Assur

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Mappa della città

Assur o Aššur (in aramaico ܐܫܘܪ, conosciuta anche come Qal'at Shirqat) era l'antica capitale dell'Assiria. Le rovine della città sono situate sulla riva occidentale del fiume Tigri, a nord della confluenza con il tributario Zab, nell'odierno Iraq. Il sito di Assur è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dalle Nazioni Unite, ma nel 2003 è stato anche inserito nella lista dei siti in pericolo, a causa della guerra in corso in Medio Oriente e per la proposta di costruzione di una diga che avrebbe distrutto la località.

Indice

Storia

L'esplorazione del sito iniziò nel 1898 su iniziativa di alcuni archeologi tedeschi: gli scavi furono iniziati nel 1900 da Walter Andrae, che diede un impulso notevole all'esplorazione archeologia dell'area, tentando di individuare le fasi dello sviluppo urbanistico e le relative correlazioni cronologiche; elementi che l'archeologia avrebbe adottato qualche decennio dopo. Gli scavi furono portati avanti per ben dieci anni, fin dal 1903. La maggioranza dei reperti ritrovati furono portati al Pergamonmuseum di Berlino, dove oggi sono ancora esposti. Gli scavi rivelarono che il sito della città fu occupato dalla metà del III millennio a.C., in epoca ancora sumera, prima che emergesse il regno assiro. I resti più antichi della città furono scoperti nelle fondamenta del tempio della dea Ištar.

Età paleoassira

Con l'avvento dell'impero accadico la città fu conquistata e governata da alcuni re provenienti da Akkad. Dalla fine del terzo millennio, con l'avvento degli Elamiti, la città divenne un centro fiorente da cui le vie commerciali si dipanavano in Anatolia, dove i mercanti di Assur crearono diverse colonie assire, chiamate kârum. Fu proprio in questo periodo che nella città furono eretti i primi grandi templi in onore di Assur e Adad, e si iniziarono a costruire le prime fortificazioni. Assur fu la capitale del regno di Shamshi-Adad I, che espanse il potere della città oltre la valle del fiume Tigri: in questo periodo infatti venne costruito il grande palazzo reale e il tempio del dio Assur vene ampliato con uno ziggurat. Il regno collassò quando Hammurabi di Babilonia si impadronì della città dopo la morte di Shamshi-Adad.

Età medioassira

Durante il XIV ed il XIII secolo a.C. la maggior parte dei sovrani assiri compie opere di ristrutturazione architettoniche nella città santa di Assur, fra cui le maggiori edificazioni sono attribuite ad Ashur-uballit I, Adad-nirari I, Tukulti-Ninurta I e Tiglat-pileser I.

Età neoassira

Nel periodo neoassiro la residenza regale fu trasferita in altre città assire: re Assurnasirpal II spostò la capitale a Nimrud, mentre Assur rimase il centro religioso statale. Con re Sennacherib fu costruita la Casa del Nuovo anno e vennero celebrate diverse feste sacre. Nel 614 a.C. la città fu saccheggiata e distrutta dai conquistatori medi.

Secoli dopo, fu di nuovo ripopolata dai Parti, che la riportarono a nuova vita. Ma venne ancora una volta distrutta nel III secolo da Sapore I, re dei Sassanidi. Si conoscono alcuni insediamenti per i secoli XII e XIII, ma in seguito vi si registra solo la presenza di beduini nomadi.

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Bibliografia

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