Enki
Da Ufopedia.
Enki ("signore della Terra") in lingua sumerica, Ea in accadico, era il dio acquatico della mitologia mesopotamica. Il mito lo riteneva signore delle acque dolci sotterranee, apsû, nonché divinità della sapienza, protettore dei riti e dei sacerdoti: alle acque dolci era infatti attribuito un particolare potere catartico. Sua paredra è Damkina, nonché madre di Marduk.
Grande luogo di culto del dio era la città di Eridu, ma si conosce un altro importante centro culturale a Dilmun, nel Bahrain.
Si pensa che sia figlio primogenito di Anu, re di Nibiru, pianeta da cui discendono i nostri antenati, e Nimul secondo Zecharia Sitchin. Enki era il titolo di Ea una volta effettuata la divisione dei doveri e dei poteri fra lui e il suo fratellastro, nonchè rivale, Enlil; padre di Marduk avuto dalla sua sposa Damkina; non riesce ad avere un figlio maschio da Ninmah sua sorellastra, in compenso ha altri cinque figli da concubine, nonchè altri figli da femmine terrestri (tra cui Ninagal, Gibil, Ningishzidda/Thot e Ziusudra/Noè). Enki era il capo del primo gruppo di Annunaki giunti sulla Terra (con Ulmash, Ningirsig, Mushdammu, Guru, Engur, Enbilulu, Enursag, Kulla e Enkimdu); fu il creatore dell'Umanità e colui che l'ha salvata dal diluvio universale; gli vengono attribuiti diversi epiteti: Nudimmud "Abile creatore", Ptah "Colui che ha dato forma alle cose" in Egitto. Nudimmud era uno dei nomi con cui si chiamava il pianeta Nettuno.
Il termine EA in sumero significa "Colui la cui casa è l'acqua", l'archetipo dell'Acquario;
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Parallelo con la mitologia cinese
Visto che la dea cinese Nuwa era sia sorella che sposa di Fuxi (come Ninhursag con Enki) c'è da pensare che l'Enki sumerico sia la stessa persona del Fuxi cinese.
Parallelo con la mitologia indù
Trovato il testo che tratta del diluvio universale nella mitologia indù, si trova che il costruttore dell'arca era Manu(Noè) e khgfk (Enki) colui che lo avvertì dell'arrivo del diluvio.
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Bibliografia
- L. Cagni, La religione della Mesopotamia, in "Storia delle religioni. Le religioni antiche", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 9788842052050