiedere dov'è il premio o la punizione). Il senso potrebbe essere che anche se non ricordi le vite precedenti, l'anima inconscia registra comunque le lezioni apprese e sono quelle che contano. Detto questo, dopo n reincarnazioni, se il trend era a peggiorare si puo' approdare all'inferno (anche induismo e buddhismo hanno l'inferno) e se il trend era positivo alla fine approdare in paradiso (detto nirvana nel buddhismo e moksha nell'induismo). |
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Non vi sono prove scientifiche della reincarnazione. | Non vi sono prove scientifiche della reincarnazione. |
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- « L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. »
Italo Calvino
Per reincarnazione si intende la rinascita dell'anima o spirito di un individuo in un altro corpo fisico, trascorso un certo intervallo di tempo dopo la sua morte fisica. Va distinta dalla metempsicosi, letteralmente "passaggio da una mente all'altra", espressione spesso usata, per errore, al posto di metemsomatosi, letteralmente "passaggio da un corpo all'altro".
È una delle credenze più diffuse in ambienti legati all'Induismo, al Giainismo, al Sikhismo e di alcune religioni africane, così come di altre filosofie o movimenti religiosi. La maggior parte dei pagani contemporanei crede nella reincarnazione. Nel Cristianesimo, in particolare nel Cattolicesimo e nella Chiesa cristiana ortodossa, la resurrezione della carne è un dogma di fede stabilito nel Credo di Nicea e questa credenza è pienamente condivisa dall'Islam. Nell'antichità occidentale questa credenza era molto diffusa nelle scuole filosofiche, si ricorda lo stesso Platone. Divenne poi fondamentale nel misticismo neoplatonico pagano con Plotino, Giamblico e Proclo.
Nel secolo scorso, uno dei più importanti propugnatori della reincarnazione in Occidente è stato il filosofo austriaco Rudolf Steiner (1861-1925), nell'ambito della sua corrente di pensiero denominata Antroposofia.
Più di recente, la reincarnazione ha formato parte integrante del movimento New Age e di Scientology.
Il processo della reincarnazione è in accordo con la legge universale del Karma o legge di "Causa ed Effetto". Per parlare correttamente del processo della reincarnazione occorre avere chiaro il concetto di anima. Il concetto di anima è diverso dalle religioni che applicano la loro dottrina sull'idea del giudizio e della condanna eterna (religione cattolica, ebraica, musulmana), rispetto alle religioni la cui dottrina si basa sul concetto della reincarnazione in accordo con la legge del karma (Religione Induista, Buddista, parte del cristianesimo delle origini, ed altre religioni orientali). Per queste religioni il concetto di Anima risulta facente parte di Dio, quindi eterna, e pertanto è "preesistente" al corpo. L'anima essendo Energia Spirituale Creativa, facente parte di Dio, non è giudicata ne condannata da Dio. Segue da se, secondo libero arbitrio, la legge universale del karma in armonia con il processo della reincarnazione. Cosi, vita dopo vita, l'anima azzererà il suo debito karmico, e si evolverà fino al raggiungimento della Consapevolezza Assoluta che la vedrà divenire Uno con Dio e con tutto il Creato.
Secondo alcuni talvolta, erroneamente, si ritiene che il concetto di reincarnazione sia accostabile al concetto religioso di rinascita, tuttavia i due concetti sono ben distinti tra loro. In particolare per alcuni il Buddhismo afferma che non ci sia alcun sé, anima, spirito individuale o ātman che si possa reincarnare. Nella scuola Yogacara del Buddhismo Mahayana ha avuto origine la dottrina dell' ālāyavijñāna, la "coscienza deposito", l'ottava delle "coscienze", Vijñāṇa, che sarebbe la responsabile del trasferimento dei semi, o impressioni, che gli atti volitivi lasciano sul loro autore, anche alle rinascite successive. Questa coscienza successivamente venne identificata da alcuni autori yogacara come uguale al concetto del Tathāgatagarbha, la "Matrice dei Così-Venuti/Andati", e pertanto è ritenuta assolutamente identica alla Vacuità. È da tener presente che la dottrina dell' ālāyavijñāna fu tuttavia criticata e rigettata dagli autori madhyamaka, un'altra importante scuola mahayana, come "sostanzialista" in quanto sostanziava la vacuità. Altri però ritengono assurdo che i Buddisti non credano alla reincarnazione, perchè tutti i loro sforzi di meditazione sono volti a raggiungere il Nirvana, uno stato mentale che alla morte li porterebbe ad evitare la reincarnazione. Se non credessero nella reincarnazione non si darebbero così da fare per evitarla.
Una curiosità: la reincarnazione è riconosciuta principalmente nelle società che praticano o praticavano la cremazione dei defunti poiché era ovvio come lo spirito del defunto dopo la morte si distaccasse dal corpo (e quindi il corpo non aveva alcun valore e poteva per questo essere tranquillamente cremato).
In ufologia alcuni ipotizzano che la resurrezione in carne ed ossa degli uomini da parte di Dio sia possibile, in quanto secondo la moderna teoria fisica del paradigma olografico la realtà sarebbe un'immensa simulazione digitale (ove i bit sarebbero cubi di lato lungo la lunghezza di Planck e il tempo avanzerebbe a scatti lunghi il tempo di Planck). Essendo la realtà una simulazione simile a un gioco per computer, Dio (colui che controlla la simulazione) può calcolare i "punti" degli omini (in flusso, istantaneamente da parte del sistema, con risultato fissato alla morte) e, avendo memorizzato tutti i dati fisici della persona fino al livello di dettaglio delle lunghezze di Planck, può benissimo "schiacciando un tasto" far "risorgere" (scientificamente si potrebbe dire ri-materializzare) le persone morte nel giudizio particolare dopo il giorno del Giudizio. Poi, una volta ri-create le persone, le può mandare (sempre "schiacciando un tasto") in paradiso (forse in sesta dimensione) se i punti di bene sono stati sufficienti, o all'inferno se i punti sono stati insufficienti. Per gli orientali queste rinascite accadrebbero immediatamente dopo la morte (e non nel lontano giorno futuro del giudizio particolare) e la gente si reincarnerebbe (con nuove nascite però, non per ri-materializzazione) meglio se i punti erano sufficienti e peggio se insufficienti. Però per gli indùisti nessuno può ricordare le proprie vite precedenti (quindi ci si può chiedere dov'è il premio o la punizione). Il senso potrebbe essere che anche se non ricordi le vite precedenti, l'anima inconscia registra comunque le lezioni apprese e sono quelle che contano. Detto questo, dopo n reincarnazioni, se il trend era a peggiorare si puo' approdare all'inferno (anche induismo e buddhismo hanno l'inferno) e se il trend era positivo alla fine approdare in paradiso (detto nirvana nel buddhismo e moksha nell'induismo).
Indice |
Ricerche scientifiche
Non vi sono prove scientifiche della reincarnazione.
Tuttavia, nell'ambito dell'esercizio della professione medica, alcuni professionisti hanno riportato i risultati di estese ricerche basate sulla regressione a vite passate, ottenuta con l'ipnosi o con tecniche di rilassamento guidato, nel corso delle quali i soggetti coinvolti descrivevano con dettagli esperienze di vita svoltesi sino a diversi secoli, o millenni anteriormente alla loro nascita; si possono ricordare principalmente Helen Wambach, che ha condotto studi su 1.088 soggetti, e Brian Weiss, che ha pubblicato diversi best seller sulla sua attività di psichiatra che utilizza la regressione, nonché lo psichiatra Ian Stevenson con il celebre libro Reincarnazione, 20 casi a sostegno.
Il direttore della clinica di psichiatria infantile della Virginia University, Jim B.Tucker, psichiatra, ha effettuato uno studio sui bambini che ricordano vite precedenti. Nel suo saggio Life before Life: a scientific investigation of children's memories of previous life, descrive 40 anni di ricerche, condotte su bambini che affermano di ricordare vite vissute nel recente passato. I bambini provengono da ogni angolo del pianeta e da ogni tipo di famiglie. L'età di questi bambini varia dai 2 ai 6 anni poi tali ricordi vengono dimenticati. I ricercatori una volta raccolte le testimonianze, sono andati personalmente nei posti indicati dai bambini ad incontrare le persone di cui avevano parlato, riscontrando (a loro dire) che avevano detto la verità [1].
Consapevolezza del loro passato
I bambini non usano l'espressione "vita precedente" ma talvolta parlano con chiarezza di ciò che è avvenuto in passato. Un bambino turco, per esempio, diede molti dettagli alla sua famiglia sulla città di Istanbul, che si trovava molto lontano dal luogo dove abitava, aggiungendo particolari di parenti avuti in passato con nomi armeni assieme ai relativi indirizzi di casa. Ricordava anche i nomi della moglie e dei figli.
Ricordi legati prevalentemente ad incidenti
Alcuni bambini ricordano le vite precedenti, altri no, ma Tucker ha notato che nel 70% dei casi i bambini ricordano morti avvenute in circostanze non naturali, quali incidenti, episodi traumatici improvvisi e morte violenta.
Ipotesi e spiegazione del fenomeno
Ci sono momenti in cui memoria ed emozioni sopravvivono, e ciò porta ad ipotizzare che la coscienza non sia un prodotto del cervello bensì dell'Anima, e quindi immortale. L'autore della ricerca, anche se preferisce non usare il termine "reincarnazione" afferma che tale possibilità non possa essere esclusa del tutto. Comunque Tucker preferisce parlare di prove concrete sulla sopravvivenza delle emozioni umane in presenza di specifiche circostanze.
Una credenza assai diffusa tra i buddisti indiani e tibetani -e dopo la diaspora tibetana anche tra i buddisti occidentali- è che prima di raggiungere il 'nirvana' (inteso popolarmente come una sorta di paradiso) bisogna passare molte vite, in cui ogni volta, anche non ricordandoci della vita passata, dovremmo migliorarci. La maggior frequenza di casi in cui persone ricordano una vita passata si riscontra in India, ma occorre tenere presente che è il luogo geografico in cui tale credenza è più diffusa e più antica.
La teoria della reincarnazione nella Religione ebraica
La credenza nella reincarnazione non è estranea nemmeno all'Ebraismo. Definita Ghilgul (גּלְגּוּל ) è insegnata infatti dalla Qabbalah, la componente mistico-esoterica (una sorta di livello superiore, tutt'altro che eretico) della religione ebraica. La Qabbalah si basa in buona parte sul valore mistico-occulto dei numeri e delle lettere alfabetiche ebraiche, grazie al quale vengono estratti dai testi sacri dei significati nascosti e più profondi rispetto a quelli ottenibili dallo studio ordinario.
Si tratta di un insegnamento rivelato nella dottrina esoterica e mistica suddetta, tradizionalmente segreto e trasmesso oralmente da maestro a discepolo, linguaggio che ha cominciato ad essere divulgato pubblicamente a partire dal medioevo attraverso dei libri scritti con un linguaggio simbolico, pressoché incomprensibile ai profani.
Il principale continuatore della dottrina della reincarnazione, secondo l'esegesi ebraica, è l'Arizal anche attraverso uno dei suoi testi edito anche in Inglese, Gate of reincarnation, dall'originale Ebraico. Spiegando che lo scopo del ghilgul è il tikkun, cioè la rettifica delle differenti anime Nefesh, Ruach e Neshama, che possono essere raggiunte e completate in una stessa persona, egli enumera differenti concezioni di reincarnazione, facendone esempi pratici: dicendo ad esempio che ogni tipo di anima dev'essere rettificato in vite differenti ed in rari casi tutte in una vita soltanto, e sottolineando anche che ne esiste una tipologia in cui due persone si corrispondono senza per forza di cose essere stretti dalla stessa anima venuta al mondo due volte in situazioni differenti, o che più anime di persone differenti potrebbero essere rettificate nel corso di un unico ciclo di reincarnazioni.
Secondo l'Arizal
Nel testo dell'Arizal vengono espressi i seguenti princìpi:
- Il primo caso riguarda la corrispondenza tra l'anima di Adamo, primo uomo e padre dell'Umanità, ed Avraham, primo padre del Popolo d'Israele da cui sorsero anche altri popoli. Considerando che Avraham ebbe maggiori meriti di Adamo, ci si chiese allora perché non fosse stato creato come primo uomo; i Maestri mistici ed i Rabbini del Talmud considerano che, nel caso Avraham avesse commesso l'errore di Adamo come primo uomo, sarebbe stato quasi impossibile il tikkun, la rettifica del peccato originale. Questa corrispondenza non vale come reincarnazione vera e propria, ma vuole evidenziare come valga lo stesso principio, ossia quello della crescita spirituale e morale delle vite successive.
- Un esempio analogo è quello della corrispondenza tra Mosè ed Abele o di Korakh e Caino. Secondo un'altra opinione anche Hillel in parte corrisponde a Moshè.
- Un caso che si avvicina molto alla concezione comune di reincarnazione potrebbe essere quello della corrispondenza di Pinchas e del Profeta Elia.
Non è comunque esclusa la possibilità che una stessa anima possa vivere più vite in periodi storici differenti e sia soggetta a più rinascite dopo la morte:
- a questo proposito si parla di anime nuove che non subiranno o non hanno subito sino a quel momento vissuto alcun tipo di reincarnazione; esse vengono definite naturalmente più forti delle altre;
- vi è poi il caso di anime che, mancanti della forza necessaria ad ascendere al Cielo, vagano per il mondo a volte in gruppi in cielo, come turbini, ed a volte stazionando accanto ad animali o piante per averne riferimento per il proprio movimento spirituale;
- simile a quest'ultimo caso è quello della sosta di un'anima di una persona spirata presso un uomo vivente: non si tratta di un vero e proprio possesso del corpo di quest'ultimo quanto piuttosto di qualcosa simile ad un accompagnamento senza alcun danno per l'uomo o la donna che ne sono il riferimento sovrannaturale. Dunque l'accompagnatore ospitante e l'anima accompagnatrice dovranno avere molte somiglianze nella propria natura spirituale, anime dello stesso genere;
- l'ibbur riguarda il sostegno divino dato ad una persona con la collaborazione di un'anima di una persona spirata che sia Zaddik, un giusto: viene insegnato in molti testi Rabbinici, tra cui il Tanya, che gli Zaddikim continuano la loro assistenza al mondo anche dopo la morte, ché anzi è ancor più completa perché libera dai peccati ed unita in modo perfetto all'Unità divina in collaborazione assoluta con Dio, ciò non escludendo l'impedimento di rivolgersi in preghiera a persone spirate o ad angeli, divieto che prevale secondo la fede unica in Dio il cui Regno regge ogni cosa, anche il Mondo dell'Aldilà. Spesso l'anima ospitata potrebbe invece necessitare del supporto dell'ospitante per un proprio tikkun. Una volta rettificati tutti i gradi delle anime proprie, nell''Olam Ha-Ba quella persona potrà raggiungere lo stesso livello dello stesso Zaddik o dei vari Zaddikim che lo supportarono durante i cicli di reincarnazione e rettifica delle anime. L'assistenza dell'anima di uno Zaddik ad una persona viva viene paragonata al caso Talmudico del prestito il cui credito viene poi estinto nel Gan Eden secondo i meriti fatti ottenere al secondo dal primo attraverso le Mitzvot e di cui entrambi potranno godere i benefici in quanto entrambi capaci di ciò durante quel ciclo o i più cicli di reincarnazione.
Le discussioni ammettono 3 possibili cicli di reincarnazione per persone non rette nei casi in cui ve ne sia necessità, numero, anche questo, che ha rilevanza simbolica anche secondo l'aspetto del ciclo di vita vissuto. Per le persone rette può avvenire un numero superiore di reincarnazioni;
- vi è poi l'Yibbum che, precetto della Torah oggi non più possibile per insufficienza nei livelli di purità e santità, riguarda il matrimonio di un uomo con la sposa del proprio fratello dopo la morte di quest'ultimo: questo precetto veniva comandato non solo per onorare la memoria spirituale del fratello ma anche per rendergli meriti ed onori con la nascita di figli che poi sarebbero stati dunque discendenza sua. Sebbene non si tratti di reincarnazione, l'Arizal sottolinea che questo vale come suo paragone. L'Yibbum non presenta una reincarnazione all'interno della famiglia lasciata e ciò sebbene il cognato faciliti in questo modo una modalità simile alla reincarnazione ma di questa assente ed intesa come rettifica per il fratello morto: l'Yibbum è necessario al fine di avere figli in nome del fratello che altrimenti sarebbe considerato morto senza una discendenza; particolare la tradizione secondo la quale il primo figlio nato da questa nuova coppia di sposi avrebbe ricevuto il nome del fratello che non riuscì ad adempiere in vita al precetto biblico della procreazione perché morto prima.
Spiegazioni dell'Arizal
Il processo di reincarnazione così descritto riguarda il tikkun, la rettifica dell'anima dai peccati commessi nelle vite precedenti non con l'intento di punire durante le vite successive ma con quello di purificazione ed aumento dei meriti: secondo questa teoria le vite successive delle sole anime coinvolte in questi cicli saranno sempre purificate dai peccati delle vite precedenti o attraverso la rinascita stessa o tramite il compimento di azioni che aggiungano un numero di meriti sempre maggiore. Non è presente quindi il rischio che gravi o lievi peccati commessi nelle vite precedenti possano influenzare il corso delle vite successive o, come anche i peccati o le sofferenze patite, possano danneggiare l'anima ospitata nel caso di un ibbur; anche per questo viene insegnato che è molto difficile che una persona divenga consapevole delle vite vissute in precedenza.
Vi possono essere cicli di tre reincarnazioni ma si può arrivare sino a venti, trenta ed oltre: questo dipende dal tipo di reincarnazione, se si tratta di un caso tra i vari ibburim o tra i vari ghilgulim. La Qabbalah esclude quindi che un'anima di uomo o donna possa divenire un essere differente come un animale o una pianta o un oggetto perché di natura superiore a quella degli animali comunque esistente. Nel ciclo delle reincarnazioni la sola interazione tra uomini ed animali, piante o altro, come nel caso sopra descritto, avviene per "anime vaganti" che non sono ancora giunte in Gan Eden. Anche gli ebrei di oggi usano chiedere a Dio un sostegno spirituale per queste anime durante la Berachà degli alberi, Benedizione che viene effettuata al principio della Primavera di ogni anno.
Il motivo della reincarnazione, preferita all'espiazione dei propri peccati solo dopo la morte nel Ghehinnom, è il privilegio di avere un'opportunità in più in un'altra vita anche per compiere maggiori buone azioni e per acquisire un numero più alto di meriti la cui ricompensa sarà manifesta nell'era messianica e nell''Olam Ha-Ba in modo da potervi giungere completamente rettificata durante la propria vita o le molte reincarnazioni; nel caso invece di un'anima di una persona non retta occorre invece un intervento divino di maggior forza individuato nell'espiazione nel Ghehinnom che ha una durata massima di un anno e che nella Tradizione ebraica, inteso come Inferno e Purgatorio contemporaneamente, permetterà a quest'anima di espiare grazie all'intervento divino suddetto per poi giungere comunque nel Gan Eden finalmente rettificata e purificata. Anche se per motivi differenti, similmente l'Arizal ammette che l'uomo soltanto è passibile di reincarnazioni perché il fuoco dello Studio della Torah lo protegge dal fuoco del Ghehinnom, studio che per la donna non è considerato obbligo e per la quale, dopo la morte, vige invece l'espiazione dei peccati tramite il fuoco del Ghehinnom e non attraverso reincarnazioni successive: la donna non è quindi soggetta al ciclo delle reincarnazioni perché di animo più delicato e quindi con un bisogno maggiore della protezione e dell'intervento divino, ciò escludendo rari casi per aver avuto rapporti sessuali proibiti con altre donne quando è quindi necessaria la reincarnazione per la gravità del peccato. Questo assunto non esclude l'espiazione dei peccati nel Ghehinnom anche per gli uomini.
Quando l'era messianica sarà completata, e tutto il mondo vivrà nella completa rettifica, non vi sarà più bisogno del ciclo delle reincarnazioni. Nella resurrezione, con la rivelazione del Messia, potrà succedere che due corpi possano ricevere comunque le due anime distintamente anche se della stessa persona sostenuta da un ibbur soltanto che ha contribuito alla rettifica delle due stesse. Un corpo di una persona potrà ricevere soltanto un'anima definita Nefesh mentre un altro potrà ricevere sia Nefesh che Ruach o Nefesh, Ruach e Neshama anche rettificate nel corso di una stessa reincarnazione se espressioni originarie di quell'anima principalmente attiva alla sua creazione al principio di tutto; può succedere poi che in seguito ad una reincarnazione in un secondo corpo l'anima della persona nell'era messianica risorga nel secondo corpo e non più nel primo maggiormente macchiato dalle colpe della prima vita e ciò nel caso di un'unica anima nefesh in entrambe le vite.
In Ufologia
In Ufologia e nella mitologia New Age gli alieni reincarnati in umani sono detti Walk-in e Starseed (figli delle stelle). Spesso le persone riescono ad accedere alle proprie vite precedenti tramite l'ipnosi regressiva o altre tecniche di meditazione (spesso orientali). Le persone che riescono a ricordare la loro vita passata (come pleiadiano, siriano o altro) sono una fonte di informazioni particolareggiate sull'ambiente e la storia galattiche (sempre che si dia credito ai loro ricordi, ma per sfrondare bisogna usare l'intuito e incrociare i dati con altre fonti). Vedere per esempio il sito Figli delle Pleiadi in cui l'autore sostiene di ricordare la propria vita precedente come ufficiale pleiadiano. Questo in contrasto con le credenze induiste, secondo le quali non è possibile ricordare le proprie vite precedenti (per quanto ci siano effettivamente state).
Walk-in
I walk-in sono persone provenienti da altre dimensioni che sono giunte nel corpo di una persona qui sulla terra. In tutti i casi c’è un contratto prima che l’anima originale si incarnasse con questo compito.
I walk-in utilizzano questo sistema per entrare nel piano terrestre quando la loro missione richiede di essere iniziata presto dopo il loro arrivo. Essa necessita che siano saltate le fasi della nascita e dell’adolescenza, arrivando direttamente in un corpo adulto. Non è sempre questo il caso. Qualche walk-in arriva in un corpo più giovane, ma ciò rappresenta più un’eccezione che la regola. Quando ciò avviene, è perché l’anima in arrivo ha bisogno di sperimentare l’infanzia e l’adolescenza come base per la sua missione. Generalmente i walk-in bambini e adolescenti non ne sono consapevoli fino che non raggiungono la maturità.
Gli indicatori di un walk-in sono:
1-Generalmente il processo accade durante un evento traumatico nella vita dell’anima ospite come una grave malattia o un incidente d’auto. Molti giungono durante un’esperienza di pre-morte (near death experience). Questo è il modo più comune per i walk-in di giungere su questo piano, ma non è l’unico. Inoltre la maggioranza di tutti i casi di walk-in accade quando l’ospite è incosciente.
2-All’improvviso hanno poca o nessuna connessione con alcuni membri della famiglia.
3-Di solito avvengono divorzi entro 3 anni da quando il walk-in è arrivato.
4-Dolore continuo al collo ed alle spalle inesistente prima dell’esperienza di walk-in.
5-Perdita della coordinazione ed errori di memoria. Problemi con il linguaggio.
6-Improvvisi cambiamenti di gusto nel cibo, vestiario e arredamento.
7-Improvvisa perdita di interesse in carriere ed hobby, accompagnato da un altrettanto improvviso interesse in tutte le cose spirituali.
8-Forte consapevolezza di avere una missione da compiere anche se possono non ricordarsene nel momento presente.
9-Alcuni walk-in hanno memorie dei propri mondi d’origine o d’astronavi. Parimenti hanno memorie d’incarnazioni in forme sostenute da una forma cryogenica notevolmente superiore alle nostre.
10-Di solito i walk-in sono portatori dei Geni Cristallini.
I walk-in hanno un maggiore ruolo come canalizzatori, qui sulla terra, poiché hanno speso molta della loro incarnazione in un altro piano d’esistenza per poi giungere sulla terra nella seconda parte di essa.
Starseed
Non tutti quelli sulla terra provengono dalla terra. Ci sono quelli che sono qui da altri pianeti e civilizzazioni di questo o altri universi. E sebbene abbiano un corpo umano, in realtà molti hanno forme che non sono umane.
Molti starseed sentono che ciò è vero, ma non hanno informazioni disponibili per confermarlo. Molti sono attratti da animali od altre forme di vita sulla terra che, infatti, assomigliano molto alla loro vera forma. Per esempio, alcuni sono molto attratti dai delfini e c’è una razza di Esseri chiamati i Nommos con tali sembianze, che vive su un pianeta del sistema stellare di Sirio.
Ci sono altri fattori che indicano un’identità da starseed. Ecco una lista di alcuni di questi:
1-Essi hanno un intenso senso di solitudine.
2-Si sentono come se non facessero parte della loro famiglia terrestre.
3-Sono affascinati dalle stelle e sentono che la loro casa è la fuori, ma non riescono a ricordare dove.
4-Cominciano a mettere in dubbio le usanze della terra in giovane età.
5-Sono attratti dalla ricerca metafisica delle risposte sul perché si sentono così soli e sul perché non sembrano sentirsi a proprio agio sulla terra.
6-Molti hanno una relazione conflittuale con il genitore del sesso opposto.
7-La maggioranza degli starseed ha i tratti del viso della propria madre, ma il resto del corpo è come quello del padre o viceversa, dipende da quale genitore è quello vero, quello da fuori il pianeta. Ciò è fatto per una ragione.
8-La maggioranza degli starseed è portatore dei Geni Cristallini per la Ricodifica/Ascensione del DNA. I geni cristallini li rendono capaci di canalizzare ed avere facilmente accesso ad altre dimensioni così come ricodificare il proprio DNA.
9-Possiedono una temperatura corporea più bassa del normale e hanno l’incapacità di gestire il calore.
Gli starseed hanno almeno un genitore che non è sulla terra. In altre parole hanno un genitore che è il loro vero ed un altro che è un surrogato. Il loro surrogato di solito è il padre terrestre, ma non sempre. A volte è la madre. E nel caso che ciò vi riguardi, c’è sempre un contratto stabilito tra i genitori terrestri e il vero genitore, prima della nascita dello starseed, che stabilisce che il genitore terrestre farà le veci di quello reale, amando e proteggendo il bambino. Molte volte i genitori terrestri sono starseed a loro volta.
Il bambino starseed assomiglia maggiormente al padre terrestre per assicurare che sia accettato dai genitori alla nascita. Nella maggioranza dei casi il vero padre non ha origini umane. Lo starseed è qui sulla terra in rappresentanza della sua civilizzazione. Il loro proposito è creare dei modelli che possano essere utilizzati dai membri dei loro mondi di origine per superare alcuni problemi sociali che impediscono la loro evoluzione spirituale come anima di gruppo.
Mi è stato detto che 144.000 civilizzazioni hanno mandato alcune delle loro genti sulla terra come starseed. Queste civilizzazioni osservano da vicino i loro amati bambini mentre sono qui sulla terra. Il vero genitore, il genitore dello starseed, di solito è una guida per il suo bambino mentre è qui sulla terra. Ho capito che questo rappresenta il motivo per cui così tanti starseed hanno esperienze di visite in giovane età. La loro famiglia nei loro mondi d’origine usa molti modi per comunicare e mantenere la connessione e il legame d’amore con i propri membri sulla terra. Questo è anche il motivo per cui così tante civilizzazioni hanno navi orbitanti intorno alla terra in questo momento. Essi hanno delle famiglie qui e quindi hanno un legittimo interesse nel vedere l’ascensione della terra.
Note
1^ Maurizio Molinari - Gli scienziati studiano i bimbi che ricordano le loro vite precedenti su Tuttoscienze, inserto del quotidiano La Stampa del 21 giugno 2006
Voci correlate
- Anima
- Ascensione
- Atlantide
- Aura
- Buddhismo
- Chakra
- Filosofie orientali
- Giordano Bruno
- Induismo
- Ipnosi regressiva
- Meditazione
- Metempsicosi
- New Age
- Pitagora
- Platone
- Plotino
- Scientology
- Yoga